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Calcio svizzero - Credit Suisse

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CALCIO<br />

specifico e individuale di questa particolare<br />

categoria di giocatori.<br />

Maestri in ambito formativo sono i francesi,<br />

primi in Europa e probabilmente anche<br />

a livello mondiale. «Se facciamo un confronto<br />

ci precedono di due o tre generazioni», dichiara<br />

Hasler, anche se è convinto che la<br />

Svizzera si sia messa sulla giusta strada. «Il<br />

nostro obiettivo, grazie ai buoni risultati,<br />

dev’essere quello di far parte del secondo<br />

paniere di paesi europei», continua. In tal caso<br />

durante le future partite di qualificazione<br />

la Svizzera verrebbe sorteggiata con nazioni<br />

presumibilmente più deboli.<br />

� Spesso le carriere calcistiche sono appese<br />

a un filo, e per giunta sottile. I sogni di tanti<br />

giocatori si sono infranti anzitempo dopo un<br />

brutto infortunio, e d’altro canto in Svizzera<br />

sono pochi i professionisti del pallone ben retribuiti.<br />

Se poi si considera che in questo<br />

sport l’uscita di scena avviene molto prima<br />

che in altre professioni, per i giocatori in erba<br />

vale la pena di pensare per tempo a un’attività<br />

di ripiego.<br />

Il <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> tiene conto di questa esigenza<br />

di sicurezza e offre un massimo di<br />

quattro posti di apprendistato all’anno alle<br />

promesse del Grasshopper Club di Zurigo.<br />

«Con questa iniziativa il <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> si assume<br />

la propria responsabilità sociale e al<br />

tempo stesso vuole contribuire a smuovere<br />

le acque del calcio elvetico», dichiara Marcus<br />

Lutz, responsabile al <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> del Young<br />

Talents Team di Zurigo. I criteri di selezione<br />

rimangono gli stessi per tutti i candidati. Non<br />

sarebbe opportuno facilitare l’accesso dei<br />

calciatori all’ottantina di ambiti posti di tirocinio<br />

commerciale sulla piazza zurighese.<br />

«Visto che l’impegno – professionale e sportivo<br />

– è enorme, un ragazzo che non soddisfa<br />

i nostri criteri di selezione non avrebbe<br />

52 <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> Bulletin Speciale<br />

Hasler non ha timori per l’avvenire del calcio<br />

elvetico e ricorda che la selezione U21<br />

conta già ben cinque diciannovenni. Se si<br />

tratterà effettivamente di una generazione<br />

di campioni ce lo dirà il futuro. Se due<br />

giocatori riescono a passare nella nazionale<br />

maggiore «l’annata è buona». Il gruppo del<br />

2002 è stato sorprendente: con Alex Frei,<br />

Ricardo Cabanas, Remo Meyer, Ludovic<br />

Magnin e in parte Stephan Keller addirittura<br />

cinque calciatori sono stati promossi in<br />

prima squadra.<br />

Questi esempi dimostrano che gli sforzi<br />

nel settore giovanile sono paganti. «Per rag-<br />

nessuna chance di portare a termine l’apprendistato».<br />

Per permettere ai talenti in erba di<br />

concentrarsi al massimo sul gioco del calcio<br />

vengono concessi loro alcuni privilegi. Durante<br />

i primi due anni di tirocinio sono<br />

esonerati dal lavoro per due mattinate<br />

alla settimana, e il terzo anno addirittura<br />

per tre. Inoltre, in base agli accordi stipulati,<br />

alle cinque settimane di vacanza può<br />

aggiungersene una di congedo pagato per<br />

i ritiri.<br />

Sulle prestazioni non si transige<br />

Sebbene le numerose assenze per allenamento<br />

riducano drasticamente la presenza<br />

sul posto di lavoro, il <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> non è<br />

pronto a concessioni sulle prestazioni richieste.<br />

«Sia a livello professionale che scolastico<br />

i giocatori devono fornire le stesse<br />

prestazioni degli apprendisti ‹comuni›», puntualizza<br />

Lutz. Per alcuni il peso esercitato<br />

da calcio e tirocinio si è già rivelato troppo<br />

oneroso. «Sinora abbiamo dovuto convincere<br />

due giocatori ad abbandonare il tirocinio<br />

commerciale a favore di quello d’ufficio,<br />

meno oneroso, perché gli impegni sportivi<br />

giungere l’obiettivo lavoriamo sodo», commenta,<br />

«il nostro lavoro non è fine a se stesso,<br />

i suoi frutti devono maturare molto in alto...».<br />

I risultati della nazionale sono cruciali<br />

perché determinano il valore del calcio in seno<br />

all’opinione pubblica e fungono da calamita<br />

per l’inserimento dei ragazzini nei vari<br />

club.<br />

L’ASF con i suoi 220 000 giocatori<br />

iscritti non può certo sfornare una<br />

decina di campioni del calibro di Zidane,<br />

Henry o Beckham dall’oggi al domani. Ma i<br />

successi ottenuti finora sono di tutto<br />

rispetto. ❙<br />

In bilico tra scarpe bullonate e bilanci<br />

Dal 1999 il <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> offre un posto di apprendistato alle giovani leve del Grasshopper Club<br />

di Zurigo. Mentre sul tempo di presenza vengono fatti sconti, per quanto riguarda le prestazioni la Banca<br />

non fa concessioni. Di Eliane Ritler<br />

condizionavano troppo il rendimento professionale<br />

e scolastico».<br />

Della partnership tra <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> e<br />

Grasshopper Club di Zurigo hanno già beneficiato<br />

giocatori relativamente noti come<br />

Stephan Lichtsteiner, prima squadra del GC<br />

e nazionale U21, o Stefan Iten, U21 del GC<br />

e campione europeo U17. Mirco Rutz, invece,<br />

gli esami di fine tirocinio li ha ancora davanti.<br />

Il diciassettenne, membro della rappresentativa<br />

nazionale U18 e del team U21<br />

del GC, è al secondo anno di tirocinio e si allena<br />

sette volte alla settimana. Per il giovane<br />

turgoviese non è sempre facile trovare il<br />

giusto equilibrio tra i vari aspetti della vita e<br />

coniugare calcio e apprendistato. Rutz vive<br />

con due colleghi di club in una comunità<br />

domestica seguita dal collaboratore del GC<br />

Armin Züllig, ma sottolinea: «Da quando ho<br />

iniziato il tirocinio al <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> la pressione<br />

è quadruplicata: devo fare i conti con<br />

casa, scuola, apprendistato e pallone». Disciplina<br />

e resistenza non sono decisive<br />

soltanto sul terreno di gioco, bensì anche tra<br />

i banchi di scuola e dietro la scrivania. Nel<br />

frattempo Mirco Rutz è riuscito a trovare un<br />

buon equilibrio fra le varie attività. ❙

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