TRAKS MAGAZINE #15
Joan Thiele ci guida all'interno del nuovo numero di TRAKS MAGAZINE, la rivista dedicata alla musica emergente. In questo numero trovi: Maëlys, Carmine Tundo, RadioLondra, Alisia Jalsy, Minor Swing Quintet, Andrea Labanca, Chris Agnoletto, Ellen River, Fabio Curto, Le Hen, Giorgio Stammati, Enjoy the Void, Dutty Beagle, I Fiori di Mandy, Alèxein Mègas, Dentone & Ghezzani, Fabio Cuomo, Bluvertigo.
Joan Thiele ci guida all'interno del nuovo numero di TRAKS MAGAZINE, la rivista dedicata alla musica emergente. In questo numero trovi: Maëlys, Carmine Tundo, RadioLondra, Alisia Jalsy, Minor Swing Quintet, Andrea Labanca, Chris Agnoletto, Ellen River, Fabio Curto, Le Hen, Giorgio Stammati, Enjoy the Void, Dutty Beagle, I Fiori di Mandy, Alèxein Mègas, Dentone & Ghezzani, Fabio Cuomo, Bluvertigo.
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CHRIS AGNOLETTO<br />
Molte forme di amore (ma anche un po’ di indignazione) nel primo disco<br />
del cantautore foggiano, che ha anche un’attività, florida e parallela, di<br />
poeta e di scrittore<br />
Hai iniziato a lavorare a questo<br />
disco nel 2013: come sei arrivato<br />
fino all’album?<br />
Dopo un lungo periodo di distacco<br />
dalla musica, nel 2013 ho ritrovato<br />
l’ispirazione per scrivere nuove<br />
canzoni. Ho messo in piedi un<br />
paio di band ma non sono riuscito<br />
a trovare la formula magica che le<br />
facesse suonare come avrei voluto.<br />
Fino all’incontro con Alberto<br />
Nemo, musicista e produttore di<br />
Rovigo, con cui è nata un’intesa<br />
umana e artistica incredibile, che<br />
ha deciso di arrangiare una parte<br />
del mio repertorio e produrla per<br />
farci un album.<br />
Mi sembra che il disco sia permeato<br />
da una certa rabbia di<br />
fondo...<br />
Il disco è invece permeato di un<br />
intenso sentimento di amore, nelle<br />
sue varie forme: l’amor proprio,<br />
l’amore per una donna, l’amore<br />
per un amico scomparso, l’amore<br />
per un’umanità disperata, confusa<br />
e anestetizzata. Ecco, tutto questo<br />
amore si traduce in un urlo di<br />
dolore, più che di rabbia, quando<br />
l’oggetto o il soggetto a cui è rivolto<br />
lo si sente soffrire, lo si crede<br />
perduto, lo si vede morire.<br />
Come nasce “Il mondo è morto”?<br />
“Il mondo è morto” nasce da una<br />
profonda indignazione, scaturita<br />
dall’osservazione del momento<br />
storico nel quale viviamo, dove<br />
una società ipnotizzata, addomesticata<br />
e frustrata si lascia soggiogare,<br />
schiavizzare e impoverire dal<br />
potere di una minoranza occulta.<br />
Un’umanità impaurita che vede<br />
nemici ovunque, che distrugge e<br />
si autodistrugge, incapace di creare<br />
legami, guidata dalle più basse<br />
pulsioni, ormai sempre più slegata<br />
dalla propria essenza spirituale, ed<br />
è stupidamente felice. Chi è consapevole<br />
non può che essere infelice<br />
osservando questo mondo,<br />
che però, essendo morto, non può<br />
che rinascere in qualcosa di meglio.<br />
La tua attività di scrittura investe<br />
anche poesie e racconti: hai<br />
in programma prossime pubblicazioni?<br />
Prossimamente darò alle stampe<br />
una raccolta di racconti. Nel frattempo<br />
sto scrivendo un romanzo,<br />
un’avventura intrisa di esoterismo<br />
e fantasy, che continuerò compatibilmente<br />
con il mio progetto musicale.<br />
C’è un rapporto distaccato<br />
tra la le due attività: entrambe<br />
hanno dinamiche molto diverse di<br />
scrittura, ma talvolta ci possono<br />
essere delle convergenze; ad esempio,<br />
canzoni come “Parola d’ordine:<br />
uccidere!” e “L’uomo senza<br />
ombra” sono nate come racconti<br />
che poi ho avuto l’esigenza di mettere<br />
in musica.<br />
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