8° congresso Fnp Cisl Lombardia, la relazione di Attilio Rimoldi

Distretto e Piano di Zona, da un centro unico, con bilanci e programmiunificati, che includa i voucher e le altre attività socio sanitarie eassistenziali, insieme alle reti di volontariato, di promozione sociale esoprattutto le famiglie, secondo un criterio che escluda meccanismi dimercato privato e abbia l’apporto economico, concordato e condiviso, delSSR, dei Comuni, del settore assistenziale della Regione, oltre che lapartecipazione equa degli interessati, senza escludere, se necessario, formedi mutualità.La Regione, comunque, non potrà evitare a lungo un’azione di profondariorganizzazione di questo settore, perché la legge quadro sul federalismofiscale, la obbligherà e gestire le proprie attività assistenziali e sanitarie sullabase di spese standard. Secondo noi la Regione farebbe un grave errore adattendere l’ultimo minuto, ma dovrebbe cominciare subito a preparare ilnuovo sistema finanziario locale. Noi diciamo di cominciare, per l’urgenzache ha, proprio dalla non autosufficienza.Il sistema operativo migliore in questo ambito appare quello sperimentatodai voucher. Ma proprio la sperimentazione dei voucher ci suggerisce alcuneconsiderazioni di fondo. Prima di tutto occorre non dimenticare che lapersona è una e non separa la percezione dei diversi ambiti della propriacondizione. Quindi, è molto importante tenere insieme in modo equilibrato,flessibile e non centralizzato, le terapie sanitarie con l’assistenza sociale. Insecondo luogo si deve convenire che la qualità dell’intervento dipende inmodo preponderante dalle relazioni della persona con l’ambiente familiare;pertanto, nello stabilire i programmi personalizzati, devono essere valutate evalorizzate le risorse umane che le famiglie possono mettere in gioco e gliaiuti di cui hanno bisogno per farlo, comprese le strutture di sollievo e ilricorso alle assistenti familiari.La contrattazione localeIn questo contesto il ruolo dei Comuni, come peraltro rivendica la stessaANCI, è molto importante e di grande responsabilità, perché possono, con18