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Dark Laughter_anteprima

Scritto nel 1925, il romanzo Dark Laughter è una piccola Odissea moderna. Le pianure del Middle West, i grandi fiumi, le città dure, fanno da sfondo alle vicende del protagonista, John Stockton, un uomo in fuga dalle convenzioni e dalle finzioni sociali e alla ricerca di un nuovo sé. In un mondo sospeso tra reale e possibile, tra presente e infanzia, tra biografia e storia, si agita una costellazione di personaggi irrisolti, di figure simboliche. La tensione espressiva del linguaggio, il bisogno di una maggiore aderenza alla vita, l’urgenza di amare, di risolvere il mito dell’infanzia e di dare, infine, un senso al proprio esistere, sono alcuni dei temi che percorrono un romanzo fatto di grande intensità, scritto con un linguaggio moderno, asciutto ed essenziale.

Scritto nel 1925, il romanzo Dark Laughter è una piccola Odissea moderna. Le pianure del Middle West, i grandi fiumi, le città dure, fanno da sfondo alle vicende del protagonista, John Stockton, un uomo in fuga dalle convenzioni e dalle finzioni sociali e alla ricerca di un nuovo sé. In un mondo sospeso tra reale e possibile, tra presente e infanzia, tra biografia e storia, si agita una costellazione di personaggi irrisolti, di figure simboliche. La tensione espressiva del linguaggio, il bisogno di una maggiore aderenza alla vita, l’urgenza di amare, di risolvere il mito dell’infanzia e di dare, infine, un senso al proprio esistere, sono alcuni dei temi che percorrono un romanzo fatto di grande intensità, scritto con un linguaggio moderno, asciutto ed essenziale.

