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MENSILE DI INFORMAZIONE SUL CALCIO FEMMINILE<br />

ANNO 4 - NUMERO 1 - OTTOBRE 2019<br />

3<br />

CUORE DI<br />

CAPITANO<br />

LUCIA DI GUGLIELMO È UNA DEI PUNTI DI FORZA DELL’EMPOLI<br />

CHE PUNTA ALLA SALVEZZA IN SERIE A. ANDIAMO ALLA SCOPERTA<br />

DI UNA RAGAZZA, PRIMA CHE DI UNA GIOCATRICE, DI GRANDE FORZA


ANNO 4<br />

NUMERO 1<br />

www.calcioinrosa.it<br />

PAGINA<br />

2<br />

info@calcioinrosa.it<br />

L’EDITORIALE DEL DIRETTORE<br />

Benvenuti nel nuovo <strong>Magazine</strong> di<br />

<strong>Calcioinrosa</strong>. Ci siamo presi qualche<br />

settimana in più prima di ricominciare<br />

con la nostra pubblicazione per dare una<br />

“rinfrescata” dal punto grafico e anche dal<br />

punto di vista dei contenuti e della periodicità.<br />

Non più settimanale, un “compendio”<br />

del meglio pubblicato sul nostro<br />

sito internet www.calcioinrosa.it, ma un<br />

mensile con contenuti esclusivi: interviste<br />

alle protagoniste in campo, allenatori,<br />

dirigenti, addetti ai lavori; focus specifici<br />

sul mondo della medicina e della fisioterapia<br />

legate allo sport e al calcio, e tanto altro<br />

ancora. Abbiamo pensato che nonostante<br />

il mondo stia virando sempre di più verso<br />

il digitale e la smaterializzazione del mezzo<br />

cartaceo di diffusione, ci sia ancora spazio<br />

per chi come il sottoscritto è un “nostalgico”<br />

e ritiene che tenere fra le mani qualcosa<br />

e sfogliarlo sia tuttora una soddisfazione<br />

impagabile. In questo primo numero<br />

andiamo alla scoperta di tre giocatrici dei<br />

nostri campionati: Lucia Di Guglielmo<br />

dell’Empoli, Carlotta Nagni del Cesena e<br />

Jelena Marenic della Torres. Ovviamente<br />

non può mancare un riferimento al calcio<br />

internazionale: ogni mese tracceremo il<br />

profilo di una “big” e partiremo da Lucy<br />

Bronze, terzino della nazionale inglese e tra<br />

le migliori calciatrici in assoluto al mondo.<br />

Come detto, spazio anche alla medicina:<br />

con Stefano Ferrari, fisioterapista del<br />

Brescia Calcio Femminile e delle nazionali<br />

giovanili femminili intraprenderemo<br />

un percorso attraverso varie patologie e<br />

traumi che interessano muscoli e articolazioni<br />

del nostro corpo sottoposto all’attività<br />

sportiva e le relative cure e rimedi. Insomma,<br />

che dire di più? Buona lettura!<br />

FLAVIO<br />

GRISOLI<br />

direttore@calcioinrosa.it<br />

CALCIOINROSA.IT<br />

Testata giornalistica<br />

registrata presso<br />

il Tribunale di Arezzo<br />

n.5/2018<br />

EDITORE E FONDATORE<br />

Asd <strong>Calcioinrosa</strong>.it<br />

Artemio Scardicchio<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Flavio Grisoli<br />

