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Nastro Verde: calendario 2018, “La vita del combattente italiano nella Grande Guerra”

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S. MAURIZIO<br />

P R OT ET T O RE<br />

D EL L E<br />

A R MI<br />

N O ST R E<br />

L’Arma dei Carabinieri<br />

Sacrario di Oslavia(GO):<br />

vi sono raccolte le Salme di 57201 Salme<br />

di Caduti Italiani (20.761 Noti)<br />

e 539 Caduti Austro-Ungarici<br />

La prima Guerra<br />

Mondiale trovò<br />

l’Arma dei Carabinieri<br />

pronta ad<br />

impiegare un Reggimento,<br />

articolato<br />

su tre Battaglioni,<br />

che fu costituito<br />

dalla Legione<br />

Allievi e dalle<br />

Legioni territoriali<br />

di Firenze, Ancona,<br />

Palermo, Bari e<br />

Napoli. La forza<br />

complessiva era di<br />

65 ufficiali e 2.500<br />

tra sottufficiali e<br />

truppa al comando<br />

<strong>del</strong> Colonnello<br />

Antonio Vannugli.<br />

A questa unità<br />

si aggiunsero un<br />

Gruppo Squadroni,<br />

257 Plotoni autonomi e 168 Sezioni, per un totale di 500 ufficiali<br />

e 19.816 sottufficiali e carabinieri.<br />

L’impiego dei Carabinieri era già previsto fin dal 1905 dall’allora<br />

Ministero <strong>del</strong>la Guerra, in caso di mobilitazione generale.<br />

Reggimento e Gruppo Squadroni furono le unità d’impiego.<br />

Le Sezioni ed i Plotoni svolsero servizi di polizia militare, assegnati<br />

al Comando Supremo, ed a tutti i Comando ed Intendenza<br />

d’Armata nonché ad ogni Comando a livello Divisione di Fanteria<br />

e di Cavalleria<br />

Il Corpo dei Carabinieri Reali compiva 100 anni dal 13 luglio<br />

1814 quando fu costituito da Vittorio Emanuele I di Savoia con<br />

la promulgazione <strong>del</strong>le Regie Patenti. Oggi, mentre celebriamo il<br />

centesimo anniversario dall’inizio <strong>del</strong>la prima Guerra Mondiale<br />

(1914-1918), altrimenti nota come <strong>Grande</strong> Guerra o Guerra di<br />

Trincea, possiamo affermare che la militarità rese protagonisti i<br />

Carabinieri in tutti gli eventi bellici su tutti i fronti ove, accanto ai<br />

compiti tradizionali, dovettero espletare nuove funzioni quali l’assistenza<br />

alle popolazioni in fuga, il coordinamento dei più urgenti<br />

ed indispensabili provvedimenti a protezione <strong>del</strong>le colonne in<br />

ritirata, la sicurezza <strong>del</strong>le Grandi Unità e tutte le attività di polizia<br />

militare, di informazione, spionaggio e controspionaggio, il<br />

recupero e la custodia di materiale bellico abbandonato e di<br />

documenti militari riservati da trasferire in zone sicure, la prevenzione<br />

e repressione dei reati militari e comuni, la vigilanza<br />

sanitaria, l’assistenza ai feriti, la sicurezza <strong>del</strong>le comunicazioni.<br />

I Carabinieri comunque operanti nel Corso <strong>del</strong>la <strong>Grande</strong><br />

Guerra, confermarono le loro tradizioni, distinguendosi nelle più<br />

impegnative e cruente Battaglie <strong>del</strong>l’Isonzo, <strong>del</strong> Carso, <strong>del</strong> Piave,<br />

sul Sabotino, sul San Michele ed, in particolare nei combattimenti<br />

sulle pendici <strong>del</strong> Monte Podgora Nell’inseguire il Nemico oltre<br />

l’Isonzo, unitamente ai reparti di Cavalleria i due Squadroni carabinieri<br />

addetti al Comando Supremo, entrarono per primi a Gorizia<br />

il 9 agosto 1916, mentre il 2 novembre 1918, 200 Carabinieri,<br />

circa, <strong>del</strong> Battaglione Mobilitato presso il Comando Supremo<br />

furono tra i primi a entrare a Trieste liberata.<br />

Durante il conflitto caddero 1.400 Carabinieri mentre quelli<br />

feriti furono 5.000. A testimoniare il valore e l’ardimento dei<br />

singoli Carabinieri e dei reparti <strong>del</strong>l’Arma in Italia ed all’estero,<br />

rimane perenne il conferimento <strong>del</strong>le seguenti decorazioni al<br />