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narralia<br />

02


Sherwood Anderson<br />

DARK<br />

LAUGHTER<br />

Traduzione e Introduzione<br />

di Giuseppe Pascarelli


INDICE<br />

Introduzione<br />

Biografia<br />

I<br />

XXII<br />

DARK LAUGHTER<br />

Libro Primo 1<br />

Libro Secondo 19<br />

Libro Terzo 35<br />

Libro Quarto 44<br />

Libro Quinto 52<br />

Libro Sesto 86<br />

Libro Settimo 126<br />

Libro Ottavo 143<br />

Libro Nono 164<br />

Libro Decimo 170<br />

Libro Undicesimo 179<br />

Libro Dodicesimo 203


DARK<br />

LAUGHTER<br />

Libro Primo<br />

1.<br />

Bruce Dudley stava in piedi vicino a una finestra ricoperta<br />

di macchie di pittura, attraverso la quale si poteva a mala pena<br />

vedere, per prima cosa, un mucchio di scatole vuote, poi il<br />

cortile di una fabbrica più o meno disseminato di rifiuti che<br />

correva giù fino a un promontorio scosceso, e, al di là, le acque<br />

limacciose del fiume Ohio. Molto presto si sarebbero potute<br />

aprire le finestre. La primavera stava per arrivare. Vicino a<br />

Bruce, alla finestra accanto, stava in piedi Sponge Martin, un<br />

vecchietto magro e nervoso con dei folti baffi neri. Sponge<br />

masticava tabacco e aveva una moglie che spesso si ubriacava<br />

con lui nei giorni di paga. Diverse volte all’anno, in una di<br />

queste serate, i due non cenavano in casa ma andavano al<br />

ristorante sul fianco della collina, nel quartiere commerciale<br />

della città di Old Harbor e cenavano come si deve.<br />

Dopo cena prendevano dei sandwich e mezzo litro di<br />

moonshine del Kentucky e se ne andavano a pescare al fiume.<br />

Questo accadeva solo in primavera, estate e autunno e quando<br />

1


le notti erano serene e i pesci mordevano l’esca. Accendevano<br />

un fuoco con la legna trasportata dalla corrente e si sedevano<br />

intorno dopo aver lanciato la lenza per i pesci gatto. C’era un<br />

posto sul fiume, quattro miglia a monte, dove un tempo, nei<br />

giorni di piena del fiume, sorgevano una piccola segheria e un<br />

deposito di legna per alimentare di combustibile i battelli e i<br />

due andavano là. Era una lunga passeggiata e né Sponge né<br />

sua moglie erano giovanissimi, ma entrambi erano asciutti,<br />

tenaci e avevano il whisky di mais a tenerli su lungo la strada.<br />

Il whisky non aveva il colore di quello commerciale, ma era<br />

limpido come l’acqua e molto aspro, bruciava in gola e il suo<br />

effetto era rapido e persistente.<br />

Quando erano fuori per passare una di queste nottate, appena<br />

raggiunto il loro luogo di pesca preferito, raccoglievano la legna<br />

per accendere il fuoco. Allora era tutto a posto. Sponge aveva<br />

detto dozzine di volte a Bruce che sua moglie non aveva paura di<br />

nulla. «È dura come un fox terrier» diceva. Alla coppia erano nati,<br />

tempo addietro, due figli e il primo, il maschio, si era tranciato una<br />

gamba saltando su un treno. Sponge spese duecentottantadollari<br />

in dottori ma avrebbe fatto meglio a risparmiare il denaro. Il<br />

giovane morì dopo sei settimane di sofferenza.<br />

Quando parlava dell’altro figlio, una bambina scherzosamente<br />

chiamata “Cimice”, Martin diventava un po’ agitato e masticava<br />

tabacco con più vigore del solito. La piccola era stata una<br />

bambina terribile fin dall’inizio. Non c’era niente da fare con<br />

lei. Non si poteva tenerla lontano dai ragazzi. Sponge ci provò,<br />

sua moglie ci provò, ma che ne avevano ricavato?<br />

Una volta, la notte di un giorno di paga del mese di ottobre,<br />

Sponge e sua moglie, che erano stati sul fiume nel loro luogo di<br />

pesca preferito, rincasarono alle cinque del mattino seguente,<br />

tutti e due ancora un po’ sbronzi. Cosa pensava Bruce Dudley<br />

che potevano aver trovato, entrando? Tenete presente che<br />

“Cimice” aveva solo quindici anni. Bene, Sponge era entrato<br />

in casa prima di sua moglie e lì, sul nuovo tappeto di stoffa<br />

nel corridoio c’era la ragazza addormentata e, vicino a lei, un<br />

giovane anche lui addormentato.<br />

2


Che sfacciataggine! Il ragazzo era un tale che lavorava nel<br />

negozio di alimentari di Mouser. Ora non viveva più a Old<br />

Harbor. Sa il cielo cos’era accaduto di lui. Quando il giovane si<br />

svegliò e vide Sponge cha stava lì, con la mano sul pomello della<br />

