sfogliabile speciale maggio
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Estate è sinonimo di vacanza e svago, ma per migliaia di animali equivale ad un incubo.<br />
É<br />
difficile quantificare con precisione il numero reale degli<br />
animali abbandonati ogni anno in Italia, comunque sono<br />
sempre cifre a cinque zeri, e non riguardano solo cani e<br />
gatti, ma anche furetti, pesci, criceti, tartarughe, uccelli,<br />
conigli.<br />
Non esiste e non ci sarà mai una ricetta per sanare questa piaga<br />
nonostante il codice penale punisca chi abbandona un animale.<br />
E’ compito di ogni persona responsabile assicurare una buona<br />
qualità di vita ai propri amici pelosi e cercare di rendere consci<br />
i futuri proprietari dei problemi che potrebbero presentarsi,<br />
sconsigliando una persona che non è fatta per avere un animale<br />
di acquistarlo o adottarlo.<br />
Nel nostro ordinamento gli animali sono sempre stati considerati<br />
alla stregua di cose, oggetti a completa disposizione del genere<br />
umano. Spesso non si considera il fatto che si tratta di esseri<br />
senzienti che meritano rispetto e tutela anche sotto il profilo<br />
giuridico. Il fatto stesso che gli animali si possano acquistare,<br />
con regolare “garanzia per i vizi” come statuisce espressamente<br />
l’art. 1490 c.c., analogamente a qualsiasi altro prodotto o bene,<br />
è la dimostrazione del tipo di approccio che la nostra società ha<br />
adottato nei loro confronti.<br />
E’ solo in tempi recenti che si sono affermate le basi per il riconoscimento<br />
di una qualche forma di tutela nei loro confronti. A<br />
partire, infatti, dagli anni ‘70, sulla spinta internazionale di vari<br />
movimenti e associazioni si è assistito anche in Italia ad un’opera<br />
di sensibilizzazione nei confronti del maltrattamento degli animali<br />
e all’affermazione del valore sociale del sentimento affettivo che<br />
intercorre tra l’uomo e gli stessi.<br />
Le istanze sono state assorbite dalla legislatura portando a quella<br />
che può essere definita una vera svolta in materia: la legge n.<br />
189/2004 che si caratterizza per avere esteso la tutela penale<br />
a tutti gli esseri viventi appartenenti al genere animale, senza<br />
nessuna distinzione tra animali d’affezione, domestici o selvatici.<br />
Legge che ha anche introdotto la punibilità per i seguenti delitti:<br />
l’uccisione di animali punendo con la reclusione da 4 mesi a due<br />
anni chiunque, “per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di<br />
un animale”, il maltrattamento di animali che punisce chiunque,<br />
per crudeltà o senza necessità, sottopone l’animale a sevizie o a<br />
comportamenti o a fatiche insopportabili per le sue caratteristiche;<br />
gli spettacoli o manifestazioni vietate con inasprimento della pena<br />
se i fatti vengono commessi in relazione all’esercizio di scommesse<br />
clandestine e i combattimenti tra animali.<br />
Sono quindi due i reati punibili: l’abbandono di animali e la loro<br />
detenzione in condizione di sofferenza.<br />
Il reato è un reato comune, perseguibile d’ufficio, per colpa. Gli<br />
animali, infatti, vengono visti come esseri senzienti, dotati di<br />
una propria sensibilità e in grado di percepire il dolore che può<br />
derivare dall’abbandono e dalla mancanza di adeguate attenzioni.<br />
Il concetto di abbandono va ricondotto alla trascuratezza o al<br />
disinteresse verso l’animale e non va individuato nella sola precisa<br />
volontà di abbandonare l’animale, ma nell’intento più generale di<br />
non prendersene più cura nella consapevolezza dell’incapacità<br />
dell’animale di provvedere autonomamente a se stesso. La Corte di<br />
Cassazione ha poi considerato abbandono anche il mancato ritiro<br />
del proprio cane dal canile a ci era stato affidato o il lasciare il<br />
proprio animale domestico nel giardino di casa partendo per le<br />
vacanze.<br />
Secondo la proposta di legge presentata in Parlamento e assegnata<br />
alla commissione giustizia della Camera, l’abbandono di un<br />
animale potrà comportare per il colpevole la condanna anche<br />
a pagare le spese sostenute per il suo soggiorno in strutture<br />
pubbliche o private nonché le cure eventualmente dovute fino<br />
al successivo affidamento. Ma soprattutto, potrà inoltre subire il<br />
divieto di possedere qualsiasi animale per almeno due anni.<br />
Se vi capita di trovare un cane abbandonato, cercate di approcciarlo<br />
con un atteggiamento dolce e molta, molta pazienza. E’ un animale<br />
che ha perso la fiducia nell’essere umano e va riconquistato.<br />
Chiamate il 112 o la Polizia Stradale al 113, indicando qual è<br />
l’autostrada, la direzione e un riferimento (ad esempio, il casello<br />
precedente e/o successivo). Se non le ricordate, indicate il<br />
chilometrico che appare sempre nel guardrail al centro. Se passate<br />
sotto a un cavalcavia potete indicare il numero del cavalcavia<br />
stesso che è sempre indicato prima e dopo. La Polizia stradale è<br />
obbligata ad intervenire in caso di animali vaganti sulle strade di<br />
grande scorrimento poiché sono un “pericolo per la circolazione”.<br />
Per cani vaganti che non sono in autostrada, se abbandonati<br />
bisogna chiamare i Vigili, se feriti è necessario rivolgersi al<br />
Servizio Veterinario dell’ASL di competenza territoriale che sono<br />
obbligati ad intervenire. Il mancato intervento è denunciabile<br />
perché si tratta di un pubblico servizio.<br />
Legge che ha anche modificato l’art.638 c.p. disponendo che venga<br />
punito chiunque si renda colpevole di uccisione o di danneggiamento<br />
di un animale altrui e che ha previsto all’art. 2, il divieto<br />
di utilizzo di cani e gatti per la produzione, il confezionamento<br />
e la commercializzazione di pelli, pellicce, capi di abbigliamento<br />
e articoli di pelletteria ottenuti dalle pelli o dalle pellicce dei<br />
medesimi nonchè la modifica dell’art.727 che punisce l’abbandono<br />
di animali domestici considerando anche colpevole chiunque<br />
detenga animali in condizioni incompatibili con la loro natura o<br />
che provochino gravi sofferenze.<br />
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