01.09.2017 Views

sfogliabile speciale maggio

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Mi metto nei panni del cittadino che sente lo<br />

stimolo di fare qualcosa per ridurre i costi delle<br />

proprie bollette- gas, gasolio, elettricità- e che<br />

magari ha anche l’orientamento morale di rispetto<br />

verso l’ambiente. Questo cittadino ha grande disponibilità di<br />

notizie tramite internet, la TV (meno tramite la classica radio),<br />

gli amici e gli artigiani del settore. Dopo la sua esplorazione<br />

rimarrà nel dubbio sulle strade da intraprendere, oppure al<br />

contrario, se di carattere decisionista, sceglierà la strada più<br />

economica con il tecnico o l’impresa che in quel momento gli<br />

danno fiducia.<br />

In questo breve scritto intendo fotografare il percorso ideale che<br />

può portare risultati certi e duraturi negli interventi di sostituzione<br />

degli impianti energetici o di ristrutturazione dell’immobile: sulla<br />

linea della concretezza operativa tratta dalle mie esperienze più<br />

recenti.<br />

Partiamo dalla definizione delle due tipologie di intervento<br />

richiamate nel titolo, riqualificazione energetica e ristrutturazione.<br />

La Ristrutturazione edilizia consiste in interventi tra i più<br />

svariati e destinati a trasformare l’immobile, dal piccolo intervento<br />

di rinnovo del bagno o dello spostamento di una tramezza,<br />

fino al caso estremo della totale ricostruzione. Tra gli interventi<br />

sono compresi l’eliminazione, la modifica e la sostituzione degli<br />

impianti tecnologici. Tutte queste attività sono inquadrate in una<br />

Normativa generale facente riferimento, in ultimo, al Testo Unico<br />

Edilizia.<br />

Per grandi capitoli gli interventi si suddividono in:<br />

• Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione,<br />

ampliamento e sopra elevazione.<br />

• Ristrutturazioni importanti, quando i lavori interessano<br />

oltre il 25% della superficie disperdente lorda<br />

complessiva dell’edificio. All’interno c’è la distinzione<br />

tra “importanti di primo livello” (riguardano oltre il<br />

50% della superficie disperdente esterna con eventuale<br />

rifacimento dell’impianto termico invernale/estivo)<br />

e “importanti di secondo livello” (dal 25% al 50%<br />

della superficie disperdente esterna con eventuale<br />

rifacimento dell’impianto termico invernale/estivo).<br />

L a Riqualificazione energetica è determinata da tutti gli<br />

interventi non compresi nelle ristrutturazioni, ma destinati a<br />

migliorare la prestazione energetica dell’edificio. Gli interventi<br />

per la parte edile devono coinvolgere meno del 25% della<br />

superficie disperdente lorda totale, e per la parte impiantistica<br />

possono prevedere una nuova installazione o ristrutturazione<br />

totale o parziale dell’impianto termico dell’edificio, compresa la<br />

sostituzione del generatore.<br />

L’argomento è complesso ed articolato e richiede trattazioni<br />

specifiche. È importante rilevare che, a partire dall’ormai lontano<br />

Rapporto Brundtland del 1987 (“lo sviluppo sostenibile è uno<br />

sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la<br />

possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”),<br />

passando per il Protocollo di Kyoto firmato nel 1997 ed attraverso<br />

faticose Conferenze mondiali si è arrivati alle Direttive Europee ed<br />

alla Legislazione nazionale che regolamentano il settore.<br />

In parallelo è nato e cresciuto il sistema delle Energie Rinnovabili,<br />

che possono e devono essere integrate nei lavori di Ristrutturazione<br />

e Riqualificazione energetica, nell’ottica di portare indubbi<br />

vantaggi al singolo, all’ambiente ed allo Stato.<br />

Ora si pone la domanda: come miscelare opportunamente<br />

Energie Rinnovabili e Ristrutturazione-Riqualificazione<br />

dell’edificio nell’ottica della concretezza imposta dal titolo?<br />

Ho sperimentato con soddisfazione questo metodo:<br />

• Studiare e rispettare le esigenze del cliente<br />

• Osservare il sito rilevandone i dati nei particolari<br />

• Ideare sul posto, di fronte e con la collaborazione<br />

del cliente, una prima bozza di progetto cercando di<br />

quantificarla di massima nei valori economici<br />

• Individuare in parallelo la fattibilità di utilizzo di<br />

incentivi<br />

