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8° congresso Fnp Cisl Lombardia, la relazione di Attilio Rimoldi

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La necessità del<strong>la</strong> concertazioneOggi è più che mai evidente <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> uno sforzo comune per salvare,nel Paese e nel<strong>la</strong> nostra Regione, il valore economico, sociale ed etico del<strong>la</strong>voro. Siamo in ritardo, ma tutti devono convincersi che bisogna fare, oltrele parole, una politica <strong>di</strong> concertazione. Senza <strong>la</strong> concertazione <strong>di</strong> tutte leforze Istituzionali economiche e sociali, infatti, non potremo affrontare iproblemi che il Paese ha davanti a sé.L’accordo sugli ammortizzatori in derogaAl<strong>la</strong> luce dell’accordo Stato-Regioni e degli ultimi miglioramenti apportati,siamo evidentemente sod<strong>di</strong>sfatti che tanti <strong>la</strong>voratori privi <strong>di</strong> ammortizzatorisociali oggi possano goderne. Importante è anche l’innalzamentodell’integrazione sa<strong>la</strong>riale per i contratti <strong>di</strong> solidarietà, che rimangono per <strong>la</strong>CISL uno degli strumenti più efficaci per arginare le crisi aziendali.Siamo un po’ meno sod<strong>di</strong>sfatti che ciò avvenga con <strong>la</strong> decurtazione in partedel fondo per le aree sottosviluppate. Questa è <strong>la</strong> conferma del<strong>la</strong> rigidaintenzione del Governo a mantenere l’effetto zero sui sal<strong>di</strong> <strong>di</strong> bi<strong>la</strong>ncio e nonimpegnare il bi<strong>la</strong>ncio, come ha chiesto <strong>la</strong> CISL, per una quota aggiuntiva <strong>di</strong>almeno l’1%, per attuare una politica <strong>di</strong> espansione dei consumi, con <strong>la</strong><strong>di</strong>fesa dei red<strong>di</strong>ti da pensione e da <strong>la</strong>voro e il sostegno al<strong>la</strong> produzione.Il debito pubblicoIl Governo giustifica <strong>la</strong> sua politica economica con il rischio <strong>di</strong> dover pagareinteressi maggiori sul debito pubblico. Tale rischio è reale e non possiamoignorarlo. Secondo noi però <strong>la</strong> situazione sarebbe ben <strong>di</strong>versa, anche pressogli investitori stranieri, se il risultato negativo fosse <strong>la</strong> conseguenza <strong>di</strong> unosforzo espansivo e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dell’occupazione, anziché essere il risultato <strong>di</strong>una <strong>di</strong>fesa del bi<strong>la</strong>ncio al ribasso.Per fortuna l’Italia, grazie anche al<strong>la</strong> concertazione realizzata dai sindacatinel 1993 è protetta dal<strong>la</strong> moneta unica, altrimenti i pericoli sarebbero ben piùgran<strong>di</strong> e drammatici.8

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