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#<strong>3D</strong>STORIES<br />
Il Signore<br />
degli incarichi<br />
c<br />
MARIANO BRUNO, SEGRETARIO<br />
DEL CORPO CONSOLARE,<br />
CONSIGLIERE DEL TEATRO<br />
SAN CARLO, MANAGER,<br />
COMMERCIALISTA E TANTO ALTRO<br />
di Veronica Valli<br />
Console onorario e segretario del corpo consolare,<br />
ph. M. Baldassarre<br />
economista, consigliere di indirizzo del Teatro San<br />
Carlo, già vicepresidente dell’Unione industriali<br />
Napoli e dell’Ordine Commercialisti di Napoli,<br />
e tanto altro ancora. Presentato così potrebbe<br />
sembrare semplicemente qualcuno che colleziona<br />
incarichi ed onorificenze di prestigio, ma Mariano<br />
Bruno è molto di più.<br />
La prima cosa che balza all’occhio, incontrandolo<br />
nella affascinante sede napoletana di Deloitte,<br />
l’azienda internazionale di servizi di consulenza<br />
e revisione di cui è partner, è quella di essere<br />
innanzitutto una persona alla mano, pronto a<br />
raccontarsi con garbo e un pizzico d’ironia.<br />
Con questa leggerezza ‘calviniana’ Bruno prova a<br />
spiegarci qual è il segreto per coniugare le sue mille<br />
attività, come ad esempio l’incarico di segretario<br />
generale del Corpo consolare di Napoli e quello<br />
nella Deputazione della Cappella del Tesoro di San<br />
Gennaro o di Cavaliere dell’Ordine di Malta, giusto<br />
per citare due cariche non ancora a noi “rivelate”.<br />
“Non è facile – ammonisce Bruno - perché bisogna<br />
fare i conti con tante cose, con la vita privata e gli<br />
impegni che si accavallano, senza contare che,<br />
quando si hanno tante cose da fare si rischia poi<br />
di fare tutto male. Io ho iniziato a lavorare appena<br />
ph. M. Baldassarre<br />
dopo la laurea, impegnandomi<br />
sempre in quello che facevo.<br />
Anche adesso tutte le mie attività<br />
sono comunque complementari,<br />
soprattutto a Deloitte, che<br />
è l’azienda con cui lavoro in<br />
esclusiva, oramai da anni”.<br />
Passione per il lavoro, la cultura<br />
e la difesa della città, con un<br />
occhio all’internazionalizzazione:<br />
Bruno riassume così i propri<br />
elementi cardine che lo<br />
hanno guidato nel suo cursus<br />
honorum e lo hanno portato<br />
a diventare anche Consigliere<br />
d’Indirizzo del Teatro San Carlo<br />
di Napoli. E a proposito di<br />
respiro internazionale, Bruno<br />
ricorda con affetto la visita del<br />
principe Alberto nel capoluogo<br />
partenopeo per ricevere una<br />
laurea ad honorem all’Università<br />
Parthenope.<br />
Alla domanda su quante ore al<br />
giorno bisogna lavorare per fare<br />
tutto, Bruno risponde con la<br />
serenità di chi ama ciò che fa (e<br />
dunque senza rimpianto) “Anche<br />
20! Ma l’importante è avere<br />
una struttura ben organizzata<br />
alle spalle, come lo è appunto<br />
Deloitte. Soprattutto se ci sono<br />
scadenze, allora non ci sono<br />
alternative. Bisogna pianificare<br />
bene tutto”. Venti ore sono già<br />
tanto, ma se c’è da scendere<br />
in campo per la propria città<br />
si arriva anche a 24, precisa il<br />
manager. Soprattutto di questi<br />
tempi, in cui è importante<br />
valorizzare le eccellenze del<br />
nostro territorio e avvicinare ad<br />
esse i più giovani. E a proposito<br />
della difesa della cultura e<br />
del territorio della buona<br />
napoletanità, l’occhio di Bruno<br />
è sempre attento ai ragazzi,<br />
cui consiglia trasversalmente<br />
di “investire sul proprio futuro,<br />
studiando e impegnandosi,<br />
perché col sacrificio si ottiene<br />
tutto”.<br />
Tra le attività del poliedrico<br />
manager, non mancano quelle<br />
benefiche, “il fil rouge che lega<br />
le tante cose che faccio”, e<br />
poi c’è il coniugare tradizione<br />
e internazionalizzazione,<br />
sempre a tutela delle nostre<br />
eccellenze. Ho lavorato per<br />
portare l’Academy Deloitte a<br />
San Giovanni a Teduccio, il cui<br />
intento è la contaminazione<br />
positiva del territorio, nell’ottica<br />
di una sfida che contribuisca a<br />
creare nuove opportunità”.<br />
Ma Bruno non si ferma certo<br />
qui; molti sono i progetti per<br />
il suo futuro, sempre volti alla<br />
promozione e alla tutela del<br />
nostro patrimonio. E magari<br />
un domani, chissà, volti<br />
anche a raggiungere il dono<br />
dell’ubiquità. Per poter fare<br />
sempre di più.<br />
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