19.07.2017 Views

TRAKS INTERVIEW #5

Il quinto numero di TRAKS INTERVIEW, il periodico dedicato alle interviste approfondite ai protagonisti della musica indipendente italiana, contiene le parole di: Pivirama, Paolo Tocco, LeSigarette!!, Soul Mutation, Florence Elysé, IMustBe Leonardo e Ell3

Il quinto numero di TRAKS INTERVIEW, il periodico dedicato alle interviste approfondite ai protagonisti della musica indipendente italiana, contiene le parole di: Pivirama, Paolo Tocco, LeSigarette!!, Soul Mutation, Florence Elysé, IMustBe Leonardo e Ell3

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

sono molti altri, tutti dettagli che abbiamo<br />

scelto di curare in una situazione<br />

di studio molto intima e rassicurante.<br />

A differenza del primo lavoro, che è<br />

stato interamente autoprodotto, questa<br />

volta il disco è stato prodotto grazie a ’n<br />

etichetta, casa discografica aperta dal<br />

liveclub ‘na cosetta di Roma in collaborazione<br />

con Lucio Leoni di Lapidarie<br />

Incisioni.<br />

Mi sembra che sui testi<br />

abbiate focalizzato di più<br />

alcuni obiettivi polemici,<br />

limitando un po’ il nonsense<br />

rispetto all’esordio.<br />

Scelta o caso?<br />

I testi sono molto importanti<br />

per noi, la scelta è<br />

stata come sempre quella<br />

di parlare di ciò che ci<br />

circonda, ma sì, il taglio è volutamente<br />

meno pazzoide e stralunato. Nel primo<br />

lavoro c’era una componente “clownesca”<br />

che forse abbiamo un po’ messo<br />

da parte. Abbiamo scelto di essere più<br />

diretti, in alcuni casi più duri, in altri<br />

più onesti, in generale di non essere<br />

troppo astratti, ma “non sense” non ci<br />

siamo mai sentiti neanche nel primo<br />

disco. La polemica fa parte del nostro<br />

modo di scrivere, spesso si parte da un<br />

problema e passando per un conflitto,<br />

si risolve in rabbia o ironia o fantasia<br />

o nervosismo. “La musica non serve a<br />

niente” è un titolo ironico, polemico, ma<br />

anche leggero. Forse la novità per noi<br />

è quello di aver aperto la scrittura anche<br />

a un aspetto emotivo più personale<br />

e delicato. Ci sono brani molto intimi<br />

come capovolto e appena svegliato che<br />

parlano esplicitamente dei nostri sentimenti.<br />

Di “La musica non serve a niente” (la<br />

canzone) non ho capito una cosa: meglio<br />

essere governati dai musicisti oppure<br />

no?<br />

Ahahah… sembra una<br />

domanda leggera, ma qui<br />

siamo al nocciolo di una<br />

questione fondamentale.<br />

NO! Categoricamente<br />

NO! I musicisti sono quelli<br />

che fanno la musica e<br />

la musica non ha potere<br />

di governo. Ovviamente<br />

un brano musicale può<br />

essere influente politicamente e ci sono<br />

musicisti impegnati e schierati che<br />

hanno una grande importanza politica,<br />

ma la musica non ha potere è ovvio.<br />

Per noi è importante fare chiarezza,<br />

fare critica; non si può pensare che la<br />

musica cambierà l’organizzazione della<br />

nostra società, magari la può condizionare<br />

o certamente può trasmettere<br />

un’idea, ma di certo c’è bisogno di altro<br />

per governare. Insomma non possiamo<br />

fermare una guerra con un rullante o<br />

finire in parlamento a cantare, li c’è da<br />

scrivere leggi e fare battaglie politiche<br />

è tutto un altro linguaggio. “la musica<br />

non ha potere… e meno male. Non<br />

scrive leggi, non governa e non ti può<br />

arrestare”. Può sembrare riduttivo, ma<br />

in verità questo ci permette di liberare<br />

la musica da alcune responsabilità. A<br />

questo punto io posso cantare “Imagine”<br />

e vivermi completamente la visione<br />

politica di un mondo senza confini e pacifico<br />

di quel brano senza che il giorno<br />

dopo mi arrestino e posso farlo proprio<br />

perché quella è “solo” una canzone non<br />

è mica un manifesto politico; non solo,<br />

posso anche dire che preferisco di gran<br />

lunga Lennon o Bono a Putin e Trump<br />

senza confondere musica e politica,<br />

semplicemente mi piace molto di più<br />

seguire una canzone o una band che un<br />

Premier. Poi anche se si scrive musica,<br />

non è affatto detto che non si possa essere<br />

un politico, un amministratore, un<br />

sindaco, ma certo è che non sono cose<br />

che si possono fare contemporaneamente.<br />

Chi governa pensi a governare e chi<br />

suona pensi a suonare, sono due cose<br />

molto importanti, importantissime, ma<br />

a ciascuno il suo.<br />

Visto la vostra notevole esperienza<br />

“tecnica” e il vostro sguardo lucido,<br />

che cosa vi piace e che cosa no della<br />

musica italiana (indie e no) 2017?<br />

Questo è un discorsone. Ci sono tantissime<br />

novità e tanto fermento, non si<br />

finisce mai di stupirsi. Quello che è evidente<br />

è che è cambiato il mercato e il<br />

modo di fare successo. Moltissimo passa<br />

dal web e ormai si da per scontato,<br />

ma solo 10 anni fa non era affatto così.<br />

La comunicazione è cambiata, i video<br />

contano almeno quanto i brani musicali,<br />

chi canta conta più di cosa canta,<br />

c’è tutto un nuovo doityourself che<br />

ha poco a che fare con il primo indie,<br />

ma in fondo ne è una conseguenza. Il<br />

modo di scrivere i testi è chiaramente<br />

stato influenzato dalle novità degli<br />

ultimi decenni, dal rap fino al meme,<br />

ci sono tanti giochi in più da fare con<br />

le parole che venti anni fa non esistevano.<br />

Dal punto di vista musicale c’è<br />

tanta novità, ma c’è anche un ultra<br />

pop che pesca negli anni 80 e 90 e c’è<br />

pure una grande diffusione di strumenti<br />

musicali giocattolo, di vocoder,<br />

harmonizer, ma poi ti ritrovi a sentire<br />

il nuovo cantautore dei vent’anni<br />

che ti canta la sua canzone in acustico<br />

chitarra e voce. Insomma c’è un<br />

mare di roba e sembra che le nuove<br />

generazioni siano molto più aperte a<br />

mischiare suoni elettronici e digitali,<br />

effettistica, basi musicali e cantautorato<br />

semplice. Una volta non era<br />

possibile pensare che uno stesso pubblico<br />

potesse apprezzare tutto questo.<br />

Comunque noi suoniamo e capire ora<br />

cosa stia succedendo per noi è molto<br />

difficile, forse è più un compito di chi<br />

scrive di musica piuttosto che di chi la<br />

fa. Un musicista in un periodo come<br />

questo in cui c’è una così grande varietà<br />

di proposte è davvero una goccia<br />

in un oceano e sta a voi tentare di<br />

sbrogliare la matassa.<br />

34 35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!