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settimanale aquile del 12 gennaio 2017

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La decima perla… per la fuga<br />

di Carlo Cagnetti<br />

Chiude il battente il girone di andata e per la Lazio è quarto posto con 37 punti nel carniere e qualche rimpianto<br />

dovuto a punti persi per errori individuali e per orrori arbitrali.<br />

Fatto sta è che questa squadra ha mostrato grande grinta e compattezza e ciò fa ben sperare anche per il<br />

girone di ritorno. Naturalmente i ritmi dovranno alzarsi se si vorrà coltivare il sogno Champions con qualche<br />

possibilità di riuscita: la lotta è durissima e, a parte la Juventus che fa un campionato a parte, l’equilibrio<br />

regna sovrano tra le sei squadre che si giocheranno l’Europa.<br />

Contro il Crotone e malgrado le pesanti assenze (Keita, Lulic e Felipe non si regalano a niuno) si è vista<br />

una Lazio non brillante, ma vogliosissima di portare a casa i tre punti. Il catenaccione di Nicola è stato<br />

scardinato al novantesimo con la decima perla di Immobile, finalmente tornato al gol dopo un’astinenza di<br />

sette gare; il suo bottino di caccia è comunque lusinghiero, e se continua con questa media sfonda il muro<br />

dei venti gol, una quota apprezzabilissima per un bomber di razza quale lui è.<br />

Vittoria strameritata (settanta per cento di possesso palla, venti tiri a uno, quindici calci d’angolo a zero,<br />

cosa volete di più?) e sarebbe stata più facile se non fosse stato annullato un gol regolare al pimpante giovane<br />

Lombardi o se Biglia, un po’ imbrigliato, non avesse colpito la traversa su rigore. Tutto è bene ciò<br />

che finisce bene, e avanti ora con la dea, un vero e proprio scontro diretto per l’alta classifica.<br />

Riguardo al premio Cuore di Lazio sufficienti le votazioni ottenute dai giocatori biancocelesti, eccettuati<br />

Biglia e Milinkovic (sul primo sono d’accordo, sul secondo no). Sugli scudi Immobile e il redivivo Marchetti,<br />

autore di una sola parata ma decisiva perché negatrice di gol.<br />

Nella classifica generale ritenta la fuga Ciro Immobile; approfittando <strong>del</strong>le assenze di Keita e di Felipe e<br />

<strong>del</strong>la partita moscia di Parolo, ora vanta un vantaggio di oltre ventuno punti sul centrocampista lombardo.<br />

In pratica un tesoretto…

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