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VIA MONTEBELLO 8<br />

11<br />

Di Casa Bovelli,<br />

dimora nei secoli<br />

di conti e nobili, si<br />

ha per la prima volta notizia<br />

nel XVI secolo. Le costruzioni<br />

in questa porzione di città<br />

erano all’epoca quasi sempre<br />

proprietà dei monasteri, fino<br />

a quando con l’addizione erculea<br />

vennero via via affidati<br />

alle famiglie nobiliari, affinché<br />

vi edificassero nuovi<br />

palazzi residenziali. Solo nel<br />

1950 — come recita l’iscrizione<br />

alla base della rampa<br />

di scale — Monsignor Ruggero<br />

Bovelli, allora vescovo di<br />

Ferrara, riuscì ad agevolare<br />

la vendita del palazzo verso<br />

ambienti religiosi, donandolo<br />

ai militanti dell’Azione Cattolica.<br />

Le sue sale ospitarono<br />

poi numerose associazioni e<br />

attività legate alla tradizione<br />

cristiana del territorio: dalla<br />

redazione del giornale La<br />

voce alla sede dell’Acli. All’inizio<br />

del Novecento il parco<br />

— che si apre alla vista già<br />

dal cancello in ferro battuto<br />

— ospitava uno dei più bei<br />

giardini all’inglese di tutta la<br />

città: una parvenza di bosco<br />

incolto, che non si avvale di<br />

elementi geometrici per definire<br />

e circoscrivere lo spazio,<br />

gli regala oggi un’atmosfera<br />

selvaggia.<br />

Una statua dedicata all’amicizia<br />

accoglie i visitatori:<br />

serviva originariamente a<br />

sottolineare la destinazione<br />

ludica del luogo, riservato ai<br />

giochi e alle feste. Il glicine<br />

che si arrampicava sul ferro<br />

battuto, ad abbellire la struttura<br />

che sorregge la terrazza,<br />

ora non c’è più. Resta la collinetta<br />

sulla destra, dimora<br />

dell’antica ghiacciaia, riparata<br />

da un piacevole boschetto<br />

che garantisce ombra e<br />

tranquillità. Sulla sinistra<br />

un piccolo canneto. Verso il<br />

fondo la lieve rientranza del<br />

muro ricorda la presenza di<br />

una vera e propria grotta,<br />

elemento tipico dei giardini<br />

all’inglese, costruita per pregare<br />

la Madonna di Lourdes.<br />

L’edificio che chiude lo spazio,<br />

ristrutturato negli anni<br />

Novanta, custodiva le scuderie.<br />

Tra gli alberi si incontrano<br />

numerosissimi allori, un tiglio<br />

e un tasso decisamente imponente,<br />

assieme ai bagolari<br />

e al sambuco.<br />

16 INTERNO VERDE 2019 - FERRARA NORD

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