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L’Austria nel segno del calcio e dell’ospitalità Gli austriaci sono quelli che, nelle gare di sci, ci soffiano sempre coppe e medaglie. Ma per il resto sono veramente simpatici. E molto ospitali. Recarsi in Austria come turista è un’ottima occasione per star bene e lasciarsi viziare. Anche agli austriaci, inoltre, piace giocare a calcio, proprio come a noi. Di Andreas Schiendorfer � Fin dal primo incontro dimostra grande cortesia e disponibilità: Carmen Breuss, direttrice dell’agenzia turistica «Österreich Werbung Zürich», ci sommerge subito con ricchi particolari sulle località in cui ci condurrà il nostro concorso: Salisburgo, Innsbruck e Going (si veda alle pagine 60/61). Salisburgo significa Mozart (e i suoi famosi cioccolatini…), la città vecchia, dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità, l’igloo «Mario Merz im Wald», sponsorizzato dal <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong>, e naturalmente la locale squadra di calcio: Casino Austria? No, Wüstenrot! In ogni caso, nel 1994 il Salisburgo giunse sorprendentemente in finale di Coppa UEFA. Inoltre l’Austria (1978) e il Rapid (1985, 1996) di Vienna hanno persino disputato la finale della Coppa delle Coppe; obiettivo che, finora, nessun club <strong>svizzero</strong> è riuscito a centrare. Pressappoco sullo stesso livello Meta mai raggiunta nemmeno dall’Innsbruck, anche se, per molti anni, i tirolesi hanno giocato un ottimo calcio e dal 2000 al 2002 sono addirittura riusciti ad aggiudicarsi il campionato per tre volte consecutive. Poi il collasso finanziario, com’è successo da noi a Losanna, Lugano e in altre città. I calciatori tirolesi, tuttavia, si sono già rimessi in marcia, e con più grinta di prima. Tuttavia è poco probabile che uno <strong>svizzero</strong> si rechi in Austria per vedere una partita di calcio, e viceversa. Entrambi i paesi giocano da anni quasi allo stesso livello, nella media europea, con qualche exploit occasionale. Al momento sono gli svizzeri ad avere leggermente il sopravvento; ma dovremmo guardarci bene dallo scavare un po’ più a fondo nella memoria storica, perché quello che troveremmo potrebbe non piacerci. È sì vero che la nostra federcalcio è stata fondata prima della federazione austriaca, che festeggia quest’anno i 100 anni di vita, ma la statistica delle partite fra le due nazionali mostra la superiorità dei nostri vicini; questo sebbene nelle ultime due uscite, in nome della candidatura congiunta a EURO 2008, i vicini ci abbiano gentilmente lasciato vincere... Non concorrenti, bensì partner Sebbene il calcio locale abbia vissuto momenti migliori, attualmente gli viene tributata una grande importanza, spiega l’operatore turistico Erich Neuhold, responsabile degli uffici turistici austriaci all’estero. Nativo della Stiria, Neuhold fa il tifo per lo Sturm Graz (quello della sensazionale vittoria di gruppo nella Champions League 2000/2001!) e considera come migliori calciatori locali di tutti i tempi Matthias Sindelar (del «team dei miracoli» degli anni Trenta), Hans Krankl, oggi alla guida della squadra, e Andreas Herzog. Ma i due paesi vicini non sono forse agguerriti concorrenti? Sul campo di calcio come nel turismo? Erich Neuhold scuote energicamente il capo: «Siamo partner che devono collaborare per conquistare quote di mercato nel turismo internazionale. L’Europa perde continuamente terreno. Per questo occorrono iniziative comuni quali l’Alpine Wellness. Oppure colossali progetti sportivi come EURO 2008. Da questo evento ci aspettiamo un forte richiamo turistico, una notevole eco mediatica e quindi anche un effetto positivo a lungo termine». I suoi consigli da intenditore: a Innsbruck il nuovo trampolino sul Bergisel di Zaha Hadid, a Salisburgo la Getreidegasse con la casa natale di Mozart, e a Going il tipico ristorante «Kuhstallstube» e la sauna tra le rocce nell’hotel «Stanglwirt». ❙ «I giovani fanno ben sperare» Christian Ablinger, amministratore e direttore sportivo del FC Wacker Tirol (Innsbruck). CALCIO Ci sarà presto un’altra squadra austriaca in grado di qualificarsi per la Champions League? È senz’altro possibile, ma è determinante che ci sia continuità. E la nazionale, sarà presente ai mondiali del 2006 in Germania? I mondiali sono forse un appuntamento troppo ravvicinato, ma EURO 2008… Come giudica la promozione dei giovani nel suo paese? Nel settore delle giovani leve viene svolto un ottimo lavoro, e le speranze per EURO 2008 sono più che giustificate. Andrebbe limitata la percentuale dei giocatori stranieri, in modo da promuovere, anche in vista della nazionale, i giovani austriaci. Qual è la situazione finanziaria del calcio austriaco? La situazione dei nostri club, in generale, non è entusiasmante. Il FC Wacker Tirol, nella 2a lega, può contare su circa 4500 spettatori. In caso di promozione speriamo di incrementare questo numero. Per i club, inoltre, sono importanti i proventi derivanti dai diritti televisivi, ma anche questi attraversano una fase di stallo. Una lega alpina transfrontaliera sarebbe una soluzione? Non avrebbe senso. In entrambi i paesi militano troppe poche squadre di punta, e un campionato del genere, probabilmente, non farebbe presa sui tifosi. (schi/vz) <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> Bulletin Speciale 59