IN REDAZIONE<br />

Paolo Alferi<br />

Alessandro Colli<br />

Lisa Grelloni<br />

Isabella Lamberti<br />

Salvatore Suriano<br />

Mariano Ventrella<br />

GRAFICA E IMPAGINAZIONE<br />

<strong>Calcioinrosa</strong>.it<br />

CREATIVITÀ LOGO<br />

Rocco Lotito<br />

roccolotito@gmail.com<br />

QUESTO MESE PARLIAMO DI<br />

LUCIA DI<br />

GUGLIELMO<br />

3<br />

CARLOTTA<br />

NAGNI<br />

4<br />

JELENA<br />

MARENIC<br />

5<br />

LUCY<br />

BRONZE<br />

7<br />

6<br />

L’ANGOLO<br />

DEL FISIO


ANNO 4<br />

NUMERO 1<br />

www.calcioinrosa.it<br />

PAGINA<br />

3<br />

info@calcioinrosa.it<br />

«Empoli? Ho tanta fiducia»<br />

Intervista esclusiva a Lucia Di Guglielmo, terzino delle toscane impegnate<br />

in A: «Ovviamente l’obiettivo è la salvezza. Il mio idolo? Dani Alves»<br />

Ciao Lucia, presentati a tutti<br />

LISA<br />

GRELLONI<br />

ci sono stati molti alti e bassi, a livello<br />

«Ciao, sono Lucia Di Guglielmo terzino<br />

destro dell’Empoli Ladies. Ho 22 anni,<br />

vengo da Pisa e nella vita studio: sto per<br />

laurearmi in Chimica per l’industria e<br />

l’ambiente».<br />

Quando hai iniziato a giocare a calcio?<br />

Quali sono le tue esperienze in carriera?<br />

«Ho iniziato a giocare a 7 anni in una<br />

squadra maschile vicino casa, lo Zambra.<br />

A 14 anni, “costretta” a passare in una<br />

squadra femminile, sono approdata al<br />

Valdarno, poi Castelfranco e oggi Empoli.<br />

Alla prima stagione al Valdarno ho partecipato<br />

alla vittoria del campionato di Serie<br />

C potendo disputare l’anno seguente il<br />

campionato di Serie A2. Nella stagione<br />

2016-2017 ho conquistato la promozione<br />

in Serie A con l’Empoli Ladies classificandoci<br />

al primo posto del girone A di<br />

serie B. Con la vittoria del campionato<br />

è arrivata anche la prima chiamata in<br />

Nazionale Under 23. L’anno della Serie A<br />

è finito con una brutta retrocessione, ma<br />

fiduciosa del progetto della società ho deciso<br />

di restare ad Empoli per riprenderci<br />

la massima categoria e così è stato».<br />

A chi ti ispiri? Chi è il tuo idolo?<br />

«Non ho un idolo in particolare, ci sono<br />

tanti terzini che hanno fatto la storia del<br />

calcio italiano e non, però sono sempre<br />

stata ispirata dalla personalità e dalla<br />

qualità di Dani Alves».<br />

Finora qual è stato il più bel momento<br />

da calciatrice?<br />

«Il momento più bello è stato sicuramente<br />

il raggiungimento della serie A con la<br />

mia squadra, è stato il risultato del duro<br />

lavoro e di uno splendido percorso di crescita<br />

individuale e collettiva. Mi ricordo<br />

che a 14 anni la massima categoria era un<br />

sogno apparentemente molto lontano,<br />

poterlo realizzare e conquistarla per ben<br />

due volte è una grande soddisfazione».<br />

Come hai vissuto il brutto infortunio<br />

subito al crociato? Chi ti è stato più<br />

vicino nella tua ripresa?<br />

«Sicuramente non è stato semplice,<br />

mentale soprattutto. La determinazione e<br />

tanta testardaggine mi hanno permesso<br />

di recuperare nei tempi previsti e disputare<br />

un intero campionato di B senza alcun<br />

risentimento. Per questo devo ringraziare<br />

la mia famiglia e le amicizie, fondamentali<br />

per affrontare tutto col sorriso, e ovviamente<br />

la mia squadra, le compagne e<br />

lo staff super preparato che mi ha rimesso<br />

in campo».<br />

Qual è il tuo obiettivo per questa stagione?<br />

E qual è l’obiettivo del tuo club?<br />

«Personalmente ho tanta voglia di<br />

confrontarmi col livello sempre più alto<br />

di questa Serie A e migliorarmi partita<br />

dopo partita per continuare a crescere<br />

come giocatrice. Come club neopromosso<br />

puntiamo naturalmente alla salvezza,<br />

ma siamo una squadra giovane con tanti<br />

margini di miglioramento e ci teniamo a<br />

dire la nostra come abbiamo dimostrato<br />

in questo avvio di campionato: quindi le<br />

aspettative sono alte».


