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Materiale del 2 dicembre - grandionline.net

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Non esistono tipi puriLingue VOIncoerenza nel sintagma nominale:- Svedese (Indoeuropean, Germanic, North, East):Verbo-Oggetto, Preposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome- Arapesh (Indo-Pacific, Torricelli, Arapesh):Verbo-Oggetto, Preposizioni, Genitivo-Nome, Nome-AggettivoIncoerenza anche nel sintagma adposizionale:- Zoque (Amerind, Northern Amerind, Penutian, Mexican, Mixe-Zoque):Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-NomeLingue OVIncoerenza nel sintagma nominale:- Kanuri (Nilo-Saharan, Saharan, Western, Kanuri):Oggetto-Verbo, Posposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo- Kunama(Nilo-Saharan, Kunama):Oggetto-Verbo, Posposizioni, Genitivo-Nome, Nome-AggettivoIncoerenza anche nel sintagma adposizionale:- Khamti (Austric, Austro-Tai, Daic, Li-Kam-Tai, Be-Kam-Tai, Lakkia-Kam-Tai, Kam-Tai, Southwestern):Oggetto-Verbo, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo


Greenberg, J. H. (1976).Alcuni universali <strong>del</strong>lagrammatica con particolareriferimento all'ordine deglielementi significativi, inRamat, P. (a cura di), Latipologia linguistica, Bologna,Il Mulino, pp.114-154.


Il latino pompeiano: quando la diacronia spiega la sincronia


P. Ramat (1984): L’importanza di un esame <strong>del</strong>le iscrizioni pompeiane dalpunto di vista linguistico è evidente: abbiamo a che fare con uno dei piùchiari esempi di lingua parlata, all’interno di una tradizione linguistica a noinota quasi esclusivamente grazie a testi letterarii e nella quale il parlato ècomunque sempre filtrato attraverso la lingua di autori letterarii, da Plautoa Petronio.(Linguistica tipologica, Bologna, Il Mulino, p. 137).


M CERRINIUM POMARI(I) ROG(ANT)I fruttivendoli chiedono di votare per Marco CerrinioCASELLIUM VINDEMNITORES AED(ILEM) ROG(ANT)I viticoltori chiedono l’elezione a edile di CasellioC CUSPINUM PANSAM AED(ILEM) MULIONES UNIVERSITutti i mulattieri chiedono l’elezione a edile di Caio Cuspino PansaSALLUSTIUM CAPITONEM AED(ILEM) OVF.CAUPONES FACITEVi prego di eleggere a edile Sallustio Capito. Osti, votatelo!OVF: oro vos faciatis (‘vi prego di eleggere, vi chiedo che lo eleggiate’)


VATIAM AED(ILEM) FURUNCULI ROG(ANT)I ladruncoli chiedono di eleggere edile VatiaM CERRINIUM VATIAM AED(ILEM) OVF.SERIBIBI UNIVERSI ROGANTVi prego di eleggere a edile Marco Cerrinio Vatia.Lo chiedono i bevitori nottambuliCN HELVIUM SABINUM AED(ILEM) ALIARI ROG(ANT)I giocatori di dadi chiedono di eleggere edile Gneo Elvio Sabino


Frase indipendente dichiarativa assertiva54 occorrenze di SOV (il 57% <strong>del</strong> totale);32 occorrenze di SVO (il 33% <strong>del</strong> totale, circa)5 occorrenze di OVS2 occorrenze di OSV1 occorrenza di VSO1 occorrenza di VOSSintagma nominale105 occorrenze di NA55 occorrenze di AN26 occorrenze di GN59 occorrenze di NGfrase relativa sempre posposta rispetto allatesta nominaleSintagma adposizionale1 occorrenza di posposizione (cum in mecum 'con me', ma lett. 'me con')preposizioni in tutti gli altri casi


Riepilogo:Sintagma verbale: l'oscillazione tra i principi ‘testa-complemento’ e ‘complementotesta’,pur favorendoleggermente il secondo, non produce un divario statisticamente significativo;Sintagma nominale: preponderanza <strong>del</strong> principio ‘testa-complemento’Sintagma adposizionale: piena affermazione <strong>del</strong> principio ‘testa-complemento’


