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TRAKS MAGAZINE 030

Il primo numero del 2020 di TRAKS MAGAZINE ha Jesto in copertina e tantissime interviste e articoli come al solito: Cecilia Stallone, Limbrunire, Matteo Terzi, Paola Massoni, Francesco Anselmo, Nairobi, Elena Sanchi, Awave, Pinguini Tattici Nucleari. Leggilo subito!

Il primo numero del 2020 di TRAKS MAGAZINE ha Jesto in copertina e tantissime interviste e articoli come al solito: Cecilia Stallone, Limbrunire, Matteo Terzi, Paola Massoni, Francesco Anselmo, Nairobi, Elena Sanchi, Awave, Pinguini Tattici Nucleari. Leggilo subito!

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bloccate in un limbo da cui aspettano

di uscire, per andare a “vivere”

nel mondo. Quando passa

troppo tempo tra la fine delle registrazioni

e l’uscita di una canzone,

comincio a non stare bene, sento

come se il flusso fosse ostruito.

È come se dovessero respirare, e

l’unico modo è regalarle al mondo.

C’è uno scambio energetico in

questo. Poi la scelta di uscire a Natale

è stata spontanea, quasi irrazionale.

Sentivo di essere pronto a

far uscire questo disco, l’ho deciso

un paio di settimane prima, senza

nessun tipo di strategia. Proprio

per questo modo in cui sono,

l’indipendenza è l’unica modalità

possibile per me. Devo fare come

voglio e quando

voglio, senza stare

appresso a calcoli o

strategie.

“IndieJesto” è, per

tua stessa ammissione,

“il tuo primo

disco

d’amore”. Perché

ora?

Quello che scrivo

rispecchia quello

che vivo, da sempre.

Durante la fase compositiva

di “IndieJesto” il focus della mia

vita è stato il rapporto con il mondo

femminile, visto in una nuova

chiave rispetto al passato. Nei miei

lavori precedenti il tema “amore”

è sempre stato affrontato in modo

negativo, paranoico e tormentato,

perché lo vivevo in quel modo.

Questa volta invece è stata la chiave

positiva. Poi dopo aver affrontato

il sociale, anche se in maniera

ironica, nel disco precedente, avevo

bisogno di scrivere canzoni più

spensierate, ma non per questo

meno profonde. Mi muovo sempre

sulla sottile soglia tra ironia

e malinconia, e anche in questo

disco ho mantenuto questa mia

caratteristica. Penso sia l’eredità di

mio padre, questa poetica sempre

in bilico tra risata e pianto.

Il riferimento alle sonorità “indie”

è evidente. Che cosa ti piace

e che cosa non ti piace di quello

che è definito indie oggi?

Guarda, di base penso che definire

qualcosa “indie” sia di per

sé un controsenso. Chiamare IndieJesto

il disco serve per definire

il genere che sono andato a creare

con il disco. Penso di essere sempre

originale e di non poter essere

catalogato in un filone o in un

singolo genere musicale. Anche

perché nel disco ogni canzone è

diversa dall’altra, non credo che

sia inquadrabile in un solo genere.

Ho sempre detto che il mio genere

musicale si chiamava “è Jesto” e in

questo disco si chiama IndieJesto.

Detto questo, c’è da dire che in un

certo modo intendo indie in un

senso più Uk, ci sono pezzi come

Stupido o Vegani Domani che hanno

influenze Alterantive Rock.

Con il titolo mi riferisco anche al

fatto di essere assolutamente indipendente,

al di fuori del circuito,

di lavorare senza case discografiche

alle spalle, di esser manager di

me stesso. Attualmente questa è la

dimensione con cui mi sento più a

mio agio, e che mi permette di andare

d’accordo con l’ispirazione.

Mi piace l’Indie italiano, mi ha influenzato

nelle sonorità e confrontarmi

con un nuovo stile di scrittura

mi ha stimolato molto, dopo

innumerevoli progetti rap. Mi

piace la freschezza della scrittura e

l’originalità nelle melodie, non mi

piace quando diventa monotono

o già sentito, come se ci fosse una

formula prestabilita.

Quali saranno le tue evoluzioni

future?

Considero l’arte imprevedibile,

deve essere così altrimenti non

pulsa. Come dicevo prima, è l’ispirazione

a guidare tutto. Ho sempre

spiazzato a ogni uscita, non ho

mai fatto un disco uguale all’altro.

Potrei spoilerarti che sono già al

lavoro su nuove cose, ma non lo

farò! Sto anche lavorando al mio

primo fumetto, scritto e disegnato

da me! Si chiama BLCKT! (www.

instagram.com/_blackout_2020) e

il primo volume uscirà nel 2020.

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