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TRAKS MAGAZINE #15

Joan Thiele ci guida all'interno del nuovo numero di TRAKS MAGAZINE, la rivista dedicata alla musica emergente. In questo numero trovi: Maëlys, Carmine Tundo, RadioLondra, Alisia Jalsy, Minor Swing Quintet, Andrea Labanca, Chris Agnoletto, Ellen River, Fabio Curto, Le Hen, Giorgio Stammati, Enjoy the Void, Dutty Beagle, I Fiori di Mandy, Alèxein Mègas, Dentone & Ghezzani, Fabio Cuomo, Bluvertigo.

Joan Thiele ci guida all'interno del nuovo numero di TRAKS MAGAZINE, la rivista dedicata alla musica emergente. In questo numero trovi: Maëlys, Carmine Tundo, RadioLondra, Alisia Jalsy, Minor Swing Quintet, Andrea Labanca, Chris Agnoletto, Ellen River, Fabio Curto, Le Hen, Giorgio Stammati, Enjoy the Void, Dutty Beagle, I Fiori di Mandy, Alèxein Mègas, Dentone & Ghezzani, Fabio Cuomo, Bluvertigo.

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I FIORI DI MANDY<br />

Esce il secondo ep ufficiale de I<br />

Fiori di Mandy: Carne. «Il titolo<br />

“Carne” è dedicato al quadro<br />

utilizzato per la copertina del disco,<br />

opera di Tonino Mattu, pittore<br />

oristanese che ha deciso di<br />

prestarci questa sua bellissima<br />

creatura”. Gli intenti della band si<br />

capiscono dalla prima traccia, Invadere,<br />

che cerca da subito di torcere<br />

le budella dell’ascoltatore. Si<br />

prosegue con Karter, che si rivela<br />

presto riferita a “Hurricane” Carter,<br />

protagonista della celeberrima<br />

canzone di Dylan nonché del film<br />

con Denzel Washington. Ma dallo<br />

spunto iniziale I Fiori di Mandy<br />

procedono, con dolore, lentezza e<br />

influssi elettrici. In virtù del piovere<br />

si rivela una danza che ha<br />

tratti ossessivi, con chitarra e basso<br />

completamente ingaggiati nel<br />

discorso e ispirazioni che possono<br />

far pensare ai primissimi Litfiba.<br />

Ma la canzone ha molte facce e<br />

si spezza in due, portando con sé<br />

un incedere pericoloso e psichedelico.<br />

Quelli di ieri parte piano,<br />

veleggia su orizzonti dolceamari,<br />

con il basso ancora in buona vena<br />

e il gusto per le immagini forti<br />

sempre presente. Mandria arriva<br />

modulando i ritmi, e usa più il fioretto<br />

che la spada, spagnoleggiando<br />

qui e là. Tra le storie la storia<br />

chiude l’ep optando per modalità<br />

morbide, sulle prime. Ma poi<br />

non ce la fa e rompe gli argini,<br />

lasciando ampio spazio di libertà<br />

agli strumenti e scatenandoli in<br />

una sorta di danza tribale finale.<br />

La personalità della band è molto<br />

spiccata, la capacità di scrittura da<br />

tenere presente, rabbia ed energia<br />

talmente evidenti che è inutile anche<br />

menzionarle.<br />

ALEXEIN MEGAS<br />

È in uscita il tuo nuovo video e<br />

singolo: perché hai scelto proprio<br />

questo brano?<br />

The White Bird rappresenta uno<br />

stato mentale appartenente all’essere<br />

umano. Tutti che si affannano<br />

per raggiungere i propri obbiettivi<br />

perdendo di vista il vero<br />

scopo di ogni singolo respiro, di<br />

ogni attimo condiviso con gli altri.<br />

Lo stato di prigionia delle persone<br />

è rappresentato dalla gabbia<br />

bianca, che stringe in una morsa<br />

la vita del ragazzo, angosciato e<br />

dolorante. A metà della storia il<br />

ragazzo cade in un sonno profondo<br />

e tribolato, tanto da iniziare a<br />

confondere il sogno con la realtà,<br />

rischiando di impazzire. Inizia la<br />

sua rincorsa verso la gabbia che<br />

fino ad allora era stata come una<br />

compagna sempre presente, sebbene<br />

indesiderata. L’ultima scena<br />

ci regala un messaggio sottile: il<br />

ragazzo che lascia andare la gabbia<br />

per impugnare la chitarra vuole<br />

rappresentare la liberazione dalla<br />

sua prigionia con l’ingresso in<br />

un luogo sconosciuto e spazioso,<br />

ma che rappresenta pur sempre<br />

una gabbia.<br />

A fine settembre uscirà il tuo<br />

nuovo lavoro: ci puoi raccontare<br />

come sarà?<br />

The White Bird sarà composto da<br />

dieci tracce: un percorso tortuoso<br />

tra stati emotivi, urla di rabbia,<br />

bisogno di solitudine e voglia di<br />

amore e libertà. Si tratta del percorso<br />

della mente di un artista,<br />

con ostacoli sul proprio cammino.<br />

Emotivamente instabile, esaspera<br />

le sue reazioni, rivolgendo le proprie<br />

urla verso lo spazio. Soltanto<br />

l’amore verso se stesso e verso gli<br />

altri, permetterà ai suoi reali sentimenti<br />

di venir fuori.<br />

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