Come spiegare questa incoerenza?a) il latino 'classico' può essere descritto come una lingua prevalentemente di tipoSOV (quindi a matrice ‘complementi-testa’), ma, soprattutto, come una lingua conordine non rigidoA. Zamboni (2000): Le grandi linee evolutive <strong>del</strong>la transizione sono state ripresedalla speculazione recente, che ha focalizzato in particolare una precisaconcatenazione dei tre fenomeni capitali in gioco: il cambiamento <strong>del</strong>l’ordinelineare (da SOV a VSO ~ SVO), la perdita <strong>del</strong>la flessione nominale e lo sviluppo<strong>del</strong>l’articolo, fenomeno che sembra compensare o rimpiazzare lo scadimento deisegnali <strong>del</strong>la dipendenza (ossia dei casi) con la valorizzazione <strong>del</strong>la sequenzapragmatica Tema-Rema e dei meccanismi che l’esprimono […]. Per quantoriguarda il cosiddetto ordine libero <strong>del</strong> latino (ancorato peraltro ad uno schemapreferenziale di tipo (S)OV ossia orientato a sinistra) si ha l’evoluzione ad unprincipio costruttivo orientato o meglio ramificante a destra (di tipo VSO ~ SVO),grammaticalmente non discontinuo e tendenzialmente rigido(Alle origini <strong>del</strong>l’italiano, Roma, Carocci, pp. 92-93)


) le moderne lingue romanze adottano invece un ordine più rigido ed impieganocon pochissime eccezioni la strategia opposta, ‘testa-complementi’, tanto nelsintagma verbale, quanto nel sintagma nominale;Italiano, catalano, portoghese, francese, romeno: SVOSpagnolo: SVO, VSOc) nel latino pompeiano convivono le due strategie opposte: l’una, quellarispondente all’ordine OV, in fase di regresso; l’altra, esemplificata dall’ordine VO,in <strong>net</strong>ta ascesa e già pienamente affermatasi nel sintagma adposizionale e nellestrategie di relativizzazione


A. Zamboni (1990): Il cosiddetto ordine libero <strong>del</strong> latino, che si ritiene ancorato ad unoschema preferenziale di tipo (S)OV ossia orientato a sinistra, evolve verso unalinearizzazione destrorsa di tipo VO, prospettivamente rigida. La nuova tendenza, <strong>del</strong>la qualealcuni ritengono di vedere documentazioni precoci nelle scriptae arcaiche (Plauto), affiora giàcomunque in epoca abbastanza alta: nelle lettere di Rustio Barbaro (sec. I-II d.C.) l’equilibriodegli schemi OV e VO è totto a favore <strong>del</strong> secondo quando O consta d’un sintagma pesante,che in posizioni preverbale appesantirebbe il ritmo <strong>del</strong>la frase, mentre nelle lettere papiraceedi Claudio Terenziano a Claudio Tiberiano (da Karanís, 115-20 ca. d.C.) gli orientamenti adestra sono prevalenti. I documenti posteriori confermano su scala sempre più largaquest’andamento. La Peregrinatio Aetheriae (fine <strong>del</strong> sec. IV) inclina ad una <strong>net</strong>ta preferenzaper l’ordine VO quando appunto O è pesante ossia carico d’informazione (in particolare,quand’esso è seguito da una frase relativa oppure retto o determinato da altri complementi)[…]. Intorno ai secc. IV-V d.C. il fenomeno sembra ormai stabilmente acquisito, anche se lesue premesse debbono essere sensibilmente anteriori. Ma soprattutto vale la pena disottolineare che esso appare strutturalmente collegato ad altri tratti capitali <strong>del</strong> latino tardocome la perdita <strong>del</strong>la flessione e lo sviluppo <strong>del</strong>l’articolo, che le analisi recenti interpretanocome una compensazione <strong>del</strong>lo scadimento dei segnali <strong>del</strong>la dipendenza lineare (ledesinenze <strong>del</strong>la morfologia flessiva) con la valorizzazione <strong>del</strong>la successione Tema-Rema(ossia <strong>del</strong>l’assetto pragmatico <strong>del</strong>l’enunciato) e dei segnali che servono ad esprimerla.(Alle origini <strong>del</strong>l’italiano, Roma, Carocci, pp. 101-102)d) quindi, le basi <strong>del</strong> grande slittamento tipologico che ha accompagnato la nascita<strong>del</strong>le lingue romanze erano già saldamente poste nel I sec. d.C.


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