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TRAKS MAGAZINE 030

Il primo numero del 2020 di TRAKS MAGAZINE ha Jesto in copertina e tantissime interviste e articoli come al solito: Cecilia Stallone, Limbrunire, Matteo Terzi, Paola Massoni, Francesco Anselmo, Nairobi, Elena Sanchi, Awave, Pinguini Tattici Nucleari. Leggilo subito!

Il primo numero del 2020 di TRAKS MAGAZINE ha Jesto in copertina e tantissime interviste e articoli come al solito: Cecilia Stallone, Limbrunire, Matteo Terzi, Paola Massoni, Francesco Anselmo, Nairobi, Elena Sanchi, Awave, Pinguini Tattici Nucleari. Leggilo subito!

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LIMBRUNIRE

Si chiama “Salsedine” il nuovo singolo del cantautore che si è fatto largo

con “La spensieratezza”, con vista sulle canzoni nuove in arrivo

Il tuo esordio con “La spensieratezza”

è stato accolto da giudizi

lusinghieri. Lavori bene con

aspettative aumentate oppure

senti la pressione?

I giudizi lusinghieri m’incoraggiano

e stimolano particolarmente.

Non sento pressione anzi, per me

è un’iniezione di fiducia imprescindibile

l’essere soggetto ad attese,

grazie a loro riesco a non adagiarmi

sugli allori bensì a tenere

alta la soglia di concentrazione e

aver ben a focus il prossimo step.

Un po’ di funk, un po’ di dance,

una citazione di Battisti: come

nasce “Salsedine”?

Salsedine nasce circa un anno fa,

ha passato diversi mesi “‘d’incubazione”,

di esperimenti, di modifiche

armoniche e opere di snellimento

varie. In origine doveva

chiamarsi “Passami Il Bicchiere”

e il testo era totalmente differente,

nel tempo ha lentamente raggiunto

la dimensione attuale. A

livello di produzione vi è sempre

stata già a priori l’idea di creare

un brano che potesse più o meno

omaggiare le sonorità tipiche della

disco dance anni ’70/’80, quindi

con una matrice funk ben definita

dalla groove e dalle chitarre tipiche

alla Neil Rodgers!

Ci racconti anche qualcosa del

video? Compresi i panorami su

cui si muove la ragazza. Che, ci

confermi, non è California dei

Coma_Cose, vero?

Il videoclip è opera di Francesco

Quadrelli, un giovane videomaker

spezzino, molto bravo e in assoluta

rampa di lancio. Ho dato a lui

carta bianca suggerendo solamente

la protagonista che non è “California”

dei Coma Cose bensì Beatrice

Angelini, una mia cara amica

che nel quotidiano sta con grande

devozione e altrettanta capacità

dietro e non davanti all’obiettivo

(Via Lactea). D’indole timida e introversa

ha lottato e non poco con

i suoi demoni per oltrepassare il

confine dell’insicurezza e mettersi

a nudo risultando alla fine perfetta

per il ruolo. Francesco ha utilizzato

nella storyboard il lasso di

tempo che va dal tipico fine serata

al rientro a casa, dalla notte fonda

alle prime luci dell’alba! Gli interni

sono stati girati nella bellissima

abitazione di Beatrice, le scene del

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