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CORSO DELLA GIOVECCA 148/A<br />

50<br />

Il parco che accompagna<br />

la Palazzina<br />

del Comandante<br />

è un luogo dalla<br />

storia complessa e poco conosciuta,<br />

nonostante si trovi<br />

in pieno corso Giovecca, una<br />

delle principali arterie di traffico<br />

cittadino.<br />

Da pochi mesi accoglie un<br />

nuovo studentato gestito dalla<br />

Fondazione Falciola. Nel<br />

suo passato più recente troviamo<br />

la sede della fondazione<br />

Hermitage Italia, per la cooperazione<br />

culturale fra Italia<br />

e Russia, e alcuni servizi di<br />

segreteria legati all’Università.<br />

Ripercorrendo i decenni a<br />

ritroso si scoprono utilizzi decisamente<br />

originali, oltre che<br />

dimenticati dai più: per un<br />

periodo imprecisato a cavallo<br />

della Seconda Guerra Mondiale<br />

si insediarono qui i gabinetti<br />

di pediatria dell’ospedale<br />

Sant’Anna, chiamato già<br />

in epoca rinascimentale – per<br />

sottolineare la sua grandezza<br />

ed efficienza — Arcispedale.<br />

Nei primi decenni del Novecento<br />

nel campo della pediatria<br />

l’Arcispedale si distinse<br />

per essere tra le istituzioni<br />

italiane più all’avanguardia:<br />

i suoi medici si impegnarono<br />

per sviluppare metodi di<br />

cura più accoglienti e familiari<br />

e prestarono particolare<br />

attenzione all’organizzazione<br />

dei reparti, prevedendo delle<br />

sale dove alle madri era concesso<br />

di rimanere accanto ai<br />

figli degenti.<br />

Oggi l’unica traccia di<br />

questa destinazione sanitaria<br />

è abbastanza macabra: si<br />

tratta della casupola in fondo<br />

al giardino, invisibile dalla<br />

strada, dove venivano eseguite<br />

le autopsie. Ingombra di<br />

suppellettili, raccolta attorno<br />

al lettino autoptico, sopravvive<br />

nascosta come un ricordo<br />

troppo scabroso per essere<br />

rimosso.<br />

All’esterno le chiome dei<br />

grandi alberi si uniscono a<br />

quelle del vicino Parco Pareschi,<br />

dimostrando l’età di un<br />

giardino non antico ma certamente<br />

maturo, dove crescono<br />

i platani, gli ontani, i tigli, il<br />

tasso, l’abete rosso e il pino<br />

strobo, assieme agli allori e<br />

alle siepi di lauroceraso. L’esemplare<br />

più caratteristico<br />

è un anziano carrubo il cui<br />

tronco è addossato alla recinzione:<br />

i frutti nerastri che<br />

cadono sul marciapiede sono<br />

una presenza nota per il passante<br />

abituale.<br />

18 INTERNO VERDE 2019 - FERRARA SUD

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