Eco delle Valli e delle Dolomiti Friulane - Ottobre 2019
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BUONE PRATICHE<br />
IMPRENDITORI<br />
CHE FANNO RETE<br />
di redazione<br />
È<br />
difficile vincere le sfide globali con<br />
le sole proprie forze. Molto meglio<br />
aggregarsi e collaborare, unendo le<br />
forze seppure restando autonomi: è la<br />
scommessa <strong>delle</strong> reti di impresa.<br />
Da qualche anno si<br />
è affacciata sul mercato<br />
un nuovo modello<br />
imprenditoriale: la rete<br />
d’impresa. Si tratta di una<br />
forma di aggregazione<br />
che riunisce diversi<br />
soggetti accomunati dalla<br />
volontà di portare avanti<br />
un progetto condiviso,<br />
mettendo a fattor comune<br />
le proprie peculiarità.<br />
Questa forma di<br />
collaborazione non è una<br />
peculiarità del nostro<br />
territorio, ma ben si adatta<br />
alle caratteristiche <strong>delle</strong><br />
imprese che ci circondano.<br />
Ne abbiamo parlato con<br />
Saverio Maisto, direttore<br />
generale del consorzio NIP.<br />
per il<br />
di<br />
della<br />
di<br />
Consorzio<br />
Nucleo<br />
Industrializzazione<br />
Provincia<br />
Pordenone<br />
SAVERIO MAISTO<br />
(direttore generale<br />
consorzio NIP)<br />
Ci sono reti d’impresa nel<br />
nostro territorio?<br />
Al momento se ne sono<br />
create due: MIKITA, che<br />
riunisce Fox, Lionsteel,<br />
Mercury e Tecnocut<br />
che sono quattro<br />
aziende del settore<br />
coltellinaio, e poi c’è<br />
una seconda rete legata<br />
alla componentistica<br />
meccanica, in cui<br />
partecipano Meccaniche<br />
del Mistro e BVB.<br />
Però è un’opportunità<br />
che sta riscuotendo un<br />
certo interesse da parte di<br />
altre aziende, che stanno<br />
valutando se il modello è<br />
adatto alla loro realtà.<br />
Quali sono le novità che<br />
introduce?<br />
In realtà questo modello<br />
non è una vera novità:<br />
è più corretto affermare<br />
che fornisce un quadro<br />
normativo di riferimento<br />
e <strong>delle</strong> opportunità di<br />
finanziamento.<br />
Infatti, quando lo<br />
descrivo sottolineo<br />
sempre l’opportunità,<br />
in cui le aziende<br />
restano indipendenti<br />
ma collaborano<br />
volontariamente su un<br />
progetto specifico.<br />
Il vantaggio di un<br />
inquadramento a livello<br />
fiscale e normativo,<br />
in fondo, non è che<br />
la definizione e la<br />
professionalizzazione<br />
di ciò che molti fanno<br />
quotidianamente.<br />
Si spieghi meglio<br />
Quando un cliente<br />
chiede una lavorazione<br />
che l’azienda non<br />
è in grado di fare, è<br />
comune esternalizzare il<br />
processo, chiedendo alle<br />
conoscenze personali, così<br />
da consegnare il lavoro<br />
finito.<br />
Ecco, la rete di impresa<br />
in sostanza fa lo stesso:<br />
raggruppa soggetti<br />
diversi, ne mantiene le<br />
diversità, ma consente di<br />
presentarsi al cliente come<br />
un soggetto unico capace<br />
di realizzare il prodotto<br />
finale anche oltre le<br />
potenzialità del singolo.<br />
Quali caratteristiche<br />
servono per creare una<br />
rete d’impresa?<br />
Non incide la dimensione<br />
aziendale, quello che<br />
conta è la selezione dei<br />
partner: gli imprenditori<br />
devono avere fiducia<br />
reciproca e aver voglia di<br />
abbracciare un percorso<br />
comune.<br />
All’inizio, di comune<br />
accordo si sviluppa la<br />
strategia per realizzare<br />
l’obiettivo, poi via via si<br />
rafforza la collaborazione<br />
fino a giungere addirittura<br />
alla condivisione <strong>delle</strong><br />
banche dati.<br />
Altra caratteristica<br />
importante è la<br />
specializzazione<br />
produttiva, che consente<br />
di aggregare aziende che<br />
sanno proporre lavorazioni<br />
peculiari e diversificate in<br />
modo da essere attraenti<br />
verso la clientela senza<br />
sovrapposizioni.<br />
Perché questo modello<br />
funziona bene con le<br />
nostre aziende?<br />
Le aziende del nostro<br />
territorio sono spesso di<br />
piccole dimensioni, ma<br />
hanno una fortissima<br />
propensione al lavoro che<br />
ci è riconosciuta anche<br />
all’estero. L’essere così<br />
piccoli, però è un limite<br />
quando ci presentiamo<br />
a livello internazionale,<br />
mentre con la rete d’impresa<br />
ci si può presentare agli<br />
occhi dei potenziali clienti<br />
come maggiormente<br />
strutturati e attirare<br />
commesse più complesse.<br />
A ciò si aggiunge il fatto<br />
che la rete d’impresa<br />
accede a finanziamenti<br />
ad hoc che sostengono il<br />
marketing, che aiutano<br />
la commercializzazione<br />
dei prodotti in Italia e<br />
all’estero e hanno capitolati<br />
specifici per attrarre figure<br />
manageriali esterne per<br />
aprirsi a nuovi mercati o<br />
allargarsi in nuovi settori.<br />
Tutti grandi ostacoli per i<br />
piccoli imprenditori.<br />
Che ruolo ha il NIP?<br />
La rete d’impresa nasce<br />
dalla volontà <strong>delle</strong><br />
aziende, che devono voler<br />
collaborare e che nelle<br />
nostre realtà si conoscono<br />
già. Il NIP crea il contesto<br />
giusto perché si sviluppi<br />
questo modello, ma resta<br />
un arbitro super partes il<br />
cui unico obiettivo è far<br />
funzionare il modello.<br />
26<br />
L’eco <strong>delle</strong> valli<br />
e <strong>delle</strong> <strong>Dolomiti</strong> <strong>Friulane</strong>