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O I NUOVI ACQUISTI<br />
a cura di<br />
ARIANNA MICHETTONI<br />
Bartolomeu Jacinto Quissanga<br />
BASTOS<br />
In un calcio di Zar, Bastos è piuttosto il Rasputin di<br />
corte: Bartolomeu Jacinto Quissanga, il centrale<br />
classe 1991 che ha stregato la Lazio, è il secondo innesto<br />
in difesa dopo il brasiliano Wallace. Il calciatore<br />
ha firmato un contratto quadriennale sulla base di 1,3<br />
milioni di euro a stagione, con il Rostov l'accordo è<br />
stato raggiunto sulla cifra di 6,5 milioni – che il club<br />
biancoceleste spera siano bilanciati (in parte o integralmente)<br />
dalle cessioni di Mauricio e Bisevac. Un<br />
colpo più che azzeccato, secondo i sofisti del calcio<br />
internazionale – un colpo dalla poca apparenza e<br />
molta sostanza: Bastos, nonostante un fisico piuttosto<br />
imponente, riesce ad abbinare quantità e qualità<br />
nei disimpegni difensivi, accompagnando una più che<br />
evidente prestanza fisica con una buona dose di velocità.<br />
È un giocatore che predilige l’anticipo, sbrogliando<br />
situazioni complicate con disimpegni palla al<br />
piede. Caratteristiche importanti che fanno sì che l'angolano<br />
si completi perfettamente con gli altri centrali<br />
in rosa, condizione da cui ripartire affinché la difesa<br />
cambi finalmente volto. Con lui la linea difensiva biancoceleste<br />
potrà infatti giocare più alta, permettendo<br />
alla squadra di accorciarsi molto in fase di non possesso<br />
secondo i dettami di Inzaghi. Bastos inizia la<br />
sua carriera in Angola, con l’Atletico Luanda, ma è<br />
sulle sponde del fiume Don che trova la consacrazione:<br />
nell’estate del 2013 arriva al Rostov, in Prem’er<br />
-Liga emerge fino a diventare uno dei difensori migliori<br />
del campionato russo. “L’importante è ragionare<br />
sempre di partita in partita – rivela dopo una<br />
sfida contro il CSKA Mosca – bisogna scendere in<br />
campo con la concentrazione giusta e con l’obiettivo<br />
di ottenere i tre punti“. Taciturno, umile, mai sopra le<br />
righe, sempre pronto però a sporcarsi le mani per la<br />
squadra: è con questa mentalità che diventa una pedina<br />
fondamentale del Rostov dei miracoli, capace in<br />
due anni di vincere la coppa nazionale (2014) e di qualificarsi<br />
per i preliminari di Champions League. Spirito<br />
affine alla lettura quasi romantica che ha Simone Inzaghi<br />
del calcio emersa nelle recenti dichiarazioni riguardo<br />
maglie sudate d'impegno ed indossate con<br />
orgoglio. "Bastos è un difensore di alto livello, completa<br />
il reparto perché ha delle caratteristiche differenti<br />
dagli altri." Igli Tare così presenta l'ultimo<br />
arrivato in casa biancoceleste; "Può giocare con de<br />
Vrij ma anche con Wallace e Hoedt, non fa differenza<br />
se difesa a tre o a quattro ed è fortissimo nell'uno<br />
contro uno. Seguivo Bastos da due anni e non è un<br />
ripiego" dunque l'angolano migliora e completa il reparto<br />
difensivo biancoceleste, nell'ottica di renderlo<br />
quel fortino inespugnabile o quasi che tanto è mancato<br />
alla Lazio.