TRAKS MAGAZINE #16
Nuovo numero per TRAKS MAGAZINE che intervista gli Zen Circus. Ma ci sono anche Cosmorama, AZ Blues, Armonite, Postino, Daniele Castellani, gli Archimedi e molti altri
Nuovo numero per TRAKS MAGAZINE che intervista gli Zen Circus. Ma ci sono anche Cosmorama, AZ Blues, Armonite, Postino, Daniele Castellani, gli Archimedi e molti altri
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no anche in ambito indipendente<br />
a fare dischi prima impossibili<br />
Appino: Io da “nerd di studio”,<br />
visto che abbiamo questa autodeterminazione<br />
di registrarci e<br />
di mixarci ho veramente visto<br />
cambiare completamente le cose.<br />
Adesso il digitale è irriconoscibile<br />
dall’analogico. Non lo dico io, l’ha<br />
ammesso anche gente che lavora<br />
con Steve Albini. Ufo: E soprattutto<br />
si possono fare cose molto sofisticate,<br />
prima si cercava di arrivare<br />
al risultato ma veniva fuori una<br />
cosa un po’…<br />
Appino: Era parecchio difficile.<br />
Oggi sono incredibili le possibilità<br />
che si hanno a disposizione. Questa<br />
cosa, a mio modesto parere,<br />
ha cambiato sicuramente, snaturato<br />
per certi versi, ma comunque<br />
migliorato le produzioni italiane.<br />
Penso ai dischi usciti fra i primi<br />
e la metà degli anni 2000, alcuni<br />
sono molto belli, con grandissima<br />
creatività, ma dal punto di vista<br />
produttivo difficili. Ufo: prima le<br />
cose erano così: se avevi soldi facevi<br />
un disco bello, se non avevi<br />
soldi facevi un disco brutto. Oppure<br />
non avevi soldi e facevi un<br />
disco bello, ma per combinazione.<br />
Ora puoi scegliere: puoi fare anche<br />
un disco brutto apposta, puoi<br />
fare dei suoni clamorosi in camera<br />
tua. Appino: questa cosa ha<br />
portato anche a canzoni che non<br />
adoro ma che suonano in maniera<br />
futuribile e che hanno portato<br />
avanti la musica italiana.<br />
Tre nomi “di qualità” tra quelli<br />
che girano oggi<br />
Appino: per me, non per modernità<br />
ma per qualità, Salmo è uno<br />
che ha veramente portato avanti<br />
il suono… Ufo: ha le basi più belle…<br />
Appino: penso anche a un<br />
Giorgio Poi, che ha assolutamente<br />
impiantato un sound incredibile<br />
per la musica italiana. Calcutta<br />
stesso secondo me ha tirato fuori<br />
un sound che nel 2003 sarebbe<br />
stato difficile… Ufo: Per quanto<br />
paghi dazio a una certa epoca<br />
però è fatto in una maniera incredibile.<br />
Appino: Non è neanche<br />
una questione di quanto ci piace o<br />
no. È una questione di quanto sia<br />
andata avanti la musica.<br />
Ufo: Anche Cosmo che ha tirato<br />
fuori un format anche di spettacolo<br />
che non c’era mai stato. Ci sono<br />
cose ganze anche in Italia, di molti<br />
generi. Appino: Assolutamente.<br />
Anzi noi crediamo che sia il rock<br />
quello che è rimasto al palo, per<br />
questa idea obbligatoria… Penso<br />
a molti gruppi stranieri che oggi<br />
hanno delle produzioni incredibili<br />
e che mescolano il garage all’elettronica,<br />
cosa che qui ancora si<br />
fatica a fare. Quello che vogliamo<br />
fare noi fare con i nostri dischi,<br />
pur essendo un gruppo rock nel<br />
dna. Però ascoltiamo di tutto. Ufo:<br />
Già il nostro tentativo di unire il<br />
cantautorato italiano con l’indipendente<br />
americano è già in origine<br />
un tentativo di fare una mescolanza.<br />
Per questo facevamo punk<br />
rock con gli strumenti acustici,<br />
cercavamo di sovvertire un po’ le<br />
cose…<br />
Fabio Alcini<br />
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