Altroconsumo n.305 Luglio 2016

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Abbasso le tariffe! L’Europa vuole eliminare i costi di roaming entro giugno 2017. Ecco a che punto siamo. di Marta Buonadonna CHIAMATE EFFETTUATE 6,10 cent/min oltre alla tariffa in uso in Italia Fino a un massimo di 23,18 cent/min iva inclusa CHIAMATE RICEVUTE Fino a un massimo di 1,39 cent/min iva inclusa LIMITI PER LE TARIFFE DI ROAMING PREVISTI DAL REGOLAMENTO UE (Fonte: Commissione Europea) MESSAGGI 2,44 cent/sms oltre alla tariffa in uso in Italia Fino a un massimo di 7,32 cent/sms iva inclusa TRAFFICO DATI 6,10 cent/MB oltre alla tariffa in uso in Italia Fino a un massimo di 24,40 cent/MB iva inclusa 18 Altroconsumo 305 • luglio-agosto 2016 www.altroconsumo.it
INCHIESTA Tariffe di roaming IN SINTESI Cosa prevede la nuova regolamentazione sulle tariffe telefoniche da applicare all’interno dell’Ue. Come si comportano gli operatori italiani e quali tariffe offrono. Consigli per risparmiare quando si usa lo smartphone all’estero. Le nostre vacanze all'estero non saranno più quelle di prima? I costi di roaming - ovvero le tariffe maggiorate finora previste per telefonare quando siamo all'estero - sono appena stati abbattuti da una nuova regolamentazione europea che prevede, almeno in teoria, la loro totale cancellazione a partire dal mese di giugno del 2017. Lo scopo è andare gradualmente verso un mercato unico della telefonia mobile all’interno dell’Unione. Quando la transizione sarà completata, un cittadino europeo dovrebbe pagare per una telefonata, un sms o un megabyte (MB) di traffico fuori dai confini nazionali la stessa cifra che paga quando è nel proprio paese. Nuovi limiti da rispettare Come passaggio intermedio la Ue ha fissato dei limiti, entrati in vigore il 30 aprile scorso: sono illustrati nella pagina a lato. Cosa vogliono dire queste cifre? Che il nostro operatore telefonico, una volta scavalcate le Alpi, potrà - per esempio - già da oggi applicare alle nostre chiamate in uscita un sovrapprezzo di 6,10 centesimi iva inclusa alla tariffa al minuto che già usiamo in Italia, fino a un costo massimo di 23,18 centesimi. Ma non deve farci pagare più di questo, altrimenti viola la regolamentazione europea. Operatori furbetti Siamo andati a vedere come si comportano realmente i principali operatori italiani e abbiamo trovato un panorama alquanto variegato e non consolante. Prima di tutto si conferma una generale opacità delle tariffe: non è sempre facile trovare informazioni a riguardo né sui siti né sul materiale fornito dai negozi. Nelle schede alle pagine seguenti trovate riassunte le condizioni delle tariffe standard e di quelle speciali (a giugno 2016), cioè i vari forfait offerti a chi va in viaggio e alcune nostre considerazioni puntuali. Abbiamo constatato che l’applicazione della tariffa europea è stata in grande prevalenza interpretata come un’applicazione dei massimali, senza tenere in alcun conto la tariffa già in uso. Mediamente, quindi, gli operatori non hanno semplicemente aggiunto il sovrapprezzo alla loro tariffa, cosa che avrebbe in alcuni casi dato luogo a costi più bassi del massimo ammesso: hanno invece applicato direttamente il costo massimo previsto dalla regolamentazione. E questo non solo gli operatori leader di mercato come Tim, Wind e Tre, ma anche operatori virtuali molto gettonati come CoopVoce, PosteMobile e Lyca- Mobile. Abbiamo segnalato i comportamenti scorretti sia all’Antitrust sia al Garante per le Comunicazioni, che ha già fatto partire due diffide per Tim e Wind. I due operatori entro il 30 giugno dovrebbero avere adeguato la Come siamo arrivati a queste nuove regole sul roaming in Europa? «È un lavoro cominciato nel 2005. Allora le istituzioni si sono rese conto che non esisteva davvero un mercato unico all’interno del quale telefonare e scambiare messaggi fosse abbordabile per tutti: i prezzi erano troppo alti. Perciò si è deciso di mettere dei limiti, per abbassare i prezzi sempre più col passare del tempo. Poi l’Ue si è dovuta occupare dei prezzi all’ingrosso, quello che le compagnie telefoniche si pagano tra di loro per usare le reti una dell’altra. È un punto cruciale per poter rendere il prezzo finale più basso e al contempo proteggere la concorrenza. Un’importanza decisiva l’hanno avuta le associazioni di consumatori che hanno sempre sostenuto che i costi di roaming non hanno senso all’interno di un mercato unico». Come si stanno comportando gli operatori nei vari paesi? «C’è chi già offre il roaming incluso nel forfait ai propri clienti, il che dimostra che è possibile farlo, mentre altre aziende si comportano in modo poco trasparente. La normativa Ue lascia la possibilità agli operatori di offrire pacchetti tariffari diversi da quello europeo, ma la tariffa base predefinita deve essere quella con i limiti previsti dalla nuova regolamentazione. Esistono poi anche operatori che GUILLERMO BELTRÀ Beuc - Organizzazione dei consumatori europei, Dipartimento legale ed economico hanno chiesto all’autorità di regolamentazione nazionale di concedere loro una deroga, una possibilità aggiunta nelle fasi finali della negoziazione sulle nuove regole che non sappiamo ancora come sarà messa in pratica». Chi non si allinea cosa rischia? «In Italia è l’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazini, ndr) ad avere il potere di multare gli operatori se violano le regole europee o italiane. Per i consumatori, la prima cosa da fare è conoscere i propri diritti. Se si rendono conto di pagare più del dovuto possono protestare con il proprio operatore, poi rivolgersi alle associazioni di consumatori e all’Agcom». Cosa cambierà davvero da giugno 2017? «Il roaming sarà abolito nei paesi UE, ma solo se per allora le istituzioni europee avranno riformato il mercato all’ingrosso abbassando il più possibile i costi tra operatori. In caso contrario continueranno a essere applicate le tariffe con le attuali maggiorazioni. Anche una volta abolito il roaming è possibile che gli operatori possano porre dei limiti temporali alle tariffe nazionali usate all’estero, consentendo per esempio l’uso del telefono a prezzi italiani solo per qualche settimana all’anno. In questo caso la promessa dell’abolizione del roaming sarebbe disattesa». (M.B.) www.altroconsumo.it luglio-agosto 2016 • 305 Altroconsumo 19
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