26.04.2017 Views

Ecoideare Maggio Giugno N23

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

genere piuttosto che puntare sul conseguimento di alte<br />

percentuali di raccolta differenziata, che limitano il danno<br />

ma non risolvono il problema.<br />

Fortunatamente a livello industriale sta prendendo piede<br />

una nuova concezione di imballaggio, visto non più<br />

solo nelle sue funzioni essenziali, ma come elemento di<br />

una complessa ed articolata filiera, che deve sempre più<br />

puntare su imballaggi costituiti da un unico materiale,<br />

possibilmente biodegradabile e riutilizzabile.<br />

Problemi di gestione post operativa di discariche per<br />

rifiuti urbani<br />

La gestione post operativa di una discarica ha inizio<br />

subito dopo la sua chiusura, cioè a conclusione della fase<br />

di gestione operativa che si conclude col raggiungimento<br />

dei volumi autorizzati.<br />

La fase di post gestione può durare anche venti anni o<br />

più e può prevedere o meno, a seconda della tipologia di<br />

rifiuti abbancati, la gestione del biogas .<br />

I principali problemi di gestione post operativa di<br />

una discarica per rifiuti urbani sono legati ai seguenti<br />

aspetti: infiltrazione di acque meteoriche; filtrazione di<br />

acque meteoriche dall’esterno del corpo della discarica;<br />

trattamento delle acque di prima pioggia; captazione<br />

del percolato; instabilità dell’ammasso; produzione di<br />

percolato; accumulo di percolato all’interno di bacini<br />

volano; trasporto di percolato a impianti di trattamento;<br />

fuoriuscite accidentali di percolato dal corpo della<br />

discarica; captazione del biogas; emissione di biogas;<br />

combustione del biogas; approvvigionamento di compost<br />

e materiali di cava per la copertura provvisoria; emissione<br />

di odori durante la posa di compost maturo idoneo all’uso<br />

per ripristini ambientali; posa dei teli provvisori e loro<br />

ancoraggio; problematiche di prevenzione incendi;<br />

verifiche documentali; analisi strumentale di percolato,<br />

biogas, acque superficiali, acque sotterranee, aria,<br />

emissioni acustiche; gestione degli aspetti contrattuali<br />

e di quelli disciplinati dall’eventuale Autorizzazione<br />

Integrata Ambientale. Tutto ciò premesso,i problemi<br />

gestionali e i rischi per le categorie ambientali aria,<br />

acque superficiali, acque sotterranee, suolo, sottosuolo e<br />

popolazione sono tutt’altro che bassi e trascurabili.<br />

Appalti per la raccolta dei rifiuti<br />

Ma siamo proprio sicuri che tutti gli appalti per la<br />

raccolta dei rifiuti urbani e assimilabili sia gestita<br />

correttamente dall’amministrazione comunale? È<br />

legittimo dubitare che ci siano interessi che inducono<br />

a chiudere un occhio di fronte all’inefficienza e<br />

all’inefficacia dei sistemi di raccolta e trasporto dei rifiuti<br />

operati dalle imprese che si sono aggiudicati gli appalti?<br />

È forse un obbligo di legge che gli appalti per i servizi<br />

di raccolta dei rifiuti vengano affidati per 5 o più anni<br />

e che si debba regolarmente procedere all’estensione<br />

dei servizi in regime di prorogatio? Non sarà forse<br />

opportuno istituire, a livello comunale, un trasparente<br />

Osservatorio per la gestione dei rifiuti, con l’intento<br />

di creare un “ufficio” che vigili, controlli, indirizzi,<br />

corregga atteggiamenti e modalità di esecuzione del<br />

servizio di raccolta e gestione dei centri di raccolta<br />

difformi da quanto previsto in capitolato o comunque<br />

dalle norme di legge applicabili? Non sarà che le aziende<br />

chesvolg di raccolta e trasporto dei rifiuti godono<br />

perché di un’impunità che finisce per danneggiare<br />

solo la collettività?Non sarà che l’inadeguatezza e le<br />

inefficienze dei sistemi di raccolta e della organizzazione<br />

dei servizi di igiene urbana provocano diseconomie per<br />

l’amministra ca e utili per le imprese appaltatrici?<br />

Non sarà che anche laddove si è accertato che le<br />

imprese sono morose e inadempienti verso la pubblica<br />

amministrazione la stessa tira avanti come se niente<br />