Il tutto deve avvenire nell’ambito del sopralluogo, momento magico<br />

per conoscere, far conoscere e costruire insieme l’idea del rinnovo<br />

dell’impianto o della ristrutturazione. Momento di analisi e di<br />

sintesi, sovente difficili da coordinare nel primo incontro.<br />

Ecco una lista di elementi da conoscere per il sopralluogo:<br />

• Localizzazione esatta dell’immobile<br />

• Proprietà e soggetti coinvolti a vario titolo<br />

• Azienda o privato<br />

• Catasto: visura immobile/foglio/particella/subalterni…<br />

• Descrizione edificio: anno costruzione o ristrutturazione,<br />

tipologia edilizia, unità immoobiliari<br />

• Piante/sezioni/assonometrie del fabbricato delle unità<br />

immobiliari e del locale caldaia/accesso/falde tetto/<br />

eventuali altre utenze come piscina…<br />

• Superficie utile e volumi riscaldati- numero persone<br />

stabilmente residenti<br />

• Fotografie esterni ed interni<br />

• Impianto termico esistente: libretto d’impianto/<br />

istruzioni<br />

• dati di targa di tutti i generatori esistenti compresi<br />

quelli per ACS<br />

• fotografie utili alla esatta individuazione<br />

• terminali di emissioni (canne fumarie)<br />

• sistema distribuzione calore e terminali- sistema<br />

regolazione impianto<br />

• presenza di valvole termostatiche e contabilizzatori<br />

del calore<br />

• Consumi e costi impianto termico esistente<br />

(possibilmente per almeno due annualità)<br />

• Consumi e contratto energia elettrica<br />

• Dati sulle prestazioni energetiche dell’edificio o<br />

dell’unità immobiliare: ACE (attestato di certificazione<br />

energetica), o APE (attestato di prestazione<br />

energetica)<br />

Due esempi di opere realizzate attraverso l’integrazione<br />

di impianti per la produzione di energia da fonti<br />

rinnovabili con interventi sull’involucro dell’edificio.<br />

Ristrutturazione e Riqualificazione energetica di un<br />

edificio ad uso commerciale<br />

L’immobile prima della trasformazione presentava la copertura a<br />

due falde est-ovest in eternit ed una prestazione energetica molto<br />

bassa. Si è proceduto ad un doppio intervento di ristrutturazione<br />

+ riqualificazione energetica su un doppio binario:<br />

• Isolamento delle pareti verticali e delle solette con<br />

utilizzo di materiali e tecniche di bioarchitettura, per<br />

migliorare le prestazioni energetiche dell’involucro.<br />

• Sostituzione dei serramenti con nuovi ad alte<br />

prestazioni energetiche.<br />

• Inserimento di impianti di produzione termica ed<br />

elettrica da fonti rinnovabili (sole e biomassa).<br />

• Montaggio di un nuovo impianto di distribuzione del<br />

calore con utilizzo di terminali a bassa temperatura,<br />

su alcune zone a soffitto tramite strisce e pannelli<br />

radianti, su altre zone a pavimento con pannelli<br />

radianti isolati.<br />

L’isolamento è consistito su gran parte delle superfici opache<br />

verticali nell’applicazione di un cappotto in pannelli in fibra di<br />

legno + cannicciato + intonaco in calce. Ne è risultato un notevole<br />

miglioramento delle prestazioni energetiche invernali ed estive.<br />

Come impianti di generazione termica da fonte rinnovabile<br />

sono stati utilizzati:<br />

• Solare termico su nuova copertura in legno/alluminio<br />

orientata a sud, per totale di circa 200 m2 di<br />

superficie captante.<br />

• Caldaia a biomassa legna/pellet da 40 kWt, con<br />

batteria di accumuli per acqua calda tecnica +<br />

produzione istantanea di acqua calda sanitaria.<br />

• Impianto di solar cooling per il raffrescamento estivo<br />

degli ambienti (chiller: macchina frigorifera che,<br />

attuando il ciclo compressione-evaporazione-condensazione,<br />

trasforma il calore del solare termico in<br />

fresco).<br />

• Per la generazione dell’energia elettrica è stato<br />

installato un impianto fotovoltaico da 18 kWp,<br />

collegato in rete con lo scambio sul posto, in grado<br />

di soddisfare l’80% dei consumi interni sulla media<br />

annuale.<br />

Con l’occasione è stato anche sostituito l’intero impianto di<br />

illuminazione, applicando i LED.<br />

L’operazione ha consentito di ottenere grande risparmio di energia<br />

per gli anni futuri, e da subito interessanti incentivi sulle due linee<br />

Bonus fiscale + Conto Termico.<br />

24<br />

25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!