ANNO 4<br />

NUMERO 1<br />

www.calcioinrosa.it<br />

PAGINA<br />

4<br />

info@calcioinrosa.it<br />

«Voglio essere protagonista»<br />

Andiamo alla scoperta di Carlotta Nagni del Cesena, dai “tardi” inizi di<br />

carriera - ha cominciato a 17 anni - alle sue grandi ambizioni<br />

LISA<br />

GRELLONI<br />

Ciao Carlotta, una tua breve presentazione<br />

«Ciao, mi chiamo Carlotta Nagni, ho 27<br />

anni e sono di Ravenna. Lavoro come<br />

impiegata e sono una centrocampista del<br />

Cesena Femminile».<br />

Quando hai iniziato a giocare a calcio?<br />

Quali sono le tue esperienze in carriera?<br />

«Ho iniziato a giocare a calcio a 17 anni, ero<br />

quindi ormai grande. Ho iniziato quasi per<br />

caso, era giugno ed organizzai un torneo di<br />

calcetto con delle mie amiche per divertirci.<br />

La mia fortuna è stata che due dirigenti<br />

dell’allora Dinamo Ravenna erano a vedere<br />

quella partita e quindi mi contattarono per<br />

fare un provino con la loro squadra. Militai<br />

un anno nella primavera della Dinamo da<br />

trequartista/punta poi nell’anno seguente la<br />

mia squadra venne unita al Cervia Femminile,<br />

si formò così il Riviera di Romagna. Mi<br />

allenavo con la prima squadra con la quale<br />

ho esordito in Serie A ma non avevo molto<br />

spazio con le grandi tanto che quando mi si<br />

è presentata l’opportunità di un’esperienza in<br />

Serie B con il Castelvecchio ho subito accettato.<br />

Fu la scelta migliore, qui sono cresciuta<br />

tantissimo, ho cambiato ruolo ed ora mi<br />

sento un punto fondamentale del club».<br />

A chi ti ispiri? Chi è il tuo idolo?<br />

«Essendo juventina il mio idolo non può<br />

che essere Alessandro Del Piero, ma col<br />

tempo ho iniziato ad apprezzare Marchisio,<br />

un giocatore per me straordinario e completo<br />

a cui mi ispiro. Nella vita quotidiana<br />

invece mi sono sempre ispirata alla mia<br />

attuale compagna di squadra Sara Pastore».<br />

Finora qual è stato il tuo più bel momento<br />

da calciatrice?<br />

«Il momento più bello finora è stato quando<br />

durante l’anno della rivoluzione dei campionati<br />

capimmo che eravamo state promosse<br />

matematicamente. Dovevamo arrivare tra<br />

le prime tre per poter accedere all’attuale<br />

Serie B a girone unico. Come obiettivo<br />

assoluto non ci eravamo poste nulla di<br />

particolare, ma tutte insieme dalla prima<br />

partita ci provammo. È stata una cavalcata<br />

lunghissima, abbiamo vinto partite l’ultimo<br />

minuto ed abbiamo sofferto fino all’ultima<br />

giornata».<br />

Con il Perugia hai segnato il tuo primo<br />

gol stagionale che è valso il pareggio alla<br />

tua squadra, a chi dedichi questa rete?<br />

«Lo dedico alla mia squadra. Stiamo lavorando<br />

bene e siamo molto unite. I risultati<br />

finora non rispecchiano appieno il valore<br />

del nostro gruppo ma sono convinta che<br />

raccoglieremo tutto ciò che stiamo seminando».<br />

Qual è il tuo obiettivo per questa stagione?<br />

E qual è l’obiettivo del tuo club?<br />

«Il mio obiettivo personale è migliorare<br />

di anno in anno, sia come contributo alla<br />

squadra sia nella realizzazione di reti. L’obiettivo<br />

del club è quello di fare un campionato<br />

da protagoniste, possiamo e dobbiamo far<br />

meglio della scorsa stagione. La società ci ha<br />

messe nelle migliori condizioni per poterlo<br />

fare e noi ogni domenica ci proveremo<br />

dando il massimo.


