Enocentri sfogliabile
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OSSERVATORIO / Intervista<br />
40<br />
Il raviolo<br />
con dentro<br />
il piatto<br />
Incontriamo Giulio Potestà, chef e titolare del ristorante<br />
milanese Zibo, per farci raccontare la sua esperienza di<br />
cuoco itinerante e il suo approdo al “campo base”<br />
di Daniele Costanzo<br />
Giulio conosce Alesssandro<br />
Cattaneo all’accademia<br />
Alma di Gualtiero Marchesi e<br />
insieme, dopo varie esperienze<br />
in cucine sparse per l’Italia, decidono<br />
di puntare sul food track,<br />
portando in strada i piatti della<br />
tradizione nostrana e confezionandoli<br />
in un modo del tutto<br />
particolare: raviolizzandoli.<br />
Giulio Potestà è giovane, poco<br />
sopra i 30, un po’ a credito di<br />
sonno, ma in perfetta forma<br />
fisica dato che sua figlia di 6<br />
mesi ride e si diverte quando<br />
lui fa gli addominali.<br />
Come hai iniziato?<br />
Io e Alessandro abbiamo deciso<br />
di aprire un food truck a<br />
Milano, sull’onda del successo<br />
americano di questo genere<br />
di cucina, influenzati anche<br />
dal film Chef del 2014 di Jon<br />
Favreau. Volevamo provare<br />
qualcosa di diverso dai ritmi