territorio

dal 2009, di intensità maggiore nel comune di Roma e
in quelli ad esso prossimi sul versante nord e ovest.
In generale, le maggiori quote di imprese agroalimentari
si registrano nei piccoli comuni della “Valle
dell’Aniene”, dove, come è emerso dalle precedenti
mappe, è più rilevante il peso del commercio al
dettaglio. Si può ipotizzare quindi che nella provincia
di Roma il commercio nel comparto dell’agroalimentare
non abbia il carattere della grande distribuzione,
dato che si concentra in aree in cui è il
commercio al dettaglio a pesare di più sul totale del
comparto. In effetti, la distribuzione spaziale delle
imprese dell’agroalimentare assume la stessa forma
di quella delle imprese al dettaglio: concentrica su
Roma, con intensità maggiori in periferia. è da osservare
però come la quota di imprese agroalimentari
sul totale delle imprese al dettaglio si contragga nel
tempo, a differenza di quanto avviene considerando
le imprese al dettaglio in generale. Quindi, tra le imprese
commerciali al dettaglio, quelle agroalimentari
hanno sicuramente subìto, tra il 2008 e il 2009, una
contrazione maggiore di quelle di altri comparti.
Un’ultima considerazione va fatta rispetto al valore
dell’estremo superiore, che per tutti gli anni considerati,
è il 100%: in alcuni comuni, come Camerata
Nuova, Roccagiovine, Saracinesco, tutte le imprese
al dettaglio si occupano di agroalimentare.
Commercio abbigliamento rispetto al commercio al
dettaglio
Le mappe mostrano il peso che le attività del comparto
abbigliamento hanno sul totale delle imprese
commerciali al dettaglio (figg. IV.27 a-e).
Il fenomeno assume, sia spazialmente che nel
tempo, caratteristiche in contro tendenza rispetto
a quelle che in generale hanno riguardato gli altri
aspetti analizzati del sistema provinciale.
Dal punto di vista del trend temporale, il valore
dell’estremo superiore aumenta, tra il 2006 e il 2010, di
circa 3 punti percentuali; da notare come l’aumento si sia
verificato tra il 2008 e il 2009. L’incremento, sia pur minimo,
riguarda in maniera omogenea tutti i comuni della
provincia, tanto che la distribuzione spaziale appare assumere
la medesima forma per tutti gli anni considerati.
In generale, il fenomeno appare distribuirsi concentricamente
intorno al comune di Roma, con i valori
minimi registrati nei piccoli comuni della “Valle
dell’Aniene”, ma la tendenza generale è interrotta
da alcuni comuni dove si registrano quote massime,
più elevate quindi che a Roma. È il caso di Formello,
Frascati, Sant’Oreste e Valmontone. Trattandosi di
quote sul commercio al dettaglio, la spiegazione va
cercata nella maggiore incidenza, in questi comuni,
di negozi di abbigliamento e calzature. In effetti nei
comuni di Valmontone e Sant’Oreste sono presenti
due degli Outlet di abbigliamento più grandi della
provincia. In questi comuni, la presenza di grandi
centri quali sono gli Outlet in questione, è di grande
impatto sulla struttura del settore, oltre che, come
facilmente prevedibile, su tutta l’imprenditoria locale.
Per quanto riguarda invece Frascati e Formello,
che presentano quote altrettanto elevate, si può
riflettere sul carattere che hanno assunto nell’ultimo
decennio questi comuni, particolarmente ricchi e
dinamici: si caratterizzano come cittadine esclusive
alle porte della capitale, centri attrattori di turismo
locale, dove le attività commerciali, e in particolare
quelle legate a comparti soggetti ad alta differenziazione
come quello dell’abbigliamento, possono
contare su una domanda consistente.
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