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3D_Winter

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#<strong>3D</strong>REPORTAGE<br />

5. ROSSO WADI RUM: IL DESERTO<br />

7. MAR MORTO<br />

Ancora più a sud, ancora più nel profondo delle<br />

Un bagno di sale, la fine del viaggio. Per<br />

pagine di questo romanzo. Le rocce diventano<br />

rilassarsi dopo un’avventura tanto piena di tutto,<br />

sabbia, il vento soffia più forte.<br />

nulla di meglio che galleggiare senza muovere<br />

«Fa caldo, ma farà freddo», ammonisce con fare<br />

un muscolo. Uno specchio che si ritrae di anno in<br />

severo un giovane il cui copricapo svela soltanto<br />

anno, silenziosamente destinato a scomparire.<br />

gli occhi. La scena è quella di un campo che<br />

Ancor più imperdibile, dunque.<br />

precede l’accampamento vero e proprio. Da qui si<br />

Come traguardo di un itinerario.<br />

procede in jeep, non c’è alternativa.<br />

Come sigillo di un sogno che non dimenticherete<br />

Quindi si monta, si salta su strade che non<br />

mai più. Un sogno chiamato Giordania.<br />

esistono, si grida di orizzonti infiniti e di vita vera.<br />

Wadi Rum è un’oasi di bolle trasparenti. Ci si<br />

dorme dentro, sotto una coperta di stelle.<br />

Non avreste mai immaginato che potesse<br />

esistere un posto così. E invece esiste.<br />

6. IL GOLFO DI AQABA,<br />

A UN’ONDA DI MARE DA ISRAELE<br />

Giordania, Israele, Egitto e Arabia Saudita.<br />

Il Golfo di Aqaba sta nel mezzo di tanti mondi<br />

diversi e navigando sulle sue acque ci si perde<br />

Grazie di vero cuore a Marco Salaris. Giovane<br />

nell’inganno di poterli comprendere tutti.<br />

diplomatico, fresco di promozione ma soprattutto<br />

Il Mar Rosso e la penisola del Sinai evocano<br />

Amico.<br />

vicende storiche e migliaia di libri.<br />

Senza il suo entusiasmo non mi sarei deciso a<br />

3. PETRA<br />

Petra è il tempo che si è fermato.<br />

4. IL RIFUGIO, STORIA DI UNA COLLANA<br />

«Sono ossa di cammello», sussurra Tarek in un<br />

In moto d’acqua è da brividi, a un’onda di mare da<br />

Israele, con la città di Eilat a fare da sfondo.<br />

raggiungerlo, ad avventurarmi in questo viaggio,<br />

e allora grazie, grazie ancora.<br />

È un passato sospeso che tempo non ha.<br />

rifugio a circa 1500 metri sul Tesoro di Petra.<br />

Non cercate gli scorci di Indiana Jones o di<br />

Non dovremmo nemmeno essere qui, non si può.<br />

Lawrence d’Arabia. Cercate la verità. Cercate i<br />

Certi percorsi sono vietati perché pericolosi, ma<br />

sentieri più sconnessi, alcuni dei quali proibiti,<br />

lui mi ci ha portato lo stesso.<br />

ma necessari. Cercate i picchi di vertigini e di<br />

Abbiamo camminato sul rasoio del vuoto, ci<br />

emozioni. Ammiratela dall’alto.<br />

siamo stancati, ma ora osserviamo il mondo da<br />

Petra non deve essere Hollywood, Petra deve<br />

quassù.<br />

essere il silenzio. O il rumore degli zoccoli di<br />

Sembra di sentire il cielo appoggiato sulle spalle<br />

cavallo che sembrano voler fracassare un tappeto<br />

come un mantello.<br />

di pietre che invece sopravviveranno a tutto.<br />

«La prendo».<br />

Il Tesoro, le tombe, i ragazzini locali che<br />

Non gli ho nemmeno chiesto quanto vuole.<br />

proveranno a rifilarvi qualsiasi cosa in cambio<br />

«Tienila, è tua. Non voglio nulla, siamo amici<br />

di una moneta o due.<br />

adesso». E versa del tè.<br />

Al guardarli nei loro occhi scuri, però, vi<br />

sembrerà di aver capito meglio la vita.<br />

Finirete con l’essergli grati, anche se vi hanno<br />

appena fregato.<br />

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