ICF Settembre e Ottobre 2017

Componenti
ICF - Dottoressa Wolhfarth, dopo diversi
anni avete ripreso ad esporre in
alcune fiere di settore. Che risultati
sta portando questa scelta?
Ci ha consentito di stringere ulteriormente
il rapporto con i clienti, di comprendere
meglio le loro esigenze attuali
e naturalmente di ampliare i contatti.
Ne abbiamo approfittato anche per gettare
uno sguardo sulla concorrenza: ci
siamo resi conto che negli ultimi tempi
il panorama è cambiato. Alcuni costruttori
di pompe hanno cessato l’attività,
altri invece hanno fatto delle scelte innovative,
a cui dobbiamo essere in grado
di rispondere. Abbiamo capito che
per noi ha senso essere presenti soprattutto
agli appuntamenti top del settore,
con un forte richiamo internazionale.
E, se per l’industria alimentare il nostro
punto di riferimento resta il Cibus Tec
di Parma, per quella chimica e farmaceutica
sarà necessario andare in
Germania: nel 2018 esporremo per la
prima volta ad Achema, la prima fiera
al mondo per il settore, un appuntamento
impegnativo e prestigioso che
stiamo preparando con attenzione.
ICF - Ha notato qualche tendenza particolare
nella farmaceutica?
Vive un periodo di fermento il settore
degli integratori, che esigono una lavorazione
accurata, affiancando le esigenze
farmaceutiche e alimentari.
Comune ai diversi settori industriali che
serviamo è invece l’accentuarsi dell’attenzione
verso l’igiene e la sanificazione
dei processi e degli ambienti. Ci stiamo
concentrando molto su queste richieste,
a cui stiamo rispondendo alzando ulteriormente
il livello di igiene e sanificazione
delle nostre pompe serie Rapid
Sanitaria. In realtà i loro standard igienici
sono già altissimi: più che altro sarà
aggiornato il brevetto in funzione del
lavaggio in linea (CIP), secondo le linee
guida della certificazione EHEDG.
ICF - Cosa differenzia i vostri prodotti
da quelli offerti dalle multinazionali
del settore?
In primo luogo ci distinguiamo per la
tecnica di lavorazione e i materiali impiegati.
Il mercato ci riconosce da decenni
la qualità indiscussa dell’acciaio
Aisi 316L, e più recentemente anche
del titanio, lavorato da barra piena.
Questa tecnica alza i costi rispetto alla
media del mercato, ma con il vantaggio
di garantire un’affidabilità e una durata
che si prolungano per decenni. È chiaro
però che non possiamo replicare i volumi
produttivi delle grandi aziende. Le
nostre soluzioni vengono adottate soprattutto
in punti del processo dove
Elettropompa Rapid con
attacchi flangiati
sono richieste funzioni specifiche per
il trasporto delicato dei prodotti.
Autoadescanti e con girante flessibile,
vengono spesso preferite, anche rispetto
alle pompe a lobi, nella fase che precede
immediatamente il confezionamento
finale: dove cioè il prodotto
viene prelevato dal recipiente o dal serbatoio
per poi essere inviato alla linea
di confezionamento. Per noi essere piccoli
non è per forza un limite, perché
ci consente di esaltare alcune caratteristiche,
apprezzate dalle multinazionali
chimiche e farmaceutiche. Non siamo
disposti a cambiare prospettiva e prodotto
in nome delle dimensioni e dei
volumi produttivi.
ICF - Avete introdotto altre caratteristiche
innovative nei vostri prodotti?
Un’innovazione recente riguarda il materiale
della girante, che ora proponiamo
anche nella gomma Neoprene, oltre che
in silicone. La certificazione FDA, e quindi
la sua compatibilità con l’alcol, ha
reso il Neoprene finalmente utilizzabile
anche nel processo farmaceutico e, pensando
in particolare ai profumi, in quello
cosmetico. Questi materiali, insieme al
ridotto numero di guarnizioni e alla facilità
di smontaggio, consentono agli
utilizzatori di abbassare radicalmente i
costi di manutenzione e ricambi.
Sostituire una girante è un’operazione
facile ed economica, che l’azienda può
persino scegliere di svolgere dopo ogni
ciclo di produzione.
L’inizio della
lavorazione:
il taglio delle
barre di acciaio
inox Aisi 316L
o di titanio
Settembre/Ottobre 2017
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 39