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FuoriAsse#17

Officina della cultura

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ne di velarsi. Da questa posizione, di recente<br />

il Cristianesimo si è emancipato:<br />

il Concilio Vaticano II, annunciato a sorpresa<br />

agli inizi del 1959, infatti, ha<br />

eliminato l’obbligo del velo sia per le<br />

laiche (durante la messa) che per le religiose,<br />

dando alle donne cristiane la possibilità<br />

di scegliere liberamente se indossarlo<br />

o meno. Quindi, se tanti ordini<br />

religiosi femminili continuano a velarsi e<br />

tante laiche vanno a messa con il capo<br />

coperto lo fanno per scelta, non per dovere.<br />

Nell’Islam, invece, questo non avviene.<br />

Oggi, quando parliamo di velo,<br />

dobbiamo fare una grande differenza in<br />

base agli ambiti in cui ci muoviamo. Per<br />

quanto riguarda l’Islam, per affrontare<br />

bene il tema occorre fare una differenza<br />

tra quello che succede nei paesi islamici,<br />

in cui molto spesso la legge impone<br />

alla donna di velarsi, e quello che accade<br />

in occidente. È interessante vedere<br />

la varietà delle posizioni islamiche, ma<br />

ricordiamo sempre che un conto è l’Occidente,<br />

un conto sono i paesi islamici<br />

dove manca in assoluto la libertà di<br />

scelta. A questo proposito, consiglio Leggere<br />

Lolita a Teheran, il best seller di<br />

Azar Nafisi, romanzo autobiografico interessantissimo<br />

anche per le riflessioni<br />

che suscita riguardo la questione del<br />

velo.<br />

CA - Come è cambiato l’uso del velo nel<br />

corso delle generazioni?<br />

GG - È cambiato radicalmente nello spirito<br />

con cui ci si vela. Questo sempre restando<br />

nell’ambito dei paesi occidentali<br />

e soffermandoci su quello che è più vicino<br />

a noi. Il velo nasce nella tradizione<br />

cristiana ma affonda le sue ragioni in<br />

questa misoginia di fondo di cui parlavamo<br />

prima. Oggi ci sono tante donne<br />

che decidono di velarsi, di indossare il<br />

copricapo in Chiesa ecc. Però, quello<br />

che è cambiato radicalmente è lo spirito.<br />

Il fatto che velarsi sia una libera scelta,<br />

credo muti decisamente le carte in tavola:<br />

la misoginia va esclusa se io posso<br />

FUOR ASSE<br />

16<br />

decidere, in libertà e autonomia, se<br />

indossare o meno questo indumento.<br />

Per questo ritengo che l’uso del velo sia<br />

cambiato nel corso delle generazioni pro -<br />

prio nello spirito con cui le donne lo indossano.<br />

Pensiamo, per esempio, alle<br />

figure di Audrey Hepburn o Grace Kelly,<br />

ai famosi foulard… Si tratta chiaramente<br />

di un tentativo molto interessante<br />

della moda di appropriarsi di un indumento<br />

femminile. Cosa che adesso la<br />

moda sta facendo con il velo islamico.<br />

Anche grossi marchi, quali H&M o Zara,<br />

producono veli per le ragazze islamiche.<br />

Un dato curioso, però, è che mentre finivo<br />

di scrivere questo libro, ho notato<br />

la collezione per le donne islamiche (ovviamente<br />

pensando a una categoria di<br />

donne molto benestanti) lanciata dagli<br />

stilisti Dolce & Gabbana, fatta di veli<br />

che mantengono i colori e i tessuti tipici<br />

dell’azienda. Questo l’ho trovato un tentativo<br />

commerciale molto furbo ma<br />

Redazione Diffusa

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