ICF Settembre e Ottobre 2017

Componenti
interpelliamo le aziende costruttrici per
affrontarlo e risolverlo rapidamente.
Guarnizioni Sanitary
Flow Smart
ICF - Quindi, è soddisfatto del lavoro
svolto e dei risultati conseguiti nei
20 anni di attività? Quali obiettivi si
propone per il breve-medio termine?
I risultati sono stati positivi: sono le
cifre che parlano e dimostrano il ruolo
importante svolto dalla nostra filiale.
Naturalmente, siamo sempre alla ricerca
del “prodotto che non c’è” e di scoprire
nuove potenzialità per i nostri
prodotti.
Guardando al passato, posso affermare
di non avere rammarichi particolari; partendo
da un prodotto, come la pompa
peristaltica, che sembrava adatto a ricoprire
una nicchia molto ristretta, siamo
riusciti a sviluppare una serie di applicazioni
molto superiori alle aspettative.
Provenendo da aziende multinazionali
produttrici di pompe di grossa portata
e grosso volume, ritenevo che la pompa
peristaltica potesse offrire un numero
molto inferiore di opportunità,
ma così non è stato.
ICF - Attualmente l’attività della
Ricerca svolta dalla Casa Madre è finalizzata
soprattutto a raggiungere
performance tecnologiche sempre
più elevate o tiene molto presente
la realtà dei mercati e le esigenze
più concrete degli utilizzatori?
Oggi gli investimenti sono dedicati alla
messa a punto dei prodotti maggiormente
rispondenti alle richieste degli utilizzatori.
Le testimonianze del personale
tecnico-commerciale vengono molto
considerate e soddisfatte o con i prodotti
esistenti o con la progettazione di nuove
linee in grado di competere con i prodotti
di altri costruttori.
Peraltro, secondo quanto ha recentemente
confermato il CEO del Gruppo,
Watson Marlow non è interessata a realizzare
prodotti per entrare in competizione
a livello economico.
In Italia abbiamo perfino declinato una
richiesta di un quantitativo enorme di
pompe; lo stesso top management delle
sedi produttive ha confermato che
non siamo attrezzati per sostenere investimenti
così onerosi. Sarebbe servito
un nuovo stabilimento solo per
soddisfare le esigenze di un cliente,
pur prestigioso. Invece, la società ha
scelto anche di non vendere il brevetto
e di proseguire sulla sua strada.
Anche le società acquisite non puntavano
a raggiungere i grossi numeri, ma
si distinguevano per un prodotto di
qualità. In nessun caso sono state assorbite
aziende con il programma di
chiuderle, riducendo di conseguenza la
concorrenza; sempre si è puntato ad
un loro sviluppo che, in alcuni casi -
come la BioPure - ha portato, in pochi
anni, ad un notevole incremento del
personale e a quintuplicare le potenzialità
produttive.
Tutte le società acquisite devono dare
un contributo tangibile alla crescita
del Gruppo, e questo è un messaggio
positivo anche per il personale di queste
società: non ho mai visto un licenziamento
causato dall’andamento insufficiente
di un’azienda! Anche questo
è un importante segnale di conferma
della solidità aziendale.
In vent’anni la società è cambiata: allora
ci si conosceva tutti, ciò che non è possibile
con gli 800 dipendenti attuali.
Sono rimasti però inalterati i valori ed è
rimasta la gran parte delle persone determinanti
per i successi raggiunti. l
Da sinistra:
tubi Aflex Hose
e connettori
sanitari
Sistema di
riempimento
FF30
Settembre/Ottobre 2017
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 49