11.11.2019 Views

Eco delle Valli e delle Dolomiti Friulane - Ottobre 2019

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

BUONE PRATICHE<br />

IMPRENDITORI<br />

CHE FANNO RETE<br />

di redazione<br />

È<br />

difficile vincere le sfide globali con<br />

le sole proprie forze. Molto meglio<br />

aggregarsi e collaborare, unendo le<br />

forze seppure restando autonomi: è la<br />

scommessa <strong>delle</strong> reti di impresa.<br />

Da qualche anno si<br />

è affacciata sul mercato<br />

un nuovo modello<br />

imprenditoriale: la rete<br />

d’impresa. Si tratta di una<br />

forma di aggregazione<br />

che riunisce diversi<br />

soggetti accomunati dalla<br />

volontà di portare avanti<br />

un progetto condiviso,<br />

mettendo a fattor comune<br />

le proprie peculiarità.<br />

Questa forma di<br />

collaborazione non è una<br />

peculiarità del nostro<br />

territorio, ma ben si adatta<br />

alle caratteristiche <strong>delle</strong><br />

imprese che ci circondano.<br />

Ne abbiamo parlato con<br />

Saverio Maisto, direttore<br />

generale del consorzio NIP.<br />

per il<br />

di<br />

della<br />

di<br />

Consorzio<br />

Nucleo<br />

Industrializzazione<br />

Provincia<br />

Pordenone<br />

SAVERIO MAISTO<br />

(direttore generale<br />

consorzio NIP)<br />

Ci sono reti d’impresa nel<br />

nostro territorio?<br />

Al momento se ne sono<br />

create due: MIKITA, che<br />

riunisce Fox, Lionsteel,<br />

Mercury e Tecnocut<br />

che sono quattro<br />

aziende del settore<br />

coltellinaio, e poi c’è<br />

una seconda rete legata<br />

alla componentistica<br />

meccanica, in cui<br />

partecipano Meccaniche<br />

del Mistro e BVB.<br />

Però è un’opportunità<br />

che sta riscuotendo un<br />

certo interesse da parte di<br />

altre aziende, che stanno<br />

valutando se il modello è<br />

adatto alla loro realtà.<br />

Quali sono le novità che<br />

introduce?<br />

In realtà questo modello<br />

non è una vera novità:<br />

è più corretto affermare<br />

che fornisce un quadro<br />

normativo di riferimento<br />

e <strong>delle</strong> opportunità di<br />

finanziamento.<br />

Infatti, quando lo<br />

descrivo sottolineo<br />

sempre l’opportunità,<br />

in cui le aziende<br />

restano indipendenti<br />

ma collaborano<br />

volontariamente su un<br />

progetto specifico.<br />

Il vantaggio di un<br />

inquadramento a livello<br />

fiscale e normativo,<br />

in fondo, non è che<br />

la definizione e la<br />

professionalizzazione<br />

di ciò che molti fanno<br />

quotidianamente.<br />

Si spieghi meglio<br />

Quando un cliente<br />

chiede una lavorazione<br />

che l’azienda non<br />

è in grado di fare, è<br />

comune esternalizzare il<br />

processo, chiedendo alle<br />

conoscenze personali, così<br />

da consegnare il lavoro<br />

finito.<br />

Ecco, la rete di impresa<br />

in sostanza fa lo stesso:<br />

raggruppa soggetti<br />

diversi, ne mantiene le<br />

diversità, ma consente di<br />

presentarsi al cliente come<br />

un soggetto unico capace<br />

di realizzare il prodotto<br />

finale anche oltre le<br />

potenzialità del singolo.<br />

Quali caratteristiche<br />

servono per creare una<br />

rete d’impresa?<br />

Non incide la dimensione<br />

aziendale, quello che<br />

conta è la selezione dei<br />

partner: gli imprenditori<br />

devono avere fiducia<br />

reciproca e aver voglia di<br />

abbracciare un percorso<br />

comune.<br />

All’inizio, di comune<br />

accordo si sviluppa la<br />

strategia per realizzare<br />

l’obiettivo, poi via via si<br />

rafforza la collaborazione<br />

fino a giungere addirittura<br />

alla condivisione <strong>delle</strong><br />

banche dati.<br />

Altra caratteristica<br />

importante è la<br />

specializzazione<br />

produttiva, che consente<br />

di aggregare aziende che<br />

sanno proporre lavorazioni<br />

peculiari e diversificate in<br />

modo da essere attraenti<br />

verso la clientela senza<br />

sovrapposizioni.<br />

Perché questo modello<br />

funziona bene con le<br />

nostre aziende?<br />

Le aziende del nostro<br />

territorio sono spesso di<br />

piccole dimensioni, ma<br />

hanno una fortissima<br />

propensione al lavoro che<br />

ci è riconosciuta anche<br />

all’estero. L’essere così<br />

piccoli, però è un limite<br />

quando ci presentiamo<br />

a livello internazionale,<br />

mentre con la rete d’impresa<br />

ci si può presentare agli<br />

occhi dei potenziali clienti<br />

come maggiormente<br />

strutturati e attirare<br />

commesse più complesse.<br />

A ciò si aggiunge il fatto<br />

che la rete d’impresa<br />

accede a finanziamenti<br />

ad hoc che sostengono il<br />

marketing, che aiutano<br />

la commercializzazione<br />

dei prodotti in Italia e<br />

all’estero e hanno capitolati<br />

specifici per attrarre figure<br />

manageriali esterne per<br />

aprirsi a nuovi mercati o<br />

allargarsi in nuovi settori.<br />

Tutti grandi ostacoli per i<br />

piccoli imprenditori.<br />

Che ruolo ha il NIP?<br />

La rete d’impresa nasce<br />

dalla volontà <strong>delle</strong><br />

aziende, che devono voler<br />

collaborare e che nelle<br />

nostre realtà si conoscono<br />

già. Il NIP crea il contesto<br />

giusto perché si sviluppi<br />

questo modello, ma resta<br />

un arbitro super partes il<br />

cui unico obiettivo è far<br />

funzionare il modello.<br />

26<br />

L’eco <strong>delle</strong> valli<br />

e <strong>delle</strong> <strong>Dolomiti</strong> <strong>Friulane</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!