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per fronteggiare il fenomeno e<br />
aiutare le generazioni digitali ad<br />
un uso corretto dei dispositivi<br />
di comunicazione. Prima di tutto<br />
però è necessario ricordare che<br />
in educazione, come sempre,<br />
quello che conta è l’esempio.<br />
Su come affrontare questa “piaga<br />
sociale” ci vengono suggeriti,<br />
dalla giornalista Heather Kelly,<br />
alcuni esempi pubblicati sul sito<br />
della CNN. Secondo H. Kelly<br />
possiamo disattivare le notifiche<br />
generali e utilizzare dei filtri che<br />
permettano di ricevere solo le<br />
notifiche urgenti dalla famiglia<br />
o dal lavoro. Se si possiede un<br />
iPhone è possibile anche utilizzare<br />
un’app chiamata Moment, che<br />
consente di misurare in tempo<br />
reale il tempo impiegato al cellulare,<br />
di impostare limiti e programmare<br />
allarmi se si superano<br />
certe soglie. Il solo vedere quanto<br />
tempo effettivamente si trascorre<br />
sullo smartphone può aiutare<br />
a ridurne l’utilizzo.<br />
Inoltre, possiamo stabilire delle<br />
regole per un buon utilizzo del<br />
cellulare in casa, creando momenti<br />
off-limits, per esempio a<br />
tavola, o stabilire zone della casa<br />
dove gli smartphone non sono<br />
ammessi, come la camera da<br />
letto, o almeno decidere di spegnere<br />
il cellulare un’ora prima di<br />
andare a letto. Questo potrebbe<br />
migliorare sia la qualità del nostro<br />
sonno che la relazione di coppia<br />
(mi sembra che a letto sia più intima<br />
una luce soffusa piuttosto che<br />
vedere il proprio compagno/a<br />
coinvolto in Candy Crush…). E<br />
nel caso si abbia il timore di non<br />
svegliarsi in tempo, in giro si trovano<br />
ancora le vecchie e amate<br />
sveglie da comodino di una volta.<br />
Se fino ad ora tutto questo è parso<br />
sconvolgente, una soluzione<br />
più drastica è quella che propone<br />
Levi Felix, il fondatore della Digital<br />
Detox, una società che organizza<br />
veri e propri ritiri dove le<br />
persone sono disposte a pagare<br />
per farsi sequestrare il cellulare e<br />
trascorrere del tempo nella natura,<br />
riconnettendosi con il mondo<br />
reale. Il principio di Levi Felix è<br />
molto semplice: sostituire il tempo<br />
speso a controllare il telefono<br />
con le esperienze del mondo<br />
reale. Secondo Felix, quello che<br />
in realtà cerchiamo nel cellulare è<br />
una fuga dalla noia, un senso di<br />
comunità, un’interazione con il<br />
mondo. Tutte cose che possiamo<br />
raggiungere in maniera “analogica”,<br />
con la sola differenza che il<br />
“digitale” è più veloce, più economico,<br />
richiede poco impegno e<br />
poca responsabilità.<br />
Infine, impariamo a sopravvivere<br />
alla noia, senza passare per il telefonino.<br />
Perché il nostro cervello a<br />
volte ha bisogno di pause. E poiché<br />
la noia stimola la creatività,<br />
chissà che da queste pause non<br />
sorga qualche brillante idea.<br />
32 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>