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Magazine Avventista 21 - Ottobre - Novembre - Dicembre 2019

4 TESTIMONIANZA - Dalla schiavitù della droga alla libertà in Gesù 8 FOCUS - Richard Lehmann : Da zero a Presidente d’Unione 14 CREDENZE - La rivoluzione francese e la nascita dell’avventiamo 18 DONNE - 200° “Condivisione al femminile” a Neuchâtel 21 OMAGGIO - François Perrin 25 NOTIZIE SVIZZERA Giornale trimestrale della Federazione avventista della Svizzera Romanda e del Ticino (FSRT)

4 TESTIMONIANZA - Dalla schiavitù della droga alla libertà in Gesù
8 FOCUS - Richard Lehmann : Da zero a Presidente d’Unione
14 CREDENZE - La rivoluzione francese e la nascita dell’avventiamo
18 DONNE - 200° “Condivisione al femminile” a Neuchâtel
21 OMAGGIO - François Perrin
25 NOTIZIE SVIZZERA

Giornale trimestrale della Federazione avventista della Svizzera Romanda
e del Ticino (FSRT)

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28<br />

La mia fede:<br />

Battesimo di Stassi<br />

Mi chiamo Stassi e ho 34 anni. Ho avuto la<br />

fortuna di crescere in una chiesa avventista,<br />

uno dei tanti motivi per cui ringrazio la mia<br />

famiglia, in particolar modo mia madre.<br />

Vivere la chiesa mi ha permesso di avere delle<br />

basi solide e giuste, aiutandomi al tempo<br />

stesso a capire come dovrebbe comportarsi<br />

un buon cristiano: per me infatti, essere<br />

cristiani significa innanzitutto rispettare gli altri<br />

e rispettare quello che troviamo scritto nella<br />

Bibbia. Anche se crescere in chiesa<br />

è stato per me un privilegio,<br />

nemmeno io, come penso<br />

nessun altro giovane,<br />

sono stata risparmiata<br />

dagli attacchi di Satana:<br />

l’avversario è molto<br />

bravo nel presentare<br />

il mondo “esterno”<br />

come qualcosa<br />

di meraviglioso e<br />

luccicante, qualcosa da<br />

non farsi assolutamente<br />

scappare. Non sempre<br />

è facile dire di no a queste<br />

tentazioni, anzi, a volte sembra<br />

essere quasi impossibile resistere; e così<br />

anch’io sono caduta e a poco a poco mi sono<br />

allontanata dalla chiesa e da Dio, nonostante<br />

la fede della mia famiglia. Sono comunque<br />

grata di aver avuto la libertà di fare quello che<br />

mi sentivo di fare, nonostante alcune scelte<br />

fossero sbagliate, senza sentirmi giudicata e<br />

condannata dalle persone a cui tenevo di più al<br />

mondo: questo mi ha comunque permesso di<br />

sentirmi accettata e “a casa” con loro.<br />

Quando sono andata via di casa, il mio stile<br />

di vita si è trasformato completamente,<br />

totalmente sedotta da quanto avevo trovato<br />

fuori dal nido protettivo della chiesa. Ho<br />

conosciuto così la vita notturna e i suoi<br />

mille pericoli, l’alcol e il fumo, tutte cose che<br />

generano un comportamento aggressivo che<br />

distrugge non solo la persona in sé ma anche<br />

coloro che la circondano e che provano ad<br />

aiutarla.<br />

Nonostante la vita che conducevo, ho<br />

continuato a credere nell’esistenza<br />

di un Dio, che sentivo<br />

sempre al mio fianco:<br />

sono sicura che è stato<br />

grazie al Suo intervento<br />

che alcune situazioni<br />

pericolose, come il<br />

girare ad altissima<br />

velocità credendosi<br />

immortali, non si sono<br />

trasformate in tragedia.<br />

Anche se mi ero allontanata<br />

volontariamente da Lui, lo<br />

sentivo vicino a me, sentivo che<br />

mi accompagnava, sentivo la Sua<br />

mano intervenire nella mia vita: lo vedevo<br />

risolvere situazioni impossibili, invitarmi a<br />

mantenere la calma in momenti difficili, fermare<br />

miracolosamente la macchina per evitare uno<br />

