settimanale aquile del 01 diceembre 2016

Che cos’è i
di Arianna M
Per alcuni è la sostanza dell'ansia, per altri la più perva
in fin dei conti, è l'alba che sorge e se ne frega, beat
non le pecore ma le statistiche, i pronostici, le reti realiz
memorie e ricordi, perché nessuna partita più del der
figlio. Mentre l'attesa si propaga tendendo al suo estre
un'interminabile vigilia, poi quel giorno arriva: la città
a metà, allenta alcuni legami e ne rinsalda altri; la città
non di uomini ma di tifosi, e l'aria non è la solita aria: h
inalarla quasi si può già assaporarne il retrogusto ama
del momento che precede l'azione, quell'attimo in cu
cede già alla malinconia, alla nostalgia che separa la
zione. E non c'è distrazione che basti, in fondo: il derb
pedine verso una direzione univoca, una scintilla che c
partita quella forza esplode, quella miccia incendia gl
sono affrontate, per una somma a cui però aggiunger
più: la rivalità sportiva si rinnova ad ogni confronto, m
ottenuto – si può sempre fare ancora di più, ancora m
degli avversari. Ecco, la complessità del derby non po
nuti di gioco: è un rito propiziatorio che coinvolge
ognuna traente beneficio e vigore dalle diversità; è imm
Ed è vero, ognuno ha il suo particolare approccio alla
nale rifiuto, come la partita non esistesse: eppure da
generale, il derby è il medesimo brivido lungo la schie
coceleste quanto giallorosso. Ma per la squadra lazia
badire la supremazia territoriale biancoceleste o una
una superiorità storica e trofeistica basta il tempo a tr
che dal 26 Maggio scorre a doppia velocità; la Lazio d
pria legittimità, l'unicità dell'aquila e della tradizione n
non ce n'è. Anche per questo proprio per questo la Ro
mezzo per raggiungere uno scopo, e da tale va trattata
casione di specchiarsi e trovare il più bello e nobile rifl
mai essere. Poi c'è la vittoria, la sconfitta o il pareggio
sultato dell'irrisolto, come un contentino che priva de
arriva a disputare la successiva partita. Il fascino tuttav
sulle gradinate e non sulle poltrone nelle espression
condurre la propria squadra: per quanto la direzione s
medesima, è il distinguersi io sono della Lazio perché
pria squadra e, se non si esulta, allora basta incitarla
loro imprescindibile: dell'uomo o della donna che per
para dalla partita. Quindi, se ci si inventa come contr
stracittadina si ripropone come occasione per giustific
la fede Lazio dai miscredenti, tant'è che quando si va
è ancora prima di tutto tifosi e poi esseri umani.