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Processi di polimerizzazione - Treccani

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ASPETTI PROCESSISTICIdR2[29] = R −k RI tdtdove k tk tck tdè la costante cinetica complessiva delle reazioni<strong>di</strong> terminazione bimolecolare e R Irappresenta la velocità<strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali. Nel caso in cui questi siano prodottidalla decomposizione <strong>di</strong> un iniziatore I come in<strong>di</strong>cato dallaprima delle reazioni [23], si ha:[30] R = 2 fk II dLa concentrazione dell’iniziatore, I, viene a sua volta ottenutada un bilancio materiale che nel caso più semplice <strong>di</strong> reattoreisotermo porta all’espressione analitica[31] I = I exp −k t0 ( d )dove I 0rappresenta la concentrazione iniziale <strong>di</strong> iniziatore.Come già evidenziato, l’aspetto fondamentale dei processi<strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong> ra<strong>di</strong>calica a catena è che il tempo caratteristico<strong>di</strong> terminazione delle catene è molto breve rispetto a quellodella loro produzione, che è confrontabile con quello <strong>di</strong> decomposizionedell’iniziatore, t I. Ciò consente <strong>di</strong> applicare al lorobilancio [29] l’approssimazione <strong>di</strong> pseudostazionarietà secondola quale il termine <strong>di</strong> accumulo, corrispondente alla derivatatemporale, può essere trascurato rispetto ai termini <strong>di</strong> generazionee consumo. Ciò riduce la [29] a una relazione algebricache consente <strong>di</strong> valutare la concentrazione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali comeRI[32] R =ktdove k tk tck td. A questo punto è possibile considerare il bilanciomateriale per la specie monomerica che, facendo sempreriferimento a un reattore batch isotermo, si riduce adM[33] =−k MRpdtConsiderando che la velocità <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali R Isi mantenga costante durante il processo e che pure le costanticinetiche k tce k pnon varino, la relazione precedente può essereintegrata analiticamente portando alla tipica espressioneesponenziale per la concentrazione del monomero:RI[34] M = M exp⎛ kk t⎞−0 ⎜ p ⎟⎝t ⎠dove M 0rappresenta la concentrazione iniziale <strong>di</strong> monomero.Da questa relazione risulta che, per un assegnato sistema<strong>di</strong> iniziazione (e dunque del valore <strong>di</strong> R I), la cinetica <strong>di</strong>consumo del monomero è determinata unicamente dal rapportok p 1 k t. Ciò implica altresì che dalla misura della velocità<strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> monomero è possibile stimare al più ilvalore <strong>di</strong> tale rapporto, ma non il valore assoluto delle singolecostanti cinetiche. Conseguentemente è frequente trovarein letteratura i valori del rapporto k p 1 k tper varie speciemonomeriche. I valori assoluti delle costanti cinetichepossono essere stimati con tecniche più complesse, come peresempio la <strong>polimerizzazione</strong> a laser pulsato, che richiede lacaratterizzazione della lunghezza delle catene polimericheprodotte.L’espressione [34] rappresenta nella pratica solo un’approssimazione,in quanto i termini del bilancio [33] variano neltempo. Particolarmente sensibile è l’effetto della variazionedella viscosità del sistema che, attraverso l’effetto Trommsdorff,produce una <strong>di</strong>minuzione della costante <strong>di</strong> terminazione percombinazione e dunque un rapido aumento della concentrazione<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali e quin<strong>di</strong> della velocità <strong>di</strong> consumo del monomero.A questo effetto può sommarsi quello dovuto alla <strong>di</strong>minuzionedel coefficiente <strong>di</strong> scambio termico del reattore, causatadall’aumentare della viscosità del sistema reagente, cheporta a una <strong>di</strong>minuzione della velocità <strong>di</strong> smaltimento del caloreprodotto e dunque a un aumento della temperatura, che acceleraulteriormente il processo <strong>di</strong> consumo del monomero. Inconclusione i profili <strong>di</strong> concentrazione <strong>di</strong> monomero all’internodel reattore deviano dalla forma esponenziale ideale,come illustrato nella fig. 4.Distribuzione della lunghezza delle cateneLe caratteristiche applicative <strong>di</strong> un polimero sono determinatedalla composizione e dalla struttura delle macromolecoleche lo compongono. Come si vedrà <strong>di</strong> seguito, le macromolecolenon sono tutte identiche ma costituiscono in generaleuna popolazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui con caratteristiche <strong>di</strong>verse;è la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> tali caratteristiche, e non solo i relativivalori me<strong>di</strong>, che definisce le caratteristiche applicative <strong>di</strong> unmateriale polimerico. Risulta pertanto particolarmente interessantedescrivere la cinetica attraverso cui tali <strong>di</strong>stribuzionievolvono in funzione delle particolari con<strong>di</strong>zioni operativedel processo <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong>. A questo scopo siutilizzano particolari bilanci materiali, detti bilanci <strong>di</strong> popolazione,che sono riferiti a specifici in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> queste popolazionie in particolare a quelli caratterizzati da un particolarevalore dell’elemento caratteristico considerato. Nel casoin cui quest’ultimo sia la lunghezza della catena polimerica(detto anche grado <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong>, che rappresenta ilnumero <strong>di</strong> unità monomeriche contenute nella catena), i corrispondentibilanci <strong>di</strong> popolazione consentono <strong>di</strong> valutare la<strong>di</strong>stribuzione della lunghezza della catena (Chain LengthDistribution, CLD).La CLD delle catene polimeriche morte presenti in un reattore<strong>di</strong>scontinuo a fine processo può essere valutata attraversoi seguenti passi: valutazione della CLD istantanea, cioè laCLD delle catene prodotte a un certo istante durante il corsodel processo <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong>, e cumulazione <strong>di</strong> tutte leCLD istantanee, pesate sulle corrispondenti quantità <strong>di</strong> polimeroprodotto, per valutare la CLD cumulata, cioè quella relativaal prodotto finale (v. anche cap. 8.1).È opportuno ricordare che tale procedura è possibile graziealla caratteristica peculiare <strong>di</strong> questi processi per cui le catenevengono prodotte in intervalli <strong>di</strong> tempo brevissimi rispettoalla durata del processo.1conversioneeq. [34]effetto Trommsdorfftempofig. 4. Ruolo dell’effetto Trommsdorff sull’andamentodella conversione in funzione del tempo in un reattore batch.378 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI

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