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<strong>Straub</strong>/<strong>Huillet</strong> ● <strong>Cineasti</strong> <strong>italiani</strong><br />
forza e lucidità un «cinema contadino», un cinema che non<br />
respira l’aria del teatro di posa ma fa respirare l’aria aperta dei<br />
sentieri scoscesi (sempre più faticosi da raggiungere: dalle<br />
pendici dell’Etna alle selve intorno a Buti), delle pareti a<br />
strapiombo e delle forre, dove siano sempre meno presenti le<br />
tracce dell’attività umana e dove regnino invece il mormorio del<br />
torrente e il suono continuo degli uccelli, dove la semplice ombra<br />
di una nuvola che passa, oscurando per un attimo il fotogramma,<br />
o il respiro inedito del silenzio, acquistano il peso di un evento. Il<br />
cinema di <strong>Straub</strong>-<strong>Huillet</strong> è tutt’altro che povero, può forse<br />
apparire disadorno e ostico perché propone la semplicità<br />
dell’Inizio (del cinema, della vita), perché sottopone la regia e la<br />
creatività dell’immaginario alle costrizioni di una severità<br />
desueta: limitate posizioni della macchina da presa, tempo reale<br />
delle riprese, suono rigorosamente in presa diretta, luce naturale,<br />
location sempre più estreme, prove estenuanti. Limitazioni che,<br />
beninteso, possono diventare anche autentiche ricchezze. In<br />
questo senso, è giusta l’osservazione di Aprà sul fatto che il<br />
cinema di <strong>Straub</strong>-<strong>Huillet</strong> è una specie di «abbecedario», ovvero<br />
un’esemplificazione incarnata delle basi elementari di quest’arte,<br />
inventata dagli scienziati e sublimata dai visionari, resa però<br />
possibile dall’alto magistero degli artigiani. Contro la routine<br />
dell’uso (o abuso) comune della strumentazione tecnica, <strong>Straub</strong>-<br />
<strong>Huillet</strong> sfidano anche l’accusa di primitivismo (o, al contrario, di<br />
formalismo) per ribellarsi a un’industria volgare che appiattisce le<br />
differenze e, peggio, azzera le potenzialità più autentiche della<br />
visione cinematografica. Il cinema a cui essi ambiscono è<br />
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