Hermann Hesse, Il lupo della steppa. Titolo dell ... - Altrestorie.net
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<strong>dell</strong>'arte, conosceva a perfezione il greco antico, era stata molte<br />
volte in Grecia e si era dedicata in particolare allo studio <strong><strong>dell</strong>a</strong><br />
civiltà minoica. Curò l'edizione degli scritti postumi del marito e<br />
donò manoscritti, lettere, documenti e la biblioteca del poeta al<br />
Museo nazionale Schiller di Marbach. (Morì a 71 anni il 22 settembre<br />
1966.)<br />
Nella nuova casa <strong>Hesse</strong> scrisse <strong>Il</strong> pellegrinaggio in Oriente (1932),<br />
un delizioso racconto che descrive un viaggio in Oriente, ma in<br />
luoghi e tempi simbolici. Si tratta di un gruppo di nostalgici<br />
illuminati i quali vanno in pellegrinaggio in un luogo che "non è<br />
soltanto un paese o un'entità geografica, ma la patria e giovinezza<br />
<strong>dell</strong>'anima, il Dappertutto e l'In-nessun-luogo, l'unificazione di<br />
tutti i tempi. Come le vicende di Boccadoro si svolgono in una non<br />
ben definita Germania cinquecentesca, che però potrebbe essere fuori<br />
del tempo, così qui siamo al di sopra del tempo e <strong>dell</strong>o spazio, in<br />
una realtà spirituale, <strong><strong>dell</strong>a</strong> quale sono partecipi gli uomini che<br />
nello spirito superano se stessi e costituiscono l'unità del mondo".<br />
<strong>Hesse</strong> scrisse inoltre l'idillio Ore nell'orto (1936), nuove poesie,<br />
considerazioni sugli eventi politici dopo il 1914, Guerra e pace<br />
(1946), Memorie (1937), pubblicò prose varie (1951), una raccolta di<br />
lettere, scelte tra migliaia (1951 e 1959), saggi, fogli di diario,<br />
e, dopo dieci anni di lavoro, l'opera con la quale toccò il vertice<br />
<strong><strong>dell</strong>a</strong> sua opera narrativa: <strong>Il</strong> giuoco <strong>dell</strong>e perle di vetro.<br />
L'equilibrio fra i due poli contrari, dei quali si è parlato in<br />
Narciso e Boccadoro, raggiunge qui la perfezione. Lo scrittore riesce<br />
a conciliare il cuore e la mente, la luce e le tenebre. Vi<br />
contribuiscono il suono e il numero, Mozart e Pitagora, la musica e<br />
la matematica, il buio abisso del sentimento e la vetta luminosa del<br />
pensiero. Imperniata sulla musica, come il Doctor Faustus di Thomas<br />
Mann, l'opera ironizza sulla civiltà contemporanea; ma mentre il<br />
sarcasmo manniano è doloroso e rovente, l'utopia di <strong>Hesse</strong> è<br />
bonariamente ironica e pacata. E' la biografia di Josef Knecht, servo<br />
<strong>dell</strong>o Spirito, funzionario di un mondo di eruditi e asceti <strong><strong>dell</strong>a</strong><br />
cultura, il quale passa di grado in grado fino alla carica suprema<br />
<strong><strong>dell</strong>a</strong> corporazione "castalia". Di questa fanno parte (tutto ciò è<br />
immaginato in un secolo futuro, intorno al 2400) gruppi di<br />
privilegiati che hanno il compito di tramandare i beni spirituali<br />
creati dalle passate generazioni: la loro attività di studiosi <strong><strong>dell</strong>a</strong><br />
matematica e <strong><strong>dell</strong>a</strong> musica, <strong><strong>dell</strong>a</strong> filologia e <strong><strong>dell</strong>a</strong> fisica, si chiama<br />
giuoco <strong>dell</strong>e perle di vetro. L'invenzione di questo giuoco è<br />
attribuita a un teorico <strong><strong>dell</strong>a</strong> musica, un cittadino di Calw, che a<br />
Colonia costruisce una specie di telaio con alcune dozzine di fili<br />
tesi, sui quali si possono allineare perle di vetro di grandezza,<br />
forma e colore diversi. I fili corrispondono al rigo musicale, le<br />
perle alle note; e così via. Con queste perle si compongono frasi o<br />
temi musicali, che poi si possono trasporre, sviluppare, modulare... E'<br />
un giochetto pratico per gli studenti di musica. Quando questi lo<br />
lasciano andare in disuso, viene adottato dai matematici, i quali lo<br />
portano a un alto grado di evoluzione rendendolo atto a esprimere<br />
fatti matematici con segni e abbreviazioni particolari. Da linguaggio<br />
prima universale, poi matematico, diviene il linguaggio <strong><strong>dell</strong>a</strong><br />
filologia e di tutte le altre scienze e <strong>dell</strong>e loro reciproche<br />
relazioni e analogie, finché, valicati i limiti tra le singole<br />
discipline, nella ricerca <strong>dell</strong>'universale, è, per così dire, il<br />
linguaggio grafico internazionale, capace di fissare e scambiare tra<br />
gli eruditi di tutto il mondo le esperienze intellettuali. Così<br />
perfezionato, il giuoco <strong>dell</strong>e perle di vetro è la somma di tutte le<br />
scoperte spirituali e artistiche, l'unione mistica di tutti i membri<br />
<strong><strong>dell</strong>a</strong> Universitas Litterarum; è arte, scienza, filosofia speculativa,<br />
favorite dalla contemplazione e dalla meditazione, è una simbolica<br />
forma di ricerca <strong><strong>dell</strong>a</strong> perfezione, un accostamento allo spirito in sé<br />
concorde, cioè a Dio.<br />
Nelle scuole "castalie" si coltiva soprattutto la tendenza