schianto disastroso.<br />

Per qualche tempo sono andata avanti con<br />

questa vita ma in realtà ho sempre saputo<br />

che non mi apparteneva, che qualcosa<br />

doveva cambiare. Nonostante mio fratello<br />

e Alessandro, che all’epoca era solo il mio<br />

ragazzo, nonostante la presenza della mia<br />

migliore amica e del mio solito gruppetto,<br />

sentivo che mi mancava qualcosa. Parlavo<br />

spesso con mia mamma, una donna che è<br />

sempre stata sincera con me; imperterrita,<br />

senza mai perdere la fede, mi ricordava<br />

sempre dell’inizio del sabato, invitandomi<br />

anche ad andare in chiesa con lei. Questa<br />

sua caratteristica è stata fondamentale per il<br />

mio rientro in chiesa: è sempre stata sincera<br />

nel dirmi le cose senza però mai diventare<br />

invadente o farmi sentire sbagliata; si è presa<br />

cura di me e del mio cuore, facendomi sentire<br />

accolta e amata, cosa che troppo spesso diamo<br />

per scontata con i nostri giovani.<br />

Dopo essermi allontanata dal Signore ero<br />

diventata una ragazza ansiosa, volevo risolvere<br />

tutti i problemi da sola senza ovviamente<br />

riuscirci e mi rifugiavo nella scienza e nella<br />

psicologia per cercare le risposte a tutti i miei<br />

perché. Ma quelle agognate risposte le ho<br />

trovate solo qui, nel sacrificio di Gesù, nel Suo<br />

perdono, nella speranza della vita eterna.<br />

Serve coraggio per accettare il perdono totale<br />

del Signore, serve una grande forza interiore<br />

per credere che a prescindere da quanto<br />

grandi possano essere stati i nostri sbagli, il<br />

nostro Creatore ci ama di un amore perfetto<br />

e indistruttibile. Leggendo la Sua Parola e<br />

conoscendo Gesù scopriamo anche quello che<br />

richiede da noi: fede e amore, nient’altro.<br />

Nel Signore ho trovato una pace che non avevo<br />

mai conosciuto prima d’ora, una pace che mi<br />

ha anche permesso di diventare la persona che<br />

sono oggi.<br />

Ringrazio la mia famiglia che non ha mai<br />

smesso di pregare, che non mi ha mai fatta<br />

sentire indegna di questo grande dono;<br />

ringrazio il pastore Matthias Maag che mi ha<br />

accompagnato per quasi due anni nel percorso<br />

degli studi biblici; e infine ringrazio il Signore,<br />

che mi ha dato il coraggio di seguirlo e di<br />

essere qui e che adesso mi chiama a provare a<br />

fare la differenza nella vita di chi mi circonda.<br />

AM<br />

La scelta di Jenny:<br />

battesimo a Losone<br />

Durante un sabato soleggiato, la<br />

chiesa di Losone ha avuto il piacere di<br />

assistere al battesimo di una cara amica,<br />

Jenny Mainardi. Numerosi fratelli di<br />

chiesa, tra cui molti direttamente dalla<br />

chiesa di Lugano, erano presenti, per<br />

accompagnare Jenny in questa scelta,<br />

in occasione di quella che è stata una<br />

cerimonia solenne ma festiva al tempo<br />

stesso. Jenny viene dalla Slesia (Germania)<br />

da dove è scappata insieme alla sua<br />

famiglia. È diventata svizzera sposando un<br />

ticinese, da cui ha avuto due figli, per poi<br />

diventare nonna di tre nipoti. Durante la<br />

cerimonia, il sermone del pastore Matthias<br />

Maag ha toccato il cuore di tutti i presenti.<br />

L’assemblea si è preparata all’inizio della<br />

nuova settimana proprio con questo<br />

messaggio pieno di amore e questo<br />

momento di affetto reciproco.<br />

Ci congratuliamo con Jenny per aver scelto<br />

di seguire il Signore e le auguriamo un<br />

cammino pieno di fede.<br />

Conni Henck<br />

Membro della chiesa avventista di<br />

Losone<br />

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