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econews<br />
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MILANO SECONDA MIGLIORE DESTINAZIONE DI VIAGGIO PER IL 2017<br />
EASTMED: NUOVO GASDOTTO IN PUGLIA<br />
Questi i risultati diffusi sulla competizione online, durata 3 settimane,<br />
in cui 426.859 persone di 174 paesi hanno votato la città europea che<br />
reputano essere la migliore destinazione di viaggio per il 2017. Il concorso<br />
è stato promosso da European Best Destinations, l’organizzazione non<br />
profit con sede a Bruxelles che lavora con 150 uffici del turismo. La<br />
prima città in classifica, con 138.116 preferenze, è la portoghese Porto.<br />
Il secondo posto è occupato da Milano, l’unica città italiana tra le top10,<br />
con 52.836 preferenze. Terza classificata è Danzica. La città polacca<br />
affacciata sul mar Baltico, alla sua prima volta nella competizione, ha<br />
portato a casa ben 46.852 voti espressi soprattutto dai “vicini di casa”<br />
norvegesi e danesi. La classifica delle prime 10 continua con Atene, la<br />
spagnola San Sebastian, la bulgara Sozopol, Vienna, la croata Stari Grad,<br />
Basilea e Madrid. Roma, con 8.932 voti, si deve accontentare del 12°<br />
posto, dietro a Rotterdam ma prima di Parigi.<br />
AI MARCHI SI RICHIEDE DI MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA<br />
Se il 74% dei marchi dovesse scomparire la <strong>maggio</strong>r parte delle persone<br />
non ne sentirebbe la mancanza. Lo sostiene la Havas Media Group<br />
che ha misurato il legame tra marche e consumatori analizzando 1500<br />
brand e intervistando 375mila persone in 33 Paesi. I marchi diventano<br />
significativi solo se dimostrano di poter contribuire positivamente al<br />
benessere dell’individuo e della collettività, migliorando la qualità della<br />
vita e facendosi portatori di valori positivi. Tre sono i tipi di benefici che<br />
possono apportare: benefici funzionali (rapporto qualità/prezzo, utilità,<br />
innovazione), benefici collettivi (trasparenza, etica, posti di lavoro<br />
creati) e benefici personali (risparmio di tempo, semplificazione, gratificazione).<br />
Il 60% dei contenuti prodotti dai marchi non è considerato<br />
significativo, emergono generalmente solo quelli funzionali.I marchi<br />
più apprezzati non solo in termini di performance del prodotto, ma<br />
anche di impatto positivo percepito a livello individuale sono Google al<br />
primo posto, seguito da Ferrero e Ikea. Al quarto posto c’è Samsung, e<br />
poi YouTube, Wikipedia, Barilla, Microsoft, TripAdvisor, con Findus in<br />
decima posizione a chiudere la classifica.<br />
Mentre proseguono le proteste contro l’eradicazione degli ulivi per far posto all’installazione del TAP, a breve distanza è previsto l’arrivo di un altro<br />
gasdotto che sbucherà a Otranto. L’opera si inserisce nell’ampio progetto EastMed, ritenuto dalle istituzioni di importanza strategica per il nostro<br />
Paese, tanto che il nostro Ministro per lo Sviluppo Economico, in una conferenza stampa a Tel Aviv l’ha presentato come fondamentale asse di<br />
sviluppo della strategia energetica complessiva del Mediterraneo. Sarà il gasdotto più lungo del mondo, con una porzione offshore di 1.300 Km<br />
e un’altra onshore di 600 Km. L’operatività è prevista entro il 2025 e mira a commercializzare le risorse estratte nelle aree dell’est Mediterraneo,<br />
attraversando Israele, Cipro e Grecia prima di giungere all’Italia, ancora una volta nel Salento. Un progetto che sembra finalizzato a rendere il<br />
territorio un hub per la distribuzione del gas a livello europeo, potenzialmente in grado di frenare lo sviluppo e la diffusione di sistemi in grado di<br />
produrre energia pulita da fonti rinnovabili.<br />
UNO CONTRO ZERO QUESTO SCONOSCIUTO<br />
WINELEATHER, LA PRIMA PELLE 100% VEGETALE, CREATA DAL VINO<br />
Dal vino nasce un nuovo prodotto ecologico, resistente, esclusivo, made in<br />
Italy, pronto per una vera rivoluzione green e cruelty free nel mondo della<br />
pelletteria.Wineleather è la prima pelle 100% vegetale realizzata grazie ad uno<br />
<strong>speciale</strong> trattamento delle fibre e degli oli contenuti nella vinaccia, una materia<br />
totalmente naturale, costituita dalle bucce, semi e raspi dell’uva che si ricavano<br />
durante la produzione vinicola, senza usare una goccia di petrolio, senza<br />
utilizzare sostanze inquinanti, senza consumare acqua e senza, ovviamente,<br />
uccidere nemmeno un animale. Nel mondo ogni anno si lavorano 26 miliardi di<br />
litri di vino. Da questo processo produttivo si possono ricavare quasi 7 milioni<br />
di tonnellate di vinaccia da trasformare in un materiale ecologico con le stesse<br />
caratteristiche meccaniche, estetiche e sensoriali di una pelle. Il prodotto di<br />
origine vegetale impiega praticamente zero acqua per la produzione contro i<br />
240 litri di acqua necessari per un metro quadro di pelle animale, ed è esente<br />
da tutti gli impatti negativi sugli ecosistemi creati dalle industrie produttrici<br />
di pelle animale tradizionale, dalla sofferenza animale agli scarti di conciatura<br />
che impiegano acidi e metalli pesanti che inquinano i terreni e le acque senza<br />
contare i danni sulla salute degli addetti alla conciatura derivanti dalla concia<br />
chimica delle pelli classiche.<br />
Scarsa è la conoscenza dei decreti relativi al conferimento dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) con il conseguente<br />
comportamento tenuto da parte dei cittadini. La gestione dei RAEE in Italia è regolata attraverso due decreti: “Uno contro Uno” e “Uno contro zero”.<br />
Il primo fa riferimento all’obbligo di ritiro, da parte dei punti vendita, di un rifiuto elettronico in corrispondenza di un nuovo acquisto (prodotto<br />
equivalente) ed è in vigore da giugno 2010. “Uno contro Zero” è invece il decreto entrato in vigore da aprile 2016 e prevede l’obbligo, da parte dei punti<br />
vendita con superficie oltre i 400 mq, di ritirare piccoli RAEE anche in assenza di un acquisto da parte di chi conferisce il rifiuto elettronico. E’ una<br />
conquista che rischia di venire vanificata per l’errata modalità di conferimento piccole apparecchiature come ad esempio i lettori MP3, gli spazzolini<br />
elettrici, le calcolatrici, le cuffie: apparecchiature non utilizzate e non funzionanti, soprattutto di piccole dimensioni, che vengono eliminate in modo<br />
improprio. Un po’ più di attenzione, un piccolo sforzo e ognuno di noi avrà contribuito a salvaguardare il nostro pianeta. Terreni agricoli e pascoli e<br />
legname e per aprire miniere, nella speranza di guadagnare qualche soldo e qualche posto di lavoro, e secondo recenti previsioni delle Nazioni Unite la<br />
popolazione mondiale nei prossimi decenni arriverà a più di 10 miliardi di individui. Persone che sono consumatori affamati di cibo e acqua e di merci<br />
essenziali, ma “avidi” anche di merci inutili offerte da quella stesse imprese, più o meno “green”, che dichiarano a gran voce quanto amano il pianeta. Se<br />
non si può mettere uno stop, almeno rallentiamo la corsa ai consumi!<br />
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