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VIA TRAVERSA 6<br />

92<br />

Nella campagna<br />

di Codrea, sotto<br />

l’argine del ramo<br />

antico del Volano, si trova<br />

Villa Chersoni, con il suo<br />

complesso di pertinenze tra<br />

cui vecchi granai, magazzini,<br />

cantine e un’ampia aia sul<br />

fronte d’ingresso. L’edificio<br />

inizialmente era un semplice<br />

casale di campagna, comprato<br />

agli inizi dell’Ottocento<br />

da Giovanni Zannini, conte<br />

di origini bolognesi. Fu suo<br />

figlio Dionigi a ristrutturare<br />

il complesso e a creare la<br />

villa in stile neoclassico, più<br />

consono alle origini aristocratiche<br />

della famiglia, con<br />

un timpano centrale e due<br />

importanti colonne — tuttora<br />

presenti, in fondo all’area —<br />

a marcare il viale di ingresso<br />

alla corte, oggi scomparso.<br />

Avvocato e segretario della<br />

Giunta dello Stato Pontificio,<br />

Governatore di Macerata nel<br />

1849, Dionigi è tuttora ricordato<br />

— in quanto uomo di<br />

grande cultura e fede — con<br />

una lapide di pietra all’interno<br />

della chiesa del paese,<br />

insieme alla moglie — la<br />

marchesa Elisa Cipriani. Il<br />

figlio Alessandro intraprese<br />

invece carriera diplomatica,<br />

fu Ministro Plenipotenziario<br />

del Re e delegato alla prima<br />

conferenza di pace dell’Aja.<br />

La famiglia Zannini cedette<br />

la proprietà nel 1909 ai sette<br />

fratelli Chersoni, agricoltori<br />

che già coltivavano le sue<br />

terre a mezzadria, e oggi resta<br />

ai loro eredi.<br />

La struttura ha subito<br />

numerosi adattamenti<br />

ma soprattutto all’interno<br />

dell’androne — con le vecchie<br />

colonne e le angoliere in<br />

legno — è facile farsi un’idea<br />

di come gli ambienti interni<br />

potevano essere un tempo.<br />

Nel terreno circostante, che<br />

una volta bisogna immaginare<br />

disegnato dalle file geometriche<br />

dei frutteti, negli<br />

ultimi vent’anni si è voluto<br />

ripristinare un’area naturale<br />

— operazione sostenuta dagli<br />

incentivi allo sviluppo rurale<br />

dell’Unione Europea.<br />

L’obiettivo non è solo paesaggistico:<br />

piantare alberi<br />

e arbusti autoctoni è fondamentale<br />

per il recupero<br />

ambientale, per migliorare la<br />

fertilità del suolo e favorire<br />

la biodiversità. Teresa, agronoma<br />

che ha ideato e tuttora<br />

cura il rimboschimento,<br />

ha battezzato il nuovo parco<br />

Oasi dell’Alma: «attualmente<br />

comprende circa 3mila piante<br />

appartenenti a 30 specie<br />

diverse, ordinate in bosco<br />

alto, in macchie arboree e arbustive,<br />

siepi di collegamento<br />

e siepi perimetrali». Nel bosco<br />

alto si trovano alberi dal<br />

legno pregiato come frassini,<br />

querce e ciliegi, intervallati<br />

34 INTERNO VERDE 2019 - ESTERNO VERDE

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