ANNO 4<br />

NUMERO 1<br />

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info@calcioinrosa.it<br />

Marenic, l’Isola nel cuore<br />

L’attaccante serba si è ambientata perfettamente in Sardegna e alla Torres<br />

«Amo le sfide e quest’anno punto a giocare di più e portare la squadra in B»<br />

MARIANO<br />

VENTRELLA<br />

Attaccante serba ambidestra, duttile<br />

ed imprevedibile, dotata di gran fisico<br />

e rapidità nei movimenti, è sbarcata la<br />

scorsa stagione in terra isolana dopo<br />

aver maturato esperienze importanti<br />

nei club del Zfk Novi Becej, Zfk Masinac<br />

e Zfk Spartak, collezionando anche<br />

presenze nella nazionale maggiore<br />

del suo paese oltre che nella Women’s<br />

Champions League. Tifosa della gloriosa<br />

squadra di calcio della Stella Rossa<br />

Belgrado, ha trovato nell’ambiente<br />

incontaminato della Sardegna il luogo<br />

ideale dove potersi ritemprare alla vigilia<br />

di ogni gara. Vetrina del mese per la<br />

calciatrice Jelena Marenic, classe 1991,<br />

valore aggiunto e punto di forza della<br />

Sassari Torres, atleta di livello in grado<br />

di poter fare la differenza per l’auspicato<br />

salto di categoria, già autrice di 6 reti<br />

in quattro partite disputate ad inizio<br />

di stagione (tre marcature in Coppa<br />

Italia, una al Caprera e due all’Atletico<br />

Oristano ed altrettanti in Campionato,<br />

due al Grifone Gialloverde ed una alla<br />

Pistoiese).<br />

Ciao Jelena, per iniziare ruolo e punti<br />

di forza<br />

«Ciao, sono un attaccante duttile: in<br />

Serbia ho giocato come punta, a volte<br />

centrale, in altre circostanze come esterno.<br />

Mi piace partire larga per accentrarmi<br />

o entrare in area e cercare l’assist o<br />

il tiro in porta sfruttando il mio fisico e<br />

la mia velocità. Ho la fortuna di saper<br />

usare entrambi i piedi e questo mi aiuta<br />

ad essere imprevedibile».<br />

La scelta di rinnovare per un’altra<br />

stagione con la Torrres<br />

«Ho scelto di restare perché amo le<br />

sfide. La scorsa stagione non ho potuto<br />

giocare tutte le partite, non riuscendo a<br />

dimostrare fino in fondo quello che so<br />

fare. Per fortuna quest’anno ho iniziato<br />

da subito e spero pertanto di poter ripagare<br />

la fiducia della società e togliermi<br />

tante soddisfazioni».<br />

Obiettivi stagionali. Quali gli avversari<br />

da battere per vincere il girone?<br />

«Sicuramente puntiamo a migliorarci<br />

rispetto alla scorsa stagione. Mi ripropongo<br />

di segnare di più, giocare di più e<br />

portare in tal modo la squadra in serie<br />

B».<br />

Cosa ti piace dell’Italia? Pensi di rimanerci<br />

a lungo?<br />

«Prima di tutto mi piace il mare e sono<br />

stata fortunata ad arrivare in un’isola<br />

bella come la Sardegna. Adoro andare<br />

in spiaggia a rilassarmi, è il luogo ideale<br />

dove riesco a trovare pace e concentrazione<br />

il giorno prima delle partite,<br />

è davvero fantastico che il tempo sia<br />

quasi sempre bello e sereno.Mi piace il<br />

campionato italiano e il modo di giocare<br />

a pallone ma non adoro fare progetti,<br />

spero e mi auguro soltanto che tutto<br />

vada sempre bene».


ANNO 4<br />

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Lucy Bronze, Leonessa Top<br />

Il terzino della Nazionale inglese e del Lione è stata nominata come miglior<br />