Valor Militare: di 1 Croce <strong>del</strong>l’Ordine militare di Savoia, 4 Medaglie<br />

d’Oro, 304 Medaglie d’Argento, 831 di Bronzo, 801 Croci di<br />

Guerra e 200 Encomi Solenni.<br />

Non si può non ricordare la pagina di sacrificio e di valore che il<br />

3° Reggimento Carabinieri Reali, Composto dal XII e dal III Battaglione,<br />

scrisse il 18 e 19 luglio 1915 quando venne dato l’ordine di<br />

Il Sacrario di Redipuglia(GO) custodisce i Corpi di circa<br />

100.000 Soldati Caduti nel corso <strong>del</strong>la GRANDE GUERRA<br />

predisporsi all’assalto nonostante i ranghi dei Combattenti fossero<br />

molto ridotti nel numero per il fuoco Austriaco dalle postazioni<br />

in vetta e per l’imperversare <strong>del</strong> colera. Tuttavia, dopo l’ordine di<br />

predisporsi all’assalto, il giorno 18 alle ore 6,30 con le incursioni<br />

dei volontari, carabinieri e genieri, aprono i varchi nelle difese passive<br />

nemiche. I Colpi <strong>del</strong>le nostre artiglierie preparano l’assalto<br />

che alle ore 11,00 comincia all’ordine <strong>del</strong> Comandante <strong>del</strong> Battaglione.<br />

Uno dopo l’altro i tre Comandanti di Compagnia si lanciano<br />

alla testa dei propri Uomini. Il fuoco nemico è imponente ma i<br />

Carabinieri non possono rispondere con il fuoco per il rischio di<br />

colpire i propri Combattenti lanciati nell’impeto <strong>del</strong>l’assalto. L’impeto<br />

s’arresta; riprende alle ore 13,00 con l’attacco anche <strong>del</strong> II<br />

Battaglione che ha una sola Compagnia tenuta in riserva. Molti gli<br />

episodi di eroismo. Alle ore 15,00 l’assalto si ferma ad una manciata<br />

di metri dal nemico per prepararsi al successivo assalto previsto<br />

per le ore 16,00. Pochi istanti prima <strong>del</strong>l’assalto il Comando <strong>del</strong><br />

VI Corpo d’Armata interrompe l’azione.<br />

I Carabinieri hanno meritato, per il loro eroismo di quei giorni,<br />

9 medaglie d’argento, 33 di bronzo e 13 Croci di Guerra al Valor<br />

militare. Nella sola giornata <strong>del</strong> 19 luglio il Reggimento Carabinieri<br />

Reali ha perso 206 Uomini tra morti, feriti e dispersi. I Militari<br />

<strong>del</strong>l’Arma restarono in trincea fino al 6 agosto con altre perdite.<br />

Il 7 successivo furono sostituiti al fronte dal 36º Reggimento<br />

Fanteria e furono internati in isolamento sanitario. Praticamente<br />

il Reggimento Carabinieri Reali mobilitato, terminò di fatto la<br />

Sua esistenza in quella data anche se ufficialmente fu sciolto il<br />

15 novembre. Breve <strong>vita</strong> ma entrata a pieno titolo <strong>nella</strong> Storia.<br />

Gen. B. CC Valentino Giovanni Scognamiglio<br />

Vicepresidente Nazionale e Presidente <strong>del</strong>la Sezione Friuli V. G. <strong>del</strong>l’Associazione Mauriziani

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