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GLAM OTTOBRE 2018

La Prima Vera Rivista Rosa

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ITALIA<br />

@Study Breaks Magazine<br />

Un progetto tutto scozzese: combattere la “povertà<br />

mestruale” Da settembre la Scozia è diventata la prima<br />

nazione a fornire tamponi, assorbenti e coppe mestruali<br />

gratis alle studentesse di scuole medie, superiori e<br />

universitarie. L’iniziativa nasce dall’esigenza di combattere<br />

il cosiddetto “period poverty” ossia l’impossibilità di<br />

fronteggiare le spese legate al periodo del mestruo. La<br />

situazione, a quanto sembra, era così grave da indurre<br />

molte ragazze a non andare a scuola, in quanto non<br />

potevano permettersi l’acquisto dei prodotti.<br />

È stata proprio una diciottenne, la londinese Amika George,<br />

a mettersi in prima linea nella lotta per i diritti delle<br />

ragazze in difficoltà economica. Una battaglia di civiltà<br />

che sicuramente non riguarda solo le giovani donne inglesi,<br />

ma investe tanti altri paesi, compresa l’Italia.<br />

Secondo i calcoli, il programma del governo di Edimburgo<br />

costerà 5,2 milioni di sterline (cioè 5,8 milioni di<br />

euro) e aiuterà ben 395 mila ragazze. Come ha spiegato<br />

il Ministro del gabinetto scozzese per le Comunità, Aileen<br />

Campebell, non è accettabile che in un paese ricco<br />

come la Scozia si faccia fatica a comprare i prodotti sanitari<br />

di base. Per questa ragione quelli essenziali saranno<br />

disponibili per chi ne avrà bisogno.<br />

Tale iniziativa ha spinto alcuni politici del Regno Unito<br />

a chiedere programmi simili. Secondo dei sondaggi,<br />

infatti, sono migliaia le ragazze che perdono giorni di<br />

scuola per l’impossibilità di comprare gli assorbenti. Anche<br />

Deirdre Kingston, del Partito Laburista irlandese, ha<br />

richiesto l’estensione del piano nella sua nazione dove, in<br />

alcune scuole, sono le stesse insegnanti a fornire i tamponi<br />

alle loro studentesse.<br />

Arrivano i distributori automatici<br />

Come saranno forniti i prodotti? In un modo molto<br />

semplice. Verranno installati dei distributori automatici<br />

gratis dove le ragazze potranno prendere tutto quello<br />

di cui hanno bisogno. Anche gli assorbenti, quindi,<br />

diventano un bene di prima necessità.<br />

La questione era già stata affrontata nel Regno Unito nel<br />

2000, anno in cui l’IVA sui prodotti sanitari femminili<br />

era stata abbassata dal 17,5% al 5%.<br />

La situazione italiana<br />

In Italia la situazione è ancora agli albori. Nonostante<br />

nel 2016 sia stata presentata una proposta di legge per<br />

la riduzione dell’aliquota al 4%, di fatto non è mai stata<br />

discussa. Gli assorbenti restano “beni di lusso” e per<br />

questo tassati al 22%.<br />

D’altra parte questa vicenda pone in luce un aspetto<br />

trascurato o ignorato: un preconcetto legato al genere,<br />

per cui a parità di prodotti, quelli rivolti alle consumatrici<br />

femminili costano almeno un 7% in più rispetto a quelli<br />

dedicati agli uomini. Nella bellezza la disparità sale al<br />

13%.<br />

Al di là di questo divario economico tra uomini e<br />

donne, la questione degli assorbenti investe un bene di<br />

prima necessità, di cui non si può fare a meno. La Scozia<br />

dovrebbe essere presa come esempio e certi prodotti<br />

sanitari femminili andrebbero distribuiti gratis alle fasce<br />

più deboli della società.<br />

gitaliamagazine.it<br />

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