giocatrice della Champions League 2018/2019<br />

SALVATORE<br />

SURIANO<br />

Un anno da incorniciare per<br />

Lucy Bronze che chiude una<br />

stagione spettacolare, condita da un<br />

Mondiale giocato da protagonista<br />

con tanto di finale per il terzo-quarto<br />

posto e una quantità di trofei da far<br />

invidia a chiunque, con la conquista<br />

del premio come migliore giocatrice<br />

della scorsa UEFA Women’s Champions<br />

League. Il terzino inglese che<br />

milita nelle fila dell’invincibile armata<br />

dell’Olympique Lione, dopo<br />

una carriera partita in madrepatria e<br />

fatta di una scalata continua verso il<br />

vertice, è stata scelta da una giuria di<br />

allenatore e giornalisti specializzati<br />

ed è il primo difensore a vincere tale<br />

onorificenza. La Bronze ha preceduto<br />

le compagne di squadra, e superstar<br />

a livello mondiale, Ada Hegerberg<br />

e Amandine Henry nel sondaggio<br />

che ha portato alla nomina diventando<br />

la settima vincitrice diversa<br />

nei sette anni di storia del premio.<br />

La sua sorpresa nel ricevere il prestigioso<br />

premio è stata grande e non<br />

ha mancato di sottolineare l’importanza<br />

delle sue compagne di viaggio:<br />

“Sono felice ed incredula di aver<br />

vinto questo premio precedendo due<br />

giocatrici straordinarie che militano<br />

insieme a me nel Lione, due ragazze<br />

davvero fantastiche. Voglio ringraziare<br />

le Leonesse della nazionale inglese<br />

per l’estate straordinaria che abbiamo<br />

vissuto, non credo che senza di loro<br />

avrei vinto questo premio. Ringrazio<br />

anche il Lione, abbiamo vissuto<br />

una stagione fantastica centrando il<br />

triplete. Credo che tutti i componenti<br />

della squadra avrebbero potuto essere<br />

qui a ricevere il premio”. Giocatrice<br />

potente e dotata di un enorme talento<br />

e spirito di sacrificio, volto scelto<br />

dalla Nike come testimonial verso gli<br />

Europei che si giocheranno proprio<br />

in Inghilterra, Lucy Bronze possiede<br />

un profilo con tutte le caratteristiche<br />

per rappresentare l’avanguardia di un<br />

movimento che si sta sviluppando<br />

nonché di una nuova generazione di<br />

giocatrici che sta conquistando passo<br />

dopo passo lo status di professioniste.<br />

La storia e l’evoluzione della ventisettenne<br />

inglese non possono che essere<br />

di ispirazione per quante si stanno<br />

approcciando al nostro amato sport.


ANNO 4<br />

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Tutto sulla pubalgia<br />

Per saperne di più: come si manifesta, si previene, si cura<br />

STEFANO<br />

FERRARI<br />

Fisioterapista<br />

Brescia Calcio Femminile<br />

e Nazionali giovanili Italiane<br />

CHE COS’È<br />

Definita anche Sindrome retto<br />

adduttoria la Pubalgia è una patologia<br />

spesso dolorosa che interessa<br />

la regione pelvica e colpisce<br />

prevalentemente soggetti sportivi<br />

e\o donne in gravidanza. È caratterizzata<br />

da una tendinopatia<br />

inserzionale (infiammazione della<br />

giunzione tra tendine e osso) a<br />

carico dei muscoli adduttori e\o<br />

del retto addominale.<br />

COME RICONOSCERLA?<br />

Sintomi: dolore in regione pelvica<br />

in seguito ad un allenamento<br />

intenso<br />

e\o dolore prima della prestazione<br />

sportiva, scompare in seguito<br />

al riscaldamento e ricompare più<br />

acuto nel post.<br />

COME SI TRATTA?<br />

È un discorso complesso, l’approccio<br />

migliore consiste nel<br />

trattare la patologia sin dall’inizio<br />

con decisione per evitare che<br />

diventi cronica:<br />

- Riposo<br />

- Trattamento farmacologico<br />

antinfiammatorio<br />

- Terapie fisiche come laser,<br />

tecar e onde d’urto<br />

- Esercizi di stretching della<br />

muscolatura adduttoria<br />

- Esercizi posturali di riequilibrio<br />

del bacino<br />

- Esercizi di propriocezione<br />

È fondamentale la prevenzione<br />

per evitare che questa patologia<br />

si manifesti. Insieme a professionisti<br />

del settore (fisioterapisti e<br />

preparatori atletici) è bene lavorare<br />

sempre sull’allugamento<br />

della muscolatura adduttoria,<br />

esercizi di core stabilty e di contrazione<br />

eccentrica dei muscoli<br />

coinvolti.

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