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EDITORIALE<br />
di Carmine Bonanni<br />
p<br />
Passato o futuro. Storia o fantascienza. Bianco o<br />
nero. Brutto o bello. Bambino o pensionato. C’è<br />
sempre una via di mezzo, percorribile da tanti,<br />
che ci pone al centro. E che ci lascia equidistanti<br />
tra due estremi. Noi di <strong>3D</strong> Magazine siamo alla<br />
ricerca di questa “via di mezzo”.<br />
Lo facciamo oggi, in un momento di “ripartenza”,<br />
che ci vede impegnati a ricostruire la nostra<br />
giovane avventura. Forse qualcuno ricorderà<br />
con simpatia quella sera di tre anni fa,<br />
quando un manipolo di giornalisti,<br />
guidati da un editore folle, Palma<br />
Sopito, decise di lanciare una sfida<br />
coraggiosa. Quella di un magazine<br />
di carta nuovo di zecca, che<br />
raccontasse storie straordinarie<br />
di gente ordinaria e valorizzasse le<br />
immagini nella maniera più giusta, con<br />
la freschezza delle idee dei tanti giovani<br />
colleghi impegnati a compilare le loro pagine con<br />
la caparbietà che solo ad una certa età si può<br />
avere dentro. Una bella iniezione di energia, in<br />
un settore troppo ancorato a regole antiche e a<br />
steccati professionali spesso insuperabili per chi<br />
aveva meno carte da giocare. È vero, l’onda della<br />
grande rete non ha risparmiato neanche noi. Una<br />
opportuna e bella vetrina on line accompagna<br />
quotidianamente il nostro giornale. Ma ė qui,<br />
sulla carta, la nostra vera casa. Parlavamo<br />
di “ricostruzione”. Prendo a prestito, su<br />
suggerimento del preziosissimo vicedirettore Enzo<br />
Agliardi, la metafora lanciata da mister Ancelotti<br />
quando raccontava poco tempo fa ai cronisti<br />
sportivi, i segreti del suo Napoli.<br />
Parto dal meglio che c’è, ed è tanto - questo in<br />
soldoni il suo pensiero - lo modello a modo mio,<br />
per rendere ancora più forte la squadra.<br />
Ci abbiamo provato anche noi, nel nostro<br />
piccolo. E abbiamo rimesso in piedi un team e<br />
rinnovato le motivazioni di ognuno. Tanti piccoli<br />
nuovi innesti su una base già forte. Tante nuove<br />
idee per tornare al nostro obiettivo primario:<br />
raccontare storie. Ne troverete molte in questo<br />
numero invernale, sperando che vi<br />
accompagnino fino alla primavera.<br />
Ma il nostro <strong>3D</strong> è anche altro. Un<br />
contenitore di fatti, di pensieri, di<br />
tendenze, di persone che lasciano<br />
un segno. Per farlo ci è sembrato<br />
necessario tornare “al centro”.<br />
Riconquistare la nostra “via di<br />
mezzo”, semmai fosse stata smarrita.<br />
Per essere liberi di raccontare, senza<br />
condizionamenti o passioni del momento.<br />
Crediamo, speriamo di esserci riusciti. Le fasi<br />
di start-up sono sempre delicate e difficili da<br />
gestire, lo sappiamo bene noi tutti, dall’editore<br />
ai tanti nostri collaboratori, dall’eccellente<br />
caporedattore ai responsabili del reparto grafico,<br />
dal direttore artistico fino all’instancabile signora<br />
del marketing.<br />
Uno sforzo che speriamo possa essere<br />
premiato dal vostro incoraggiamento e dal<br />
vostro consenso. C’è ancora tanto da costruire.<br />
Vogliamo crescere ancora e lo faremo con voi.<br />
Proveremo a diventare un punto di riferimento<br />
della vostra voglia di raccontare e di leggere<br />
storie. Ripartendo dal centro.<br />
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