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Processi di polimerizzazione - Treccani

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ASPETTI PROCESSISTICIW(r).10 2[9]2,01,00nWσ = = 1+XnNX A 0,95AX A 0,97X A 0,990 100200 300lunghezza <strong>di</strong> catena, rfig. 2. Distribuzione ponderale della lunghezza<strong>di</strong> catena, W(r), per un polimero prodotto me<strong>di</strong>ante<strong>polimerizzazione</strong> a sta<strong>di</strong>.fornisce una stima dell’ampiezza della <strong>di</strong>stribuzione. All’iniziodel processo, X A0 e s1, essendo tutte le catene (monomeri)<strong>di</strong> lunghezza uguale. All’aumentare della conversione lapoli<strong>di</strong>spersità aumenta, mantenendo però valori assai contenuti.A conversione completa (X A1) si ottiene infatti s2 che,confrontato per esempio con i valori tipici dei processi <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong>a catena, risulta assai contenuto.È possibile concludere che i processi <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong>a sta<strong>di</strong>, come tutti i processi viventi, sono caratterizzati da grandeuniformità delle catene polimeriche. Ciò vale in particolareper la <strong>di</strong>stribuzione della lunghezza delle catene polimericheche risulta in generale stretta, anche se caratterizzata davalori me<strong>di</strong> relativamente bassi. Questi <strong>di</strong>minuiscono ulteriormentein presenza <strong>di</strong> scostamenti dalla composizione stechiometricadei due monomeri o <strong>di</strong> impurezze.6.4.3 Polimerizzazione ra<strong>di</strong>calicaa catenaIniziazioneLa reazione <strong>di</strong> generazione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali più frequentementeadottata è quella <strong>di</strong> decomposizione termica <strong>di</strong> una specie chimicarelativamente instabile, quale per esempio un perossido.La scelta dell’iniziatore viene generalmente effettuata sullabase della temperatura e della durata del processo, in modo dagarantire la necessaria produzione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali fino al completoconsumo delle specie monomeriche.La stechiometria <strong>di</strong> decomposizione tipica <strong>di</strong> un perossidoè la seguente:k[10] RO6888OR' d➤ RO + R'O |Tuttavia, dei ra<strong>di</strong>cali prodotti da questa o da simili reazioni<strong>di</strong> decomposizione, solo una frazione dà luogo a una catenain grado <strong>di</strong> propagare. Ciò viene in<strong>di</strong>cato da una grandezzadetta efficienza dell’iniziatore ( f ) che assume valori compresitra 0,2 e 1. Il maggiore responsabile <strong>di</strong> questo fenomenoè la reazione <strong>di</strong> ricombinazione dei due ra<strong>di</strong>cali appena formati.Questa reazione è favorita dal cosiddetto ‘effetto gabbia’,dovuto alla gabbia formata dalle molecole <strong>di</strong> solvente e monomeroche circondano le molecole <strong>di</strong> iniziatore al momento dellaloro decomposizione. I due ra<strong>di</strong>cali formati devono infatti riuscirea <strong>di</strong>ffondere fuori da tale gabbia prima che si verifichi lareazione <strong>di</strong> ricombinazione. Si avranno dunque in generalevalori <strong>di</strong> efficienza più bassi all’aumentare della viscosità delsistema reagente, e dunque al procedere della <strong>polimerizzazione</strong>.È da notare che la reazione <strong>di</strong> ricombinazione non portasempre alla ricostituzione della molecola originaria <strong>di</strong> iniziatore,che sarebbe dunque nuovamente in grado <strong>di</strong> produrre ra<strong>di</strong>cali.Questo è per esempio il caso dell’azoisobutirronitrile(AIBN), la cui decomposizione avviene attraverso l’eliminazione<strong>di</strong> una molecola <strong>di</strong> azoto.Una situazione particolare si presenta nel caso delle polimerizzazioniche devono essere condotte a basse temperature,per le quali è <strong>di</strong>fficile trovare iniziatori in grado <strong>di</strong> produrre ira<strong>di</strong>cali sufficienti per sostenere lo svolgimento della reazione<strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong>. In questo caso è possibile accelerarela reazione <strong>di</strong> decomposizione dell’iniziatore per via fotochimica,utilizzando ra<strong>di</strong>azioni visibili o ultraviolette. Alternativamenteè possibile catalizzare la reazione con un agente riducente,per esempio un sale <strong>di</strong> Fe 2 , dando luogo a una reazione<strong>di</strong> ossidoriduzione che porta alla formazione <strong>di</strong> una speciera<strong>di</strong>calica e che <strong>di</strong>venta dominante rispetto alla decomposizionenon catalizzata [10][11] Fe 2+ + RO6888OR' ➤ Fe 3++ RO+R'O|Ra<strong>di</strong>azioni i cui fotoni sono sufficientemente energetici,come UV o raggi gamma, possono essere utilizzate per iniziarele reazioni <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong> ra<strong>di</strong>calica, anche in assenza <strong>di</strong>iniziatore. Questo metodo, che ha il vantaggio <strong>di</strong> essere del tuttoin<strong>di</strong>pendente dalla temperatura, viene utilizzato in particolarenei processi <strong>di</strong> post-trattamento per reticolazione dei polimeri.A temperature sufficientemente elevate può verificarsi chele stesse molecole <strong>di</strong> monomero <strong>di</strong>ano luogo a reazioni <strong>di</strong> decomposizionecon formazione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali. Un esempio tipico è lo stireneche, attraverso un meccanismo sufficientemente complesso,è in grado <strong>di</strong> dare luogo a una reazione <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>caliche segue una cinetica del terzo or<strong>di</strong>ne rispetto allaconcentrazione <strong>di</strong> monomero. Questa reazione viene utilizzatanei processi <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong> in massa ad alta temperaturadello stirene, impiegati per la produzione <strong>di</strong> specie oligomeriche.In generale la decomposizione del monomero con formazione<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali è in realtà una reazione indesiderata. Essa puòinfatti verificarsi durante le fasi <strong>di</strong> stoccaggio o <strong>di</strong> trasportodei monomeri portando, in tempi generalmente lunghi, allaloro <strong>polimerizzazione</strong>. Per evitare ciò vengono introdotti alcuniinibitori <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong>. Questi sono specie chimiche,come per esempio gli idrochinoni, in grado <strong>di</strong> reagire rapidamentecon i ra<strong>di</strong>cali eventualmente formati producendo specieancora ra<strong>di</strong>caliche ma stabili e dunque non in grado <strong>di</strong> iniziareuna catena <strong>di</strong> reazioni ra<strong>di</strong>caliche.PropagazioneLe specie chimiche più utilizzate nei processi <strong>di</strong> <strong>polimerizzazione</strong>sono i monomeri vinilici, costituiti da una molecola<strong>di</strong> etilene in cui uno solo dei due atomi <strong>di</strong> carbonio hauno o due sostituenti (CH 2CHR o CH 2CRR') così danon inibire stericamente in modo eccessivo la reazione <strong>di</strong> aperturadel doppio legame. Nella reazione <strong>di</strong> propagazione il ra<strong>di</strong>calesulla catena in crescita apre il doppio legame del monomero,ad<strong>di</strong>zionandolo alla catena e trasferendogli l’attivitàra<strong>di</strong>calica:372 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI

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