porta, saltò in piedi come un fulmine e se la filò, quasi abbattendo<br />

Sponge mentre si precipitava attraverso la porta. Sponge gli<br />

sparò un calcio ma lo mancò. Era sbronzo alla grande.<br />

Poi Sponge si scagliò su “Cimice”. Si mise a scuoterla finché<br />

i suoi denti non cominciarono quasi a sbatacchiare; ma che<br />

pensava, Bruce: che aveva forse urlato? Non lei! Qualsiasi cosa<br />

possiate pensare di “Cimice”, era una ragazzina combattiva.<br />

Aveva quindici anni quando Sponge la malmenò quella volta.<br />

La picchiò per bene. Ora era in una “casa” di Cincinnati, pensava<br />

Sponge. Di tanto in tanto scriveva una lettera alla madre e nella<br />

lettera raccontava sempre bugie. Quello che diceva era che<br />

lavorava in un negozio ma erano cavolate. Sponge sapeva che<br />

era una frottola perché aveva avuto una soffiata su di lei da un<br />

uomo che un tempo viveva ad Old Harbor ma che ora lavorava<br />

a Cincinnati. Una notte costui era andato in una “casa” e aveva<br />

visto “Cimice” lì che faceva il diavolo a quattro con un mucchio di<br />

ricchi giovinastri di Cincinnati, ma lei non l’aveva visto. L’uomo<br />

si era tenuto in disparte e più tardi aveva scritto di lei a Sponge.<br />

Quello che diceva era che Sponge doveva provare a mettere in<br />

riga “Cimice”, ma a che scopo darsi tanto da fare? Non aveva<br />

forse preso quella strada fin da quando era bambina?<br />

E se si andava ad approfondire completamente la questione,<br />

perché quel tizio non si faceva gli affari suoi? Che ci faceva poi<br />

lui in un posto del genere, lui che si dava tante arie? Avrebbe<br />

fatto meglio a ficcare il naso nei fatti di casa sua. Sponge non<br />

aveva neanche fatto vedere la lettera alla sua vecchia. Che<br />

necessità c’era che si arrabbiasse anche lei? Se voleva credere<br />

a quella cavolata che “Cimice” avesse un buon lavoro in un<br />

negozio, perché non farglielo credere? Se “Cimice” una volta o<br />

l’altra veniva a casa sua per una visita, come sempre scriveva a<br />

sua madre che qualche giorno forse avrebbe fatto, Sponge non<br />

avrebbe mai fatto capire che lui sapeva.<br />

3


La vecchia di Sponge era a posto. Quando lei e Sponge erano<br />

fuori per la loro occupazione favorita, dopo la pesca, e tutti e<br />

due si erano fatti cinque o sei drink belli forti di moonshine, lei<br />

sembrava come una ragazza e faceva sentire Sponge… buon Dio!<br />

Se ne stavano sdraiati vicini al fuoco su un mucchio di vecchia<br />

segatura mezza marcia, proprio dove un tempo c’era l’antica<br />

legnaia. Quando la vecchia era un po’ ubriaca e faceva la ragazza,<br />

questo faceva sentire così anche Sponge. Di sicuro la vecchia era<br />

una gran compagnia. Fin da quando l’aveva sposata, quando egli<br />

era ancora un giovanotto intorno ai ventidue anni, Sponge non<br />

aveva fatto per nulla lo scemo con nessun’altra donna, eccetto,<br />

forse, poche volte quando era via di casa ed era un po’ sbronzo.<br />

2.<br />

Era un’idea davvero stravagante quella che aveva portato<br />

Bruce Dudley nella posizione in cui ora si trovava: lavorare<br />

in una fabbrica nella città di Old Harbor, Indiana, dove aveva<br />

vissuto da bambino e da ragazzo e dove ora si faceva passare per<br />

operaio sotto falso nome. Il nome lo divertiva. Un’idea balenata<br />

nella mente e John Stockton era diventato Bruce Dudley. Perché<br />

no? In ogni modo, in quel momento, comunque, lasciava al<br />

potere della sua fantasia determinare chi egli fosse. Aveva scelto<br />

il nome in una cittadina dell’Illinois in cui era arrivato dal lontano<br />

sud, da New Orleans per la precisione. Questo accadeva mentre<br />

faceva il suo ritorno a Old Harbor inseguendo una fantasia. La<br />

cittadina dell’Illinois era dove aveva cambiato treno. Stava giusto<br />

passeggiando lungo la strada principale della città quando vide<br />

due insegne su due negozi: “Bruce — materiale metallico leggero<br />

e pesante” e “Fratelli Dudley — alimentari”.<br />

Era come se si sentisse un criminale. Forse egli era davvero<br />

un tipo particolare di criminale, lo era diventato all’improvviso.<br />

Poteva darsi benissimo che un criminale non fosse altro che un<br />

uomo come lui che improvvisamente aveva fatto un passo fuori<br />

dal sentiero battuto dalla maggior parte degli uomini. I criminali<br />

4

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