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Hermann Hesse, Il lupo della steppa. Titolo dell ... - Altrestorie.net

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era sempre agitato da una profonda inquietudine che, a 34 anni,<br />

nell'estate 1911, lo spinse a partire per l'India. Nella casa dei<br />

suoi aveva sentito parlare molto di quel paese, e ora voleva forse<br />

conoscere i luoghi dove era nata la madre, o forse voleva risolvere i<br />

suoi tormentosi problemi spirituali con i suggerimenti <strong><strong>dell</strong>a</strong> sapienza<br />

indiana. Trovò un'India diversa, inquieta, travagliata da conflitti<br />

politici. Alla fine <strong>dell</strong>'anno, deluso per non aver veduto appagata<br />

alcuna <strong>dell</strong>e sue speranze, ritornò a Gaienhofen. Ma la moglie, buona<br />

pianista (lui suonava il violino), stanca di quella vita, cominciò a<br />

desiderare di vivere in una città dove i rapporti sociali fossero più<br />

aperti. Vendettero allora la casa e si trasferirono (1912) alla<br />

periferia di Berna.<br />

Per quanto Berna fosse bella e confortevole, il soggiorno non fu<br />

felice. Un bambino si ammala, appaiono i sintomi di una psicopatia<br />

<strong><strong>dell</strong>a</strong> moglie, nuvole scure si addensano all'orizzonte, siamo alla<br />

vigilia <strong><strong>dell</strong>a</strong> guerra mondiale. La moglie è ricoverata in casa di<br />

cura, i bambini dati a pensione. <strong>Hesse</strong> rimane solo, la casa è<br />

deserta. Nell'estate del 1914 scoppia la guerra. Incapace di<br />

accendersi di fuoco patriottico e di credere in quell'epoca "eroica",<br />

in quella grosse Zeit che molti intellettuali tedeschi andavano<br />

sbandierando, <strong>Hesse</strong> nel 1915 si lasciò sfuggire un giorno in pubblico<br />

un'osservazione di rammarico contro coloro che predicavano l'odio ed<br />

esaltavano la grande sciagura. Lanciò poi un appello diretto agli<br />

intellettuali, intitolato "Oh, amici, non questi suoni!" (le prime<br />

parole con le quali Beethoven nella Nona Sinfonia introduce l'Inno<br />

alla gioia di Schiller). <strong>Il</strong> meno che gli potesse capitare fu di<br />

essere considerato traditore e nemico <strong><strong>dell</strong>a</strong> patria. Ma, se da una<br />

parte i giornali germanici lo attaccarono e numerosi amici gli<br />

voltarono le spalle, dall'altra questa presa di posizione gli valse<br />

l'amicizia di Romain Rolland, il quale ebbe a dire che <strong>Hesse</strong> era il<br />

solo poeta tedesco che avesse assunto un atteggiamento veramente<br />

goethiano.<br />

Ecco le sue parole: "Mais de tous les poètes allemand, celui qui a<br />

écrit les paroles les plus sereines, les plus hautes, le seul qui ait<br />

conservé dans cette guerre démoniaque une attitude vraiment<br />

goethéenne, est celui que la Suisse s'honore d'avoir pour hôte et<br />

presque pour fils adoptif: <strong>Hermann</strong> <strong>Hesse</strong>. Continuant de vivre à<br />

Berne, a l'abri de la contagion morale, il s'est tenu délibérément à<br />

l'ecart du combat. On se souvient du bel article de la "Neue Zürcher<br />

Zeitung" (3 novembre), reproduit par le "Journal de Genève" (16<br />

nov'): "O Freunde, nicht diese Töne!" où il adjurait les artistes et<br />

les penseurs d'Europe de sauver le peu de paix qui pouvait encore<br />

être sauvé et de ne pas saccager, eux aussi, avec leur plume,<br />

l'avenir européen. <strong>Il</strong> a écrit, depuis, quelques belles poésies, dont<br />

une, invocation à la Paix (Friede), dans sa simplicité classique, est<br />

un Lied émouvant qui trouvera le chemin de bien des cöurs<br />

oppressés...".<br />

(In "Coenobium", 1915)<br />

Venuto in conflitto con quel mondo che era stato il suo, il poeta,<br />

presso la Legazione germanica di Berna, dedicò le sue cure ai<br />

prigionieri di guerra e redasse un settimanale per i prigionieri<br />

tedeschi in Francia. "Per quasi dieci anni - scrisse - la protesta<br />

contro la guerra, la protesta contro la villana e sanguinaria<br />

stupidità degli uomini, la protesta contro gli intellettuali, specie<br />

quelli che predicavano la guerra, fu per me un dovere, un'amara<br />

necessità."<br />

Nel 1915 scrisse Tre storie <strong><strong>dell</strong>a</strong> vita di Knulp. E', questi, un<br />

vagabondo che, sfortunato in amore, insegue il volo <strong>dell</strong>e farfalle e<br />

la scia luminosa dei razzi, conscio che tutte le cose belle, oltre a<br />

far piacere, contengono sempre anche qualche tristezza o qualche<br />

angoscia; sdegnando ogni aiuto, si avvia, malato, nel turbinare <strong><strong>dell</strong>a</strong><br />

neve e, dopo un'invocazione a Dio, muore assiderato.<br />

Durante la guerra <strong>Hesse</strong>, per una grave crisi di nervi, fu costretto

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