Fotografia RAW con Photoshop - Capitolo 1 - Apogeo
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12 <strong>Capitolo</strong> 1: il formato <strong>RAW</strong><br />
sul miglioramento della qualità e sulla velocità di <strong>con</strong>versione. Inoltre, un software di<br />
<strong>con</strong>versione di questo tipo sarebbe in grado di elaborare fin da subito un file DNG,<br />
una scelta attualmente ancora in<strong>con</strong>cepibile.<br />
I produttori di apparecchi digitali restano tuttavia freddi e dubbiosi quanto all’interesse<br />
del formato DNG come formato di registrazione <strong>RAW</strong>. Fra i produttori più<br />
noti, solo Leica, Pentax, Ricoh, Samsung e Sinar hanno approvato questo passo. Leica,<br />
per il dorso digitale Digital Back-R (DB-R) e l’apparecchio M8, utilizza il formato<br />
DNG, ma fornisce il software Capture One 4 per eseguirne la <strong>con</strong>versione. Gli apparecchi<br />
reflex digitali Pentax (K10D, K20D, K-m e così via), i loro cloni commercializzati<br />
da Samsung e gli apparecchi compatti Ricoh GR-D e GR-DII registrano<br />
i file grezzi in formato DNG. Per quanto riguarda i software di elaborazione <strong>RAW</strong>,<br />
gli aderenti sono molto più numerosi: Lightroom 2, Camera Raw, Aperture, Bibble,<br />
Capture One, DxO Optics Pro, UFRaw, Silkypix, Silverfast, DC Pro e LightZone<br />
sono i più noti, ma l’elenco completo è molto più ampio.<br />
La reticenza dei produttori è dovuta a varie cause, soprattutto e<strong>con</strong>omiche. La vendita<br />
di software è estremamente interessante in termini di margini e<strong>con</strong>omici; dunque i<br />
produttori tendono a proteggere i propri miglioramenti qualitativi, sulla base di una<br />
<strong>con</strong>oscenza intima dei propri formati proprietari. Il formato DNG obbliga a rendere<br />
pubblica una parte dei metadati e delle routine di <strong>con</strong>versione; dunque è poco probabile<br />
che i produttori abbandonino <strong>con</strong> facilità questo settore. Ma è anche vero che<br />
il formato <strong>RAW</strong> universale prevede comunque l’impiego di metadati privati. Queste<br />
informazioni, fondamentali per una resa ottimale (bilanciamento del bianco, riduzione<br />
del rumore e così via), possono così essere rese inaccessibili ad altri sviluppatori. Il<br />
formato DNG intende pertanto rassicurare i produttori, i quali potranno <strong>con</strong>tinuare a<br />
crittografare una parte dei metadati per <strong>con</strong>servare il proprio vantaggio tecnologico.<br />
Tuttavia, l’adozione del formato DNG offrirebbe vantaggi anche ai produttori, in<br />
particolare evitando loro la necessità di sviluppare o collaudare un formato <strong>RAW</strong><br />
specifico per ogni nuovo apparecchio: gli apparecchi potrebbero pertanto essere<br />
commercializzati più rapidamente. I produttori che hanno una minore influenza sul<br />
mercato o un’esperienza più limitata nel campo del digitale potrebbero così evitare<br />
di sviluppare un proprio software di <strong>con</strong>versione (come, per esempio, hanno già fatto<br />
Leica e Ricoh).<br />
Il <strong>con</strong>vertitore DNG<br />
Il formato DNG e i software liberi<br />
Una delle particolarità del formato DNG è l’integrazione di numerose informazioni necessarie<br />
per elaborare i file grezzi e in particolare il profilo colore dell’apparecchio<br />
fotografico. Se un tempo era piuttosto difficile ottenere colori fedeli utilizzando un software<br />
open-source (ovvero basato sulla libreria Dcraw di Dave Coffin), la situazione ha<br />
subito un’evoluzione dopo che Dcraw ha ri<strong>con</strong>osciuto il formato DNG. Grazie ai profili<br />
integrati nei file DNG, i software liberi interpretano ora correttamente i dati colore di<br />
numerosi formati <strong>RAW</strong>.