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2009 - Anno III N.8 - Fornoms.net

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10 Febbraio <strong>2009</strong>La Parola al CittadinoRegione: rispettati gli impegni presiL’assessore Marco Betti ha fatto il puntoMASSA CARRARA - Pioggia difinanziamenti per il territorioapuano: oltre venticinque milionidi euro destinati alla sola città diMassa, altri ventitrè per il restodella Provincia. Sono le cifrestanziate per la realizzazione dimaxi-opere ambientalidall’assessore regionale alla difesadel suolo Marco Betti, in base «agliimpegni assunti lo scorso anno».Ed alle necessità di un territorioche nel settore delle politicheecosostenibili deve davvero risalirela china, stante il momento attuale«particolarmente difficile». Ifinanziamenti del Granducatoserviranno per dare le gambe aprogetti «i cui lavori inizierannoentro un mese o due», oppure adaltri «già iniziati, seppur almomento fermi». Rientra nellaseconda categoria la costruzionedel depuratore in area ex Cersam,che, una volta attivo, dovrebbedefinitivamente mandare inpensione l’impianto delle Querce:a tale scopo l’assessore Betti hapredisposto la destinazione di 2milioni di euro. La voce diinvestimento maggiore è peròrappresentata dal contributo per ilripascimento dell’arenile, ovvero17 milioni. Il bando perRocca: monumenti deturpati dalle scritteMASSA - La zona della Rocca,specie se si sale al castelloMalaspina, ha il privilegio di esserepiuttosto appartata rispetto alla città,guardandola dall’alto come perricordare a tutti la sua storiasecolare. Ma il privilegio può essereanche un’arma a doppio taglio,perché il fatto di essere lontana dal“giro” la rende vulnerabile e predadell’inciviltà e dell’ignoranza. Unavolta salita la Piastronata ilvisitatore è accolto infatti da unospettacolo indecoroso, con la chiesadel Carmine, del 1200, e le murache portano al castello sfregiate dascritte di ogni tipo, con totalemancanza di rispetto verso unpatrimonio inestimabile della nostracittà. I messaggi, impressi per lopiù col pennarello, hanno diverseispirazioni: si va dagli slogan deigruppi di teenagers, spesso perrivendicare l’appartenenza a unabanda o a una filosofia di vita, finoalle dichiarazioni d’amore,passando per scritte di stampopolitico e controrisposte dei rivalil’affidamento è stato predisposto,si attende l’apertura del cantiereper il primo lotto (a febbraio). Ilsecondo, causa vincolo Sin, avrànecessariamente vita più difficile.Ma c’è un'altra porzione di cittàche aspetta risposte: le frazionicollinari, specialmente quelle dellavallata del Frigido, da troppo tempopiegate al volere di condizioniatmosferiche avverse e frane. Perla difesa del suolo il versante diVergheto beneficerà di 4 milioni dieuro, mentre 1 milione e mezzoandranno ad incidere sullasituazione di Guadine. Il Parco delleAlpi Apuane, con il programmaGps Wi-Max, si doterà dei mezzinecessari per affrontare in modoconcreto esigenze di sicurezza fisicadi escursionisti e villeggianti,mentre un interessante studio (alivello toscano) delle sorgenti sioccuperà di fornire un quadroattendibile su portata ed uso diciascun bacino acquifero.Capitolo a parte meritano gliinterventi non ancora partiti, a cui,tuttavia, si spera di mettere manocon scadenze ragionevoli. In ballo,la creazione di un centro operativoper 118, antincendio boschivo eprotezione civile all’internodell’aeroporto di Cinquale: ladi turno. Le più recenti sono statefatte proprio all’esternodell’ingresso al castello, senzarisparmiare la parete principale e imuretti che costeggiano via delForte: si tratta di croci celtiche esimboli di estrema destra,successivamente cancellati conmateriale grigio (non si sa chi lodisponibilità è di 560 mila euro.Rimangono giacenti anche i300mila per bonifica e messa insicurezza del Lago di Porta, in queldi Montignoso. Nel resto dellaprovincia, invece, ampio spazio adazioni di adeguamento idraulico esistemazione di alvei fluviali. Pesaancora oltrefoce la devastante ecodell’alluvione: i paesi montanisaranno dotati delle sommenecessarie per opere di riparazionee prevenzione. Parecchi metri piùavanti, precisamente sul litorale diponente di Marina di Carrara,avverrà un esperimento dirinascimento dell’arenile.Non è tutto, però. L’ipotesi di untraforo del monte Tambura hainnescato un piccolo terremoto. «IlMinistro Altero Matteoli ha parlatodi 25 milioni di euro. Ma per andaredove? A Vagli di Sotto? Sarebbedavvero deleterio sovraccaricare lastrada che conduce a Resceto –replica Betti – per favorire unprogetto insostenibile da diversipunti di vista». Ai rischi per la«stabilità delle abitazioni»andrebbero sommati i problemi dinatura squisitamente ambientale.