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ICF Settembre e Ottobre 2018

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

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Attualità<br />

Reach: le criticità<br />

per il mercato<br />

Le difficoltà di comunicazione lungo<br />

la filiera, l’identificazione delle sostanze<br />

riciclate, le conseguenze della Brexit.<br />

Sono tante le sfide, in materia di Reach,<br />

a cui gli operatori devono far fronte.<br />

Se ne è discusso alla terza conferenza sul<br />

regolamento organizzata da Assicc e Octima.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Qual è la situazione della registrazione<br />

delle sostanze chimiche<br />

secondo il regolamento<br />

Reach, all’indomani della<br />

scadenza di maggio <strong>2018</strong>?<br />

Quali sono gli effetti che la normativa<br />

sta avendo sul mercato e quali le criticità<br />

regolatorie? Come si dovrà comportare<br />

chi importa sostanze registrate<br />

dal Regno Unito una volta compiuta<br />

la Brexit? Questa e a molte altre domande<br />

hanno costituito il cuore della<br />

terza conferenza di Assicc e Octima<br />

su Reach, CLP e biocidi, nella cornice<br />

dell’evento Rampsec (Raw materials,<br />

Specialties, Chemicals) a Milano.<br />

Abbiamo seguito la sessione mattutina<br />

della conferenza, introdotta da Enzo<br />

Grimaldi, di Assicc, e Filippo Busolo,<br />

coordinatore Reach e Clp di Octima.<br />

La prima presentazione è stata affidata<br />

a Gianluca Stocco di Normachem, che<br />

si è soffermato sulle criticità regolatorie<br />

e ha dato alcuni numeri relativi<br />

all’ultimo periodo: “Negli ultimi 10<br />

anni Reach ha riguardato 15.000 sostanze<br />

con tipo di registrazione ‘full’<br />

e 8.000 sostanze con tipo di registrazione<br />

‘intermediate’, 82.586 fascicoli<br />

e 14.000 imprese. Tramite Reach,<br />

la Commissione europea ha finanziato<br />

40 milioni di euro all’anno per supportare<br />

la ricerca con metodi alternativi<br />

ai test su animali. Tra il 2012 e il<br />

<strong>2018</strong> sono state adottate 18 restrizioni,<br />

tra cui quelle riguardanti Cr, Ni e<br />

Pb nei prodotti di consumo, bisfenolo<br />

A nella carta termica e nonilfenoli nel<br />

tessile. Quanto alla sostituzione delle<br />

SVHC (Substances of very high concern,<br />

ovvero sostanze altamente preoccupanti)<br />

con alternative più sicure”<br />

– ha continuato Stocco – “191 sostanze<br />

sono nella lista di quelle candidate<br />

all’autorizzazione e 43 sono soggette<br />

ad autorizzazione e incluse nell’Allegato<br />

XIV”.<br />

Il relatore ha sottolineato poi come la<br />

revisione del Reach abbia fatto emergere<br />

la questione dei nanomateriali.<br />

“Lo scorso 26 aprile gli Stati membri<br />

hanno votato a favore della bozza<br />

di regolamento della Commissione<br />

che modifica gli allegati al Reach per<br />

le sostanze in nanoforma. Le modifiche<br />

proposte chiariscono i requisiti di<br />

informazione Reach per le sostanze in<br />

nanoforma e introducono la definizione<br />

di nanomateriale. Le modifiche permetteranno<br />

sia alle imprese sia alle autorità<br />

di accrescere il livello di conoscenza<br />

sui nanomateriali, sul loro uso,<br />

su quali eventuali rischi possono comportare<br />

per la salute e l’ambiente e come<br />

questi rischi sono controllati”.<br />

Tra le criticità, Stocco ha evidenziato<br />

quella relativa ai polimeri. Secondo<br />

il paragrafo 2 dell’art. 138 sulle revisioni,<br />

“la Commissione può presentare<br />

proposte legislative non appena<br />

può essere determinato un modo praticabile<br />

ed efficiente in termini di costi<br />

per selezionare i polimeri ai fini della<br />

registrazione in base a validi criteri<br />

tecnici e scientifici, e dopo aver pubblicato<br />

una relazione riguardante: a)<br />

i rischi che presentano i polimeri rispetto<br />

ad altre sostanze; b) l’eventuale<br />

necessità di registrare taluni tipi di<br />

polimeri, tenendo conto della competitività<br />

e dell’innovazione, da un lato,<br />

14 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

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