fosse, senza comminare le penali spesso previste nei<br />

capitolati speciali di appalto?<br />

Non sarà che le Amministrazioni debbono essere<br />

più lungimiranti e fare uno sforzo per ascoltare<br />

proposte e idee, talora interessanti, che provengono<br />

dalleassociazioni di volontariato e di categoria e dai<br />

cittadini tutti, prima di approntare un nuovo e diverso<br />

servizio di igiene urbana?<br />

Non sarà che da un confronto costruttivo e propositivo<br />

con le associazioni e i comitati di cittadinanza attiva<br />

possano emergere aspetti in grado di determinare, per<br />

il prossimo futuro, un cambio di rotta mantenendo e<br />

incrementando gli attuali livelli occupazionali, perché<br />

dalle economie di esercizio nascono inevitabilmente<br />

risorse finanziarie da spendere con profitto e intelligenza<br />

nell’interesse di tutti e non per consolidare i guadagni di<br />

pochi?<br />

Non sarà che certe ditte monopolizzano il sapere distorto<br />

sulla gestione dei rifiuti propinando alla ignara e ingenua<br />

pubblica amministrazione sciocchezze che vengono<br />

confuse con buone prassi?<br />

Conclusioni La soluzione definitiva al problema dei rifiuti<br />

è rappresentata dal perseguimento dei seguenti obiettivi:<br />

1. ridurre la produzione di rifiuti,<br />

2. incrementare le percentuali di raccolta differenziata dei<br />

rifiuti valorizzabili;<br />

3. riusare oggetti e sostanze evitando di disfarsene<br />

anzitempo e promuovere la pratica del compostaggio<br />

domestico;<br />

4. allestire centri di raccolta dei rifiuti urbani e speciali<br />

non pericolosi assimilabili agli urbani al fine di<br />

raggruppare i rifiuti valorizzabili conferibili direttamente<br />

dalle utenze domestiche;<br />

5. redigere i regolamenti comunali per l’assimilabilità<br />

dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani secondo<br />

precisi criteri di qualità e quantità;<br />

6. promuovere la cultura della progettazione partecipata<br />

che veda il coinvolgimento e l’ascolto di tutti gli<br />

stakeholder per implementare e migliorare il sistema<br />

di gestione dei rifiuti e redigere progetti di raccolta e<br />

trasporto dei rifiuti urbani;<br />

7. rivolgersi a professionisti qualificati di comprovata<br />

esperienza per redigere capitolati speciali d’appalto dei<br />

servizi di igiene urbana che prevedano penalità in caso di<br />

mancata osservanza degli obblighi contrattuali da parte<br />

delle imprese aggiudicatarie;<br />

8. nominare qualificati ed esperti direttori di esecuzione<br />

dei contratti, con obblighi e funzioni di vigilanza e<br />

controllo sull’andamento dei contratti di servizio;<br />

9. predisporre, a livello regionale, meccanismi di<br />

premialità e penalità che comportino una riduzione degli<br />

oneri di smaltimento dei rifiuti indifferenziati per le<br />

amministrazioni virtuose e il pagamento di more in caso<br />

di mancato raggiungimento di obiettivi prefissati;<br />

10. investire in ricerca e sviluppare tecnologie in grado<br />

di recuperare rifiuti che, altrimenti, sono inevitabilmente<br />

destinati a discariche o termovalorizzatori.<br />

AMBIENTE E TERRITORIO<br />

Andrea Alessandro Muntoni<br />

Laureato in Ingegneria per l’Ambiente<br />

e il Territorio presso l’Università<br />

degli Studi di Cagliari, si occupa<br />

da 20 anni di Acustica ambientale e<br />

architettonica e Rumore nei luoghi<br />

di lavoro, si interessa di misure di<br />

radioattività naturale e in particolare della misura<br />

della concentrazione di attività di radon. Da oltre 15<br />

anni svolge attività professionale a favore di Enti<br />

Pubblici e società a evidenza pubblica e privata.<br />

Collabora con Enti di ricerca universitaria e Ordini<br />

professionali. E’ docente in corsi di qualificazione in<br />

materia di difesa e tutela dell’ambiente e del territorio,<br />

protezione civile, acustica ambientale, gestione<br />

rifiuti, igiene e sicurezza sul lavoro. E’ autore di<br />

numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative.<br />

44 ecoIDEARE - <strong>Maggio</strong> / <strong>Giugno</strong> 2014<br />

45

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!