«La Tambura è da sempre una dellepiù importanti risorse idriche dellaToscana, insieme all’Amiata. Se siabbia utilizzato) che ci auguriamonon abbia fatto più danni deipennarelli. Altre scritte politichecompaiono più a valle, perintenderci lungo le mura checircondano Villa Massoni: destracontro sinistra, ma tutti contro ilpatrimonio della città, a quantopare. La più martoriata è comunqueAssessore Regionale Marco Bettiintervenisse sul delicato equilibriodella montagna, ci sarebbe ilpericolo di bloccare sia la sorgentedel Frigido che il rifornimento diEqui Terme».Meglio impiegare in altro modoquella somma, insomma.Precisamente in due direzioni: «laVariante Aurelia, dal momento cheMassa è ancora l’unico centro cittàin Italia ad essere attraversato dauna strada statale», oppure «ilraddoppio della ferroviaPontremolese». La questione, dopol’iniziale levata di scudi (anche ilpresidente della provincia OsvaldoAngeli ha espresso dubbi inproposito), non ha fatto registrarenuovi sviluppi. Ma se ne parleràancora. Garantito.Alessio Orsingherla chiesa del Carmine, letteralmentericoperta di scritte, incluso ilcancelletto esterno in ferro e ilpiccolo sagrato che si affaccia sulladiscesa della Piastronata. Qui ilcampionario è vasto: dal classico“ti amo” (il graffittaro non amaperò la sua città se imbratta i muriin questo modo) fino al sedicente“gruppo peso” (di “peso” c’èsicuramente il cervello degli autoridelle scritte, senza offesa) e alloslogan “putas” (“prostitute” inspagnolo) che impera ovunque. Unadelle cose più inquietanti è chediverse scritte, come se nonbastasse, sembrano risalire a diversianni fa e questo può voler diresoltanto due cose: o non è mai statofatto niente, da parte del Comuneo di chi di dovere, per cancellarle,ed è grave perché è sinonimo diimmobilismo, oppure gli interventieffettuati non sono serviti a nientee questo è altrettanto grave perchéil patrimonio artistico della Roccasarebbe rovinato per sempre.Daniele MassegliaPoche risorse peri danni del mantempoMASSA CARRARA Prima si dovrà fareun computo preciso dei danni subìti: comunie provincia se ne occuperanno entro il 9febbraio, sottoscrivendo il modulodisponibile sul portale della Regione. Poici sarà la spartizione dei finanziamentierogati dal Governo nazionale perfronteggiare l’emergenza maltempo che,nella seconda metà di gennaio, haletteralmente messo in ginocchio il territorioapuano. Questo l’iter burocratico emersodurante un convegno svoltosi a PalazzoDucale, dedicato all’emergenza maltempo,cui ha partecipato anche l’assessoreregionale alla difesa del suolo Marco Betti.Che non si è nascosto dietro un dito: “Lasituazione è complessa, soprattutto in alcuniambiti che già presentavano problemi”. Siaper i disagi creati dalle piogge torrenziali(con frane ed esondazioni), sia per ledisponibilità economiche: alla Toscanaspetteranno, pare, poco meno di 5 milioniex latere romano (sugli 85 totali approntati).Il Granducato ne aveva già messa da parte3: tutte somme da dividere tra le diverserealtà. Ovvio, quindi, che anche agli entilocali sia richiesto, in varia misura, dicontribuire, per realizzare il maggior numerodi interventi possibile.Legambientee Uncem Toscanasul Traforo della Tambura:non è una prioritàe sconvolge l'ambienteMASSA CARRARA - Sotto al MonteTambura, la seconda montagna per altezzadella catena delle Alpi Apuane, al confi<strong>net</strong>ra la Provincia di Lucca e quella di Massa-Carrara, in pieno Parco Regionale delleAlpi Apuane, il Ministro Matteoli ed ilSindaco di Vagli di Sotto vorrebbero scavareun tunnel di 4,5 km per collegare il Comunedi Vagli nell'Alta Garfagnana con Resceto,in Versilia. Un'opera dall'ingente impattosull'ecosistema montano e che arrecherebbedanni non prevedibili agli acquiferi carsicidella zona mettendo a rischio portata e/opotabilità delle acque delle sorgenti chealimentano gli acquedotti delle maggioricittà della Toscana del nord. Andando oltrel'evidente incompatibilità della scelta sottoil profilo ambientale, l'ipotesi del traforoappare, ad una prima valutazione, pococonveniente anche dal punto di vistapolitico. Il punto, per Uncem e Legambiente,è che il traforo non è una priorità e nonaiuterà l'area a svilupparsi. “La mancanzadi grandi arterie di traffico è oggi unvantaggio competitivo per la Garfagnanae la Valle del Serchio – ha dichiarato PieroBaronti, presidente di Legambiente Toscana- gli investimenti pubblici volti a valorizzarela valenza naturalistica e agricola di questemontagne, come i programmi Leader,stanno dando i loro frutti e la zona si staaffermando sempre più come meta per unturismo sostenibile. Tentare invece diomologare quest'area ad una qualsiasi altrazona industriale, senza peraltro alcunasperanza di poterci riuscire, attraverso larealizzazione di un'opera devastante dalpunto di vista ambientale, sarebbeirresponsabile. Se il governo disponedavvero di quei 25 milioni di euro chededicherebbe al traforo e se ha a cuore ilbenessere di quell'area e non il marmo e ilcarbonato di calcio provenienti dallaperforazione o il business dei grandi appaltiche si muoverebbe con l'inizio dei lavori,sarebbe meglio che si risolvesse a stornarlisu altri interventi di scala assai più modestama fortemente strategici”. Volendorispettare il vincolo all'utilizzo dei fondiper infrastrutture le due associazionisuggeriscono di tenere presenti gli interventidi adeguamento e di messa a norma dellestrade comunali, ad oggi strette ed incondizioni disagiate, la cui manutenzionecosta troppo per essere operata a caricodei soli bilanci comunali, e di tutto il sistemaviario in generale.

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