3D_Winter

#3DREPORTAGE
l
Le rocce, il deserto, il silenzio del vento. La quiete
irrequieta prima della tempesta della storia, del
mito, di un passato immortale che resterà per
sempre presente nel futuro. Amman è il caos.
Altrove, invece, sassi, solitudini e suoni lontani.
Lontani nella distanza, lontani nel tempo. La
Giordania è un mondo a sé. E nessuno può dire di
aver visto il mondo se non ha visto la Giordania.
2. SULLA STRADA, PICCOLA PETRA
Due giorni ad Amman per assaggiarne le
atmosfere. Poi via verso sud, sulla strada che
porta dritto nel cuore della leggenda.
L’itinerario è un incanto ed è da fare
necessariamente in macchina. Non è il caso,
però, di noleggiarne una da soli. Meglio una
guida locale, non tanto per un discorso di rischi e
cautele, quanto per far meglio fronte a eventuali
imprevisti. Il 99% delle persone in cui ci si imbatte,
infatti, non parla una sola parola di inglese. E
allora anche una ruota a terra o una qualsiasi altra
banale richiesta di aiuto può diventare un grosso
problema.
Lo scenario cambia, si scopre di rocce rosse. I
finestrini devono restare giù, con l’aria calda che
tira la pelle abbronzata di sole. Musica o non
musica, vi sembrerà di sentirla comunque.
Mentre si srotola il tappeto della magia, un paio di
sorprese lungo il cammino.
L’hotel più piccolo del mondo: un vecchio
maggiolone, sospeso sul ciglio di un precipizio,
trasformato nella più insolita camera da letto
che possa trovare posto nell’immaginazione di
chiunque.
Una bomboniera inspiegabile.
E ancora, la Piccola Petra che anticipa la potenza
della sorella maggiore. Un sito archeologico non
grandissimo, ma folle.
Anziani già vecchi incrociano lo sguardo e suonano
strumenti impossibili.
I templi sovrastano tutto e iniziano a mostrare la
grandezza di questo Paese.
1. AMMAN
In una parola? Esoterica. Una sorta di viaggio nel
viaggio.
Amman è accogliente e sicura, ma non per
questo semplice.
Al di là degli ingorghi di strade e di volti, di
salite e di discese, infatti, la capitale si lascia
scoprire per davvero soltanto molto lentamente.
Bisognerebbe viverla o comunque aspettarla
come si aspetta una donna splendida che si
sveste dei propri abiti mentre si veste del proprio
fascino.
Senza fretta.
E, altro aspetto fondamentale, senza i pregiudizi
che appannano gli occhi di noi occidentali nei
confronti di tutto ciò che sia Medio Oriente.
Amman è il rifugio di tante cose diverse, tutte
preziosissime.
Per capirlo basta andare sulla terrazza della
Cittadella, basta fermarsi ad ascoltare il
tramonto. Il cielo color oro, il canto dei muezzin
che circonda ogni direzione.
Se esiste un’anima, qui vi sembrerà di sentirla.
Se cercate qualcosa, qualcosa di più grande, qui
avrete di colpo l’illusione di averla trovata.
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