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A Beautiful way to interface

Dispense del corso in Progettazione dei sistemi espositivi virtuali. Bienni in Light Design, Digital Video, Muesologia e museografia. Accademia di Belle Arti di Macerata. A.A. 2015/2016

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Prova ne sono i così detti One page layout che possono essere paragonati a dei mega<br />

menù in prima pagina, con anchor interne al documen<strong>to</strong>, che sfruttano la convenzione<br />

dello scroll della finestra per incorporare delle vere e proprie scroll animation scritte in<br />

javascript che diano la sensazione di una navigazione tra contenuti indipendenti e<br />

sostituendo l’attesa del caricamen<strong>to</strong> di una nuova pagina con effetti di transition.<br />

Se alla luce delle novità compositive introdotte dal <strong>to</strong>cco possiamo parlare di “mouse<br />

oriented websites” e “<strong>to</strong>uch oriented website” vediamo come prenda il sopravven<strong>to</strong> su<br />

tutti gli altri il codice Javascript che sta diventando il linguaggio principe per un internet<br />

futuribile. Le librerie Javascript che gestiscono multi<strong>to</strong>uch action sono, e consiglio di<br />

andarne a testare le demo sui siti di riferimen<strong>to</strong> (usate uno smartphone) :<br />

www.interactjs.io www.<strong>to</strong>uchyjs.org , www.hammerjs.github.io ed altre.<br />

Una delle esigenze riscontrate dal W3C è quella di mettere insieme da una parte la<br />

compatibilità tra browser dal momen<strong>to</strong> che, di default, essi implementano delle <strong>to</strong>uchaction<br />

come lo zoom e lo scroll che vanno a confliggere con gli eventi dei contenuti e<br />

dall’altra una compatibilità tra differenti punta<strong>to</strong>ri (<strong>to</strong>cco, mouse, penna) senza dover<br />

riscrivere parti di codice ad hoc, se non interi documenti duplicati appositamente per i<br />

diversi tipi di input. A ques<strong>to</strong> fine W3C introduce la specifica Pointer Events di cui abbiamo<br />

un esempio pratico qui con un documen<strong>to</strong> Html5, nella cui canvas lo script richiama,<br />

differenziandole per colore, le interazioni di disegno per diversi sistemi di puntamen<strong>to</strong> e<br />

procedendo alla disattivazione delle <strong>to</strong>uch-action del browser attraverso le proprietà di<br />

stile.<br />

Le possibilità multi<strong>to</strong>cco non coincidono necessariamente con la multiutenza. Come<br />

abbiamo vis<strong>to</strong> la tendenza è verso una navigazione client side per mezzo di <strong>to</strong>uch action e,<br />

per operazioni propriamente server side come ad esempio l’istant messaging (la pm di<br />

facebook, immaginiamoci se per ogni messaggio dovessimo attendere il ricaricamen<strong>to</strong><br />

della pagina), Javascript mette in campo la tecnologia Ajax che ci permette di avere un<br />

feedback sui nostri input in tempo reale senza il refresh. Nonostante ciò la multiutenza è<br />

lungi dall’essere considerata.<br />

La comunicazione client / server classica è una prima causa poiché sincrona<br />

(inputattesaoutput) il che permette una interazione per volta. La multiutenza, invece,<br />

si fonda su una comunicazione asincrona che permetta più interazioni<br />

contemporaneamente (input1attesa1input2output1attesa2output2). Node.js è<br />

la tecnologia asincrona che sta lavorando in questa direzione congiuntamente a Web<br />

Socket (pro<strong>to</strong>collo di comunicazione non più http:// bensì ws://) elevando Javascript a<br />

linguaggio server side ma la sua adozione ai fini della multiutenza incontra un ostacolo<br />

culturale, sicuramente temporaneo, lega<strong>to</strong> agli stessi device in circolazione che vengono<br />

avvertiti primariamente come mezzi monoutente.<br />

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