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ICF Settembre e Ottobre 2018

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

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Attualità<br />

Foto Som Biotech<br />

Farmaci biosimilari:<br />

un settore in forte crescita<br />

Sostitutivi e simili ai biofarmaci con brevetto scaduto, i farmaci biosimilari<br />

hanno registrato una crescita esponenziale dei consumi nel mercato<br />

farmaceutico italiano, riuscendo a offrire qualità, sicurezza ed efficacia<br />

paragonabili agli “originator”, a un prezzo inferiore.<br />

Un valido sostitutivo<br />

Commercializzabile solo dalla data di<br />

scadenza brevettuale dei farmaci biologici<br />

(detti anche ‘originator’), il farmaco<br />

biosimilare è un valido sostitutivo<br />

organico di insuline, ormone della crescita,<br />

eritropoietine e fattori di crescita<br />

granulocitari, già presenti sui mercati<br />

italiani. Seppure le differenze rimangano<br />

ancora molte, il processo di approvazione<br />

rimane comunque lo stesso dei<br />

farmaci originatori che, prima di entrare<br />

in commercio,vengono valutati a livello<br />

centrale dall’EMA tramite “procedura<br />

centralizzata”, non prima di aver attraversato<br />

il Comitato per Prodotti Medicinali<br />

ad uso Umano (CHMP) incaricato<br />

di emanare il suo parere positivo o negativo<br />

sulla possibilità di commerciadi<br />

Eva De Vecchis<br />

Il termine biotecnologie è stato<br />

coniato per indicare tutte quelle<br />

tecnologie che utilizzano sistemi<br />

biologici oppure organismi viventi.<br />

Le biotecnologie sono alla<br />

base del processo di produzione dei farmaci<br />

biologici, una delle più grandi rivoluzioni<br />

in campo medico, che ha dato<br />

un contributo importante nel trattamento<br />

di forme di malattie gravi quali<br />

tumori, sclerosi multipla, diabete, artrite<br />

reumatoide e molte altre rare malattie<br />

autoimmuni, costituendo una valida<br />

alternativa ai farmaci tradizionali. Alcuni<br />

di questi biofarmaci che sono già in<br />

commercio, e il cui accesso al mercato è<br />

stato autorizzato dall’EMA (Agenzia Europea<br />

per i Medicinali), possiedono una<br />

copertura brevettuale scaduta, oppure<br />

in fase di scadenza entro il 2019. Proprio<br />

da una simile necessità sono nati<br />

dei farmaci sostitutivi e simili agli ‘originali’,<br />

anch’essi autorizzati a circolare<br />

sul mercato e dunque commercializzabili.<br />

Stiamo parlando dei farmaci biosimilari,<br />

che stanno prendendo sempre<br />

più il sopravvento all’interno del mercato<br />

farmaceutico, tanto da raggiungere<br />

risultati invidiabili a partire dallo scorso<br />

anno, quando il consumo di questi prodotti<br />

in Italia ha subito un incremento<br />

del 73,9%, rispetto al 2016.<br />

lizzare quel determinato prodotto. Nel<br />

caso dei farmaci biosimilari, l’unica differenza<br />

risiede nel nuovo percorso normativo<br />

e regolatorio, creato a posta nel<br />

2003, per autorizzare la vendita di questi<br />

pionieri del mercato farmaceutico.<br />

Simile o identico? Differenze e analogie<br />

tra originator e biosimilare<br />

Seppure simili, i farmaci biosimilari non<br />

sono identici a quelli di riferimento e le<br />

differenze che li separano sono tangibili.<br />

La prova più evidente risisede nel fatto<br />

che sostituire una cura con farmaco<br />

originatore con una cura biosimilare è<br />

altamente sconsigliato. A parte questo,<br />

il fattore che più di tutti mette un freno<br />

tra le due generazioni di farmaci è il processo<br />

di sviluppo: se i biologici infatti,<br />

nascono da studi clinici che partono da<br />

zero e testano la loro efficacia sui pazienti<br />

affetti da malattie gravi, i farmaci<br />

biosimilari hanno il vantaggio di avere<br />

dei “genitori” che facciano da metro<br />

di paragone e con i quali, prima di poter<br />

essere commercializzati, devono su-<br />

18 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

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