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#<strong>3D</strong>STYLE<br />
Isaia: genio<br />
e passione<br />
FONDAZIONE ISAIA –<br />
PEPILLO: LA NUOVA<br />
SFIDA DI UNA AZIENDA<br />
CHE CON I SUOI ABITI<br />
ARTIGIANALI HA<br />
CONQUISTATO IL MONDO<br />
di Anna Paola Merone<br />
s<br />
‘Sui biglietti da visita che mio padre si portava<br />
dietro, quando con la sua Giardinetta se ne<br />
andava in giro per tutto il Sud a vendere abiti<br />
sartoriali, c’erano due indirizzi. Uno era quello<br />
del negozio, l’altro del laboratorio. Un modo per<br />
darsi un tono perché tutto quello che avevamo<br />
era uno spazio di neanche quaranta metri<br />
quadrati in via Seggio del Popolo, che aveva un<br />
ingresso nel vicolo posteriore: il nostro secondo<br />
indirizzo’. L’ironia è la cifra stilista di Gianluca<br />
Isaia, che incomincia così a raccontare la storia<br />
di famiglia – e di una azienda che con i suoi abiti<br />
artigianali ha conquistato il mondo intero – nel<br />
corso della presentazione al teatro San Carlo<br />
della Fondazione ‘Isaia-Pepillo’. Una nuova<br />
sfida per il manager deciso a fare in modo che<br />
‘’la napoletanità continui ad essere nel mondo<br />
esempio di genio e passione.”<br />
Amministratore Delegato della Isaia & Isaia Spa<br />
e presidente della Fondazione Isaia-Pepillo,<br />
Gianluca è convinto che ‘’le tradizioni sono un<br />
dono da rispettare e tramandare. La Fondazione<br />
fa una promessa a Napoli: restituirle quello che<br />
ha dato a noi attraverso numerosi progetti per<br />
il territorio”. Ed ecco dunque una scuola per<br />
sarti completamente gratuita, un corso di lingua<br />
napoletana e l’idea di commissionare una ricerca<br />
sulla storia della sartoria in Campania allo<br />
storico Franco Barbagallo, in collaborazione con<br />
il dipartimento di Scienze Economiche e Sociali<br />
della Federico II.<br />
Dopo gli studi alla Bocconi, nel 1989, Gianluca<br />
Isaia prende il testimone dell’azienda di famiglia<br />
fondata negli anni Trenta da nonno Enrico a<br />
Napoli e poi approdata a Casalnuovo, il paese<br />
dei sarti con una tradizione risalente all’epoca<br />
borbonica. Il suo impegno fin da subito fa la<br />
differenza. È ambizioso, determinato, ha una<br />
visione lucida degli obiettivi da conquistare. E<br />
dentro di lui già si agita ‘Corallino’ quello che<br />
diventerà il suo alter ego, il pupazzo mascotte<br />
dell’azienda, il suo avatar: irriverente, di una<br />
eleganza indolente e sicura, con gli occhiali<br />
rossi. Politicamente scorretto, un imperatore<br />
di Capri contemporaneo, questo fumetto ha un<br />
nome che deriva dal ramo di corallo che è il<br />
simbolo dell’azienda, dalla fortissima valenza<br />
scaramantica. Gianluca - Corallino diventa<br />
l’ambasciatore dello stile Isaia. Indossa abiti che<br />
non passano inosservati, elegantissimi, e ai piedi<br />
calza sandali capresi.<br />
L’idea di base è quella di sentirsi a proprio<br />
agio con se stessi. E da dandy contemporaneo<br />
lui lo è sempre, nel nome di una napoletanità<br />
del quale è sostenitore infaticabile. Gianluca<br />
Isaia è tifosissimo e con Corallino, lo scugnizzo<br />
napoletano in doppiopetto che può consentirsi<br />
di dire davvero tutto, lancia in tutto il mondo la<br />
campagna #proudlyNapulitano che ruota intorno<br />
a shirt con le offese da stadio. Da ‘Lavali col fuoco<br />
a ‘Colerosi, terremotati….’’, tanto per far capire<br />
che l’ironia napoletana è efficace e fa centro<br />
con tempi e modi più efficaci della giustizia<br />
sportiva. Intanto sui red carpet internazionali<br />
sfilano smoking della maison indossati da divi di<br />
Hollywood e protagonisti dello showbusiness e<br />
dell’alta finanza. Ma il mondo Isaia è ben svelato<br />
da un ricordo fra alta sartoria e calcio. Enrico, il<br />
papà di Gianluca, volò in Argentina con Ferlaino<br />
per convincere Maradona a venire a Napoli. E la<br />
foto con il pibe de oro era quella che mostrava<br />
orgogliosamente a tutti. Donald Trump, suo<br />
cliente, gli pareva sparisse rispetto a Diego.<br />
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