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C<br />
on internet siamo tutti informati, ma purtroppo,<br />
ormai troppo spesso, le informazioni che circolano<br />
sono vere e proprie bufale che si moltiplicano in rete<br />
rischiando di provocare comportamenti insensati a<br />
volte anche pericolosi. Parliamo delle Fake news . E di fake news<br />
si è occupata la Coldiretti che, in collaborazione con l’Osservatorio<br />
sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare,<br />
ha promosso la campagna #stopfakeatavola per ricostruire<br />
un rapporto diretto tra chi produce e chi consuma nel segno<br />
della trasparenza, contribuendo a combattere le false notizie e<br />
adottare comportamenti d’acquisto più informati e consapevoli.<br />
Campagna nata sui risultati dell’indagine Coldiretti/ixe’ secondo<br />
la quale il 53% degli italiani ha utilizzato il web più volte durante<br />
l’anno per raccogliere informazioni sulla qualità dei prodotti<br />
alimentari e il 25% partecipa a community/blog/chat in internet<br />
centrate sul cibo, proprie o di altri, che influenzano le scelte di<br />
acquisto in modo non sempre corretto e veritiero.<br />
E’ nata così la TOP TEN DELLE FAKE NEWS A TAVOLA:<br />
1. IL LATTE FA MALE. Gli internauti sostengono che il latte<br />
è dannoso. Il filone di pensiero che ritiene opportuno<br />
bandire i latticini dall’alimentazione poggia sul China Study,<br />
un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina,<br />
i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità<br />
scientifica e dall’’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul<br />
cancro. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da<br />
migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si<br />
è modificato per consentire anche in età adulta la produzione<br />
dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del<br />
latte.<br />
2. L’ANANAS BRUCIA I GRASSI. Una bufala molto comune<br />
secondo la Coldiretti riguarda le presunte proprietà<br />
brucia grassi dell’ananas. Un effetto dovuto alla bromelina<br />
(contenuta però nel gambo dell’ananas, che nessuno mangia,<br />
che comunque favorirebbe la digestione delle proteine e<br />
non la neutralizzazione delle calorie e dei grassi) e di alcune<br />
ricerche di tanti anni fa (che, nei ratti, avevano evidenziato<br />
una leggera azione ipolimezzante di un estratto alcolico<br />
dell’ananas) poi smentite dai successivi sviluppi della ricerca<br />
scientifica.<br />
3. IL KAMUT E’ UN VARIETA’ ANTICA DI CEREALI CON<br />
PROPRIETA’ ESCLUSIVE. Il Kamut, non è altro che un<br />
marchio commerciale privato, registrato negli USA, con cui<br />
viene venduto il grano della varietà Khorasan che, precisa<br />
la Coldiretti, è coltivata anche in Italia e ha caratteristiche<br />
particolari che possono essere ritrovate anche nel farro o<br />
nella varietà di grano duro italiane, ma il marchio Kamut è<br />
registrato negli USA e viene rilasciato solo per il prodotto<br />
coltivato negli USA e Canada.<br />
4. MANGIARE CARNE FA SEMPRE MALE E SE NE PUÒ<br />
FARE A MENO. Secondo la Coldiretti non esiste nessuno<br />
studio che provi che mangiare carne anche a piccole quantità<br />
sia dannoso per la salute. Al contrario, i vantaggi di una dieta<br />
completa che la includa sono scientificamente indiscussi. Se<br />
ne può fare a meno solo integrando la sua mancanza con<br />
altri prodotti animali, come uova, latte e derivati, e in alcuni casi<br />
assumendo integratori di vitamine e minerali. La carne è come<br />
una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che<br />
fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo<br />
sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro<br />
corpo, che nessun altro alimento da solo è in grado di dare.<br />
5. LE BANANE SONO LE PIU’ RICCHE DI POTASSIO. Le banane<br />
non sono sul podio dei prodotti ortofrutticoli freschi più ricchi<br />
in potassio e sono anche “appesantite” da un contenuto calorico<br />
più elevato rispetto ai prodotti ortofrutticoli nazionali che lo<br />
precedono, sulla base delle Tabelle di composizione degli alimenti<br />
del Crea-Nutrizione. Al vertice della graduatoria dei prodotti ortofrutticoli<br />
freschi ci sono gli spinaci crudi, seguiti dalla rucola e<br />
dai cavolini crudi. Le banane non si piazzano che al nono posto,<br />
rimanendo giù dal podio. E tra la frutta fresca, sempre secondo la<br />
Coldiretti, spicca la leadership del kiwi.<br />
6. I GRASSI VANNO COMPLETAMENTE ELIMINATI DALLA<br />
DIETA. I grassi sono nutrienti indispensabili per il nostro corpo ed<br />
eliminarli dalla dieta può mettere a rischio la salute. L’importante<br />
è non abusarne (possono rappresentare il 25-30% delle calorie<br />
giornaliere) e selezionare quelli più buoni e di qualità, come l’olio<br />
extravergine d’oliva.<br />
7. CHI È INTOLLERANTE AL LATTOSIO NON DEVE MANGIARE<br />
FORMAGGI. La stagionatura prolungata di molti formaggi porta<br />
ad una scomparsa del lattosio, o ad un radicale calo. Inoltre, anche<br />
gli intolleranti al lattosio in base ai dati di Efsa, sono generalmente<br />
in grado di tollerare senza problemi e disagi dosi fino a circa 125<br />
ml di latte al giorno<br />
.<br />
8. LO ZUCCHERO DI CANNA NON FA INGRASSARE. Sono in<br />
molti a credere che lo zucchero di canna sia più salutare di quello<br />
bianco e contenga meno calorie, tanto da essere più indicato per<br />
chi è a dieta. In realtà lo zucchero di canna ha le stesse caratteristiche<br />
nutrizionali e caloriche di quello bianco raffinato.<br />
9. TUTTI I PRODOTTI ALIMENTARI REALIZZATI NELL’UNIONE<br />
EUROPEA RISPETTANO LE STESSE REGOLE. In realtà in Italia<br />
ci sono le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei<br />
prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero<br />
a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto<br />
di aggiungere zucchero nel vino che non valgono in altri Paesi<br />
dell’Unione Europea.<br />
10. I PRODOTTI VENDUTI DAL CONTADINO SONO MENO<br />
CONTROLLATI. Tutti i prodotti alimentari in vendita in Italia<br />
devono rispettare gli stessi standard sanitari e devono sottoporsi<br />
agli stessi controlli. Anzi i produttori agricoli si sottopongono a<br />
tre ulteriori livelli di controllo verificati da un Ente terzo. Inoltre<br />
l’acquisto diretto dal produttore garantisce <strong>maggio</strong>re freschezza<br />
e l’origine del prodotto del 100% in Italia dove opera il sistema di<br />
controlli più capillare.<br />
Prendiamone atto e non lasciamoci ingannare dalle false